IL POSSESSO DELLA BELLEZZA. DIALOGO SUI COLLEZIONISTI D’ARTE

Raccogliere, accumulare oggetti è un’impresa dell’uomo fin dalla preistoria; ma negli ultimi secoli, e ancor più oggi, la smania di possedere la bellezza, gli oggetti d’arte, ha contagiato ogni strato sociale. Le autrici, guidate da due diverse discipline, la psicoanalisi e la storia dell’arte, hanno seguito questo smisurato diffondersi del collezionismo. Gli itinerari paralleli del libro sono: da una parte una raccolta di osservazioni su personaggi, tendenze e ambienti del collezionismo dal Settecento al Novecento; sull’evolversi del gusto, le relative scelte di mercato, di connoisseurship, di allestimenti privati. Dall’altra una ricerca sulle passioni e le strategie del collezionista; su uno dei metodi che le mente trova per affrontare la diversità degli altri e l’imprevedibilità del destino.

Autore

Francesca Molfino ha una formazione psicoanalitica freudiana e lavora privatamente con pazienti adulti. Dal 1974 ha fatto parte attiva del Movimento femminista, fondando insieme ad altre il Centro Culturale Virginia Woolf (Università delle donne). È autrice di saggi: sull’identità femminile (L’aborto come sintomo della femminilità, Roma 1990), sulle donne e la psicoanalisi (Sabina Spielrein, la paziente, Bari 1992), sul rapporto madre-figlia (Seduzione del padre, seduzione della madre, Bari 1995), sul transfert erotico nel trattamento psicoanalitico (Dall’amore al transfert-controtransfert e viceversa, Milano 1994), sull’applicazione della psicoanalisi al fenomeno della moda (Il velo. L’androgino nella cultura, Milano 1991-1992).

Alessandra Mottola Molfino si è laureata in Storia dell’Arte con Giulio Carlo Argan. È stata Direttore del Museo Poldi Pezzoli, per il quale ha organizzato attività culturali innovative e numerose mostre, spesso sulle arti decorative, tra le quali quelle sui pizzi (1977), sulla pittura lombarda tra Zenale e Leonardo (1982), sulle miniature troubadour (1978), sulla moda italiana degli anni Trenta (1980), sui gioielli (1986), sulla collezione di sculture di Federico Zeri (1989), sull’arte del Rinascimento alla corte di Leonello e Borso d’Este a Ferrara («Le Muse e il Principe», 1991). Temi delle sue ricerche di questi ultimi dieci anni sono la storia del collezionismo e la museologia (Il Libro dei Musei, Torino 1992; la rubrica mensile di museologia sul «Giornale dell’Arte»; corsi di perfezionamento nelle Facoltà di Architettura di Milano e Torino). Edizione goWare

L’opinione di Cristina Rossello: “Un libro che ci rivela la passione che muove ogni collezionista fino a diventarne lui stesso il protagonista principale delle storie che ogni oggetto racconta. Collezionare è amare la storia e conservarne il significato perché questa possa essere tramandata il più lungo tempo possibile senza mai perdere il fascino della propria epoca”

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