GIUSEPPE TOMASI DI LAMPEDUSA “IL PROFESSORE E LA SIRENA” : UN COMMENTO DI CRISTINA ROSSELLO

Sono sempre stata affascinata dalla letteratura del ‘900 e negli ultimi mesi ho letto alcune opere dei grandi aristocratici europei Tra scrittori come Stefan Zweig, Gregor Von Rozzi, Joseph Roth, Marcel Proust, e il suo connazionale, Curzio Malaparte voglio ricordare l’aristocratico Giuseppe Tomasi di Lampedusa. Recentemente ho ricevuto molto gentilmente il libro “The Professor and the Siren da The New York Review of Books”, una raccolta di tre brevi opere di narrativa di Lampedusa, tradotte da Stephen Twilley. Tutti sono stati originariamente pubblicati dopo la morte dell’autore. La pagina dell’editore indica che queste storie e il suo grande capolavoro, Il Gattopardo, erano la sua unica finzione letteraria.

La storia del titolo della raccolta, “Il professore e la sirena” del 1961 ma ha ricevuto poca attenzione da parte degli studiosi, forse perché sembra, in un primo momento sguardo, per non essere altro che un delizioso volo di fantasia. Inoltre, di quei pochi studiosi che hanno commentato la vicenda, nessuno ha sistematicamente indagato i tanti riferimenti classici in esso, ad esempio, a Omero, Esiodo e Platone, all’archeologia siciliana, alla mitologia greca e la sua influenza sulla letteratura europea. Una volta che tutti questi riferimenti classici sono stati identificati e compresi, tuttavia, insieme formano una profonda meditazione sull’antico Concetti greci di vita, morte e immortalità. Come Lampedusa stesso stava affrontando la fine della sua vita, ha scritto una storia in cui un moderno Socrate, esemplificando l’idea di un ben vissuto di vita umana, incoraggia un giovane sofisticato ad emergere dalla Caverna. 

Spero che quest’opera col tempo si aggiungerà ai più grandi racconti indiscussi di tutti i tempi. Essa da sola rende la collezione un must da leggere e acquistare per chi vuole leggere le opere più belle del racconto. Sarebbe un’eccellente storia in classe per lettori avanzati. È una storia di vita di lettura perfetta su un professore la cui vita è incentrata sulla lettura di testi greci antichi. All’inizio della storia, un uomo sui vent’anni si trova in un caffè dell’isola di Sicilia. Sta pensando alla donna che l’ha appena abbandonato e così comincia ad andare al bar tutti i giorni. Nota un uomo sulla settantina dall’aspetto molto distinto ma sempre solo. Un cameriere gli dice che l’uomo è un famoso studioso di cultura greca classica. La brillantezza e la pura meraviglia della storia iniziano quando i due uomini diventano gradualmente amici. Non voglio ricapitolare la crescita della loro relazione, ma solo assistere alle osservazioni del professore che è stato meraviglioso. Ne avrei letti volentieri 1000 pagine. Il cuore della storia è un resoconto di 10 pagine circa della storia d’amore del professore con una sirena: una vera una storia d’amore. È anche un attacco alla superficialità della cultura contemporanea e alla cultura del mondo antico.

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