IL MUSEO DI LONDRA ANNUNCIA I SEGRETI DEL TAMIGI: I TESORI RINVENUTI DAI MUDLARKS

La prima grande mostra sul “mudlarking” esplorerà affascinanti reperti rinvenuti sulla costa del Tamigi, un sito archeologico di importanza internazionale, e il ruolo dei mudlarks nello scoprire migliaia di anni di storia umana.  

Il London Museum “Docklands” ha annunciato la sua prossima grande mostra Secrets of the Thames: Mudlarking London’s Lost Treasures (4 aprile 2025 – 1 marzo 2026).

Storicamente un mestiere dei poveri vittoriani, negli ultimi anni il mudlarking è cresciuto fino a diventare un hobby popolare per gli amanti della storia, con i mudlarks autorizzati che scoprono molti nuovi reperti significativi dal Tamigi. Tra gli affascinanti oggetti esposti nella mostra ci sarà un berretto lavorato a maglia Tudor, scoperto sulla battigia 500 anni dopo la sua scomparsa. Ispirata a modelli simili in velluto indossati dai ricchi durante questo periodo, la versione in lana più economica è un raro sopravvissuto che è stato preservato dalle condizioni uniche del Tamigi. Si troverà accanto ad altre gemme, tra cui un anello d’oro medievale con inciso il messaggio: “Per amore mi è stato dato” e un antico pugnale dell’era vichinga personalizzato con il nome del suo proprietario, Osmund. Altre curiosità e oggetti di uso quotidiano spaziano dalle pipe in argilla e dalla dentiera del XVIII secolo, agli occhiali medievali e al distintivo del pellegrino decorato con falli.

La mostra includerà molti reperti mai visti prima che sono recentemente entrati a far parte della collezione del museo, rivelando le storie spesso sorprendenti dietro questi oggetti che continuano a informare la nostra comprensione di Londra. Ci sarà uno sguardo dietro le quinte su come i reperti vengono registrati e ricercati nel museo e approfondimenti da parte degli stessi mudlarks su come indagano e curano le loro collezioni.

Il Tamigi è un centro di attività umana da oltre 10.000 anni

Sotto le sue acque giacciono oggetti perduti o scartati, dall’ordinario allo straordinario, che dipingono un quadro del passato della Gran Bretagna. Dalle comunità preistoriche che si accampavano, cacciavano e coltivavano lungo la costa, all’arrivo dei romani che fondarono Londinium e dei vichinghi che viaggiarono via acqua per espandere il loro territorio in Gran Bretagna. Qui si trovano le prove dei primi giorni di esplorazione e sfruttamento della Gran Bretagna quando Londra divenne il primo porto dell’impero del paese. Ogni nuova partenza e ogni nuovo arrivo ha lasciato tracce relative a tutti gli aspetti della vita umana. Una capsula del tempo vivente che racconta storie di come le persone sono sopravvissute, si sono guadagnate da vivere o hanno trascorso il loro tempo libero in città.

In media, il Portable Antiquities Scheme London Museum Finds Liaison Officer registra circa 700 reperti all’anno e ne identifica circa 5.000, con un piccolo numero acquisito nella collezione del museo. Tutti i mudlark sul Tamigi devono avere un permesso valido dell’Autorità del Porto di Londra e tutti i reperti risalenti a 300 anni o più devono essere segnalati al Finds Liaison Officer del London Museum.

Commento di Cristina Rossello: Interessante conoscere la storia del fiume Tamigi attraverso il  “mudlarking”, termine poco conosciuto e che significa la ricerca di tesori (nel fango). L’attività sul Tamigi risale alla metà del 1800, quando le comunità più povere di Londra cercavano sulla battigia pezzi di metalli, corde e carbone per guadagnarsi da vivere. Soggetto alle maree pericolose, era un lavoro spesso intrapreso dai bambini che affrontavano acque fredde, vetri rotti e altri pericoli per trovare oggetti da vendere per nutrire le loro famiglie. 

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