Il Ministero per i Beni e le Attività Culturali ha adottato lo scorso 20 maggio il Regolamento volto alla formazione degli elenchi nazionali di archeologi, archivisti, bibliotecari e altre figure professionali.
E’ importante notare come l’allegato al Decreto Ministeriale 244/2019 relativamente ai requisiti di conoscenza, abilità e competenza della figura professionale di archivista e bibliotecario richiami le norme UNI 11535 “Qualificazione delle professioni per il trattamento di dati e documenti – Figura professionale del bibliotecario – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza” e UNI 11536 “Qualificazione delle professioni per il trattamento di dati e documenti – Figura professionale dell’archivista – Requisiti di conoscenza, abilità e competenza”.
Come espressamente indicato nella norma UNI 11536, il Decreto stabilisce che i compiti fondamentali dell’archivista sono la gestione, la comunicazione nonché la direzione e amministrazione degli archivi. Tali compiti sono poi articolati dal legislatore in una serie di attività che ricalcano il modello di funzioni e attività definito nella norma UNI 11536. Analogamente, il decreto ministeriale si ispira alla norma UNI 11535 per definire compiti e attività del bibliotecario.
“Il richiamo alle norme UNI dimostra come la normazione tecnica consensuale consenta di integrare i provvedimenti legislativi con strumenti che agevolano e semplificano il rispetto dei requisiti cogenti disposti dal legislatore”, dichiara il Presidente UNI Piero Torretta. “E’ un riconoscimento all’attività svolta dall’UNI in attuazione della legge 4/2013 in materia di professioni non organizzate, un’attività che ha portato a definire ad oggi i requisiti di conoscenza, abilità e competenza di oltre 50 professioni”.
“È augurabile che questo supporto della normazione tecnica alla legislazione si rafforzi sempre più e assuma modalità operative tali da farlo diventare una modalità sufficiente a garantire il rispetto dei principi di qualità, sicurezza, tutela ambientale, prestazioni, etc…stabiliti dal legislatore, in un’ottica di razionalizzazione e semplificazione”.
Chi è UNI Ente Italiano di Normazione
L’Ente Italiano di Normazione è un’associazione privata senza scopo di lucro, i cui soci, oltre 4.000, sono imprese, liberi professionisti, associazioni, istituti scientifici e scolastici, pubbliche amministrazioni. Dal 1921 svolge attività di normazione tecnica in tutti i settori industriali, commerciali e del terziario ad esclusione di quello elettrico ed elettrotecnico. Le norme sono documenti che definiscono le caratteristiche (prestazionali, ambientali, di sicurezza, di organizzazione ecc.) di un prodotto, processo, servizio o professione, secondo lo “stato dell’arte” e sono il risultato del lavoro di decine di migliaia di esperti in Italia e nel mondo. In estrema sintesi, sono documenti che definiscono “come fare bene le cose” garantendo sicurezza, rispetto per l’ambiente e prestazioni certe. Il ruolo dell’UNI, quale Organismo nazionale italiano di normazione, è stato riconosciuto dal Decreto Legislativo 223/2017 sulla normazione tecnica. UNI partecipa, in rappresentanza dell’Italia, all’attività di normazione internazionale ISO ed europea CEN.
Fonte: Ufficio stampa UNI
Rossello Family Office di Cristina Rossello