GEORG BASELITZ: L’ AMORE E LA CONOSCENZA PER L’ARTE GENERA COLLEZIONISMO DA INVESTIMENTO

Riconosciuto a livello internazionale come uno dei principali artisti tedeschi, le sue sculture e i suoi dipinti hanno avuto un’influenza radicale sulla pratica dell’arte contemporanea sin dagli anni ’50

Due capolavori di Georg Baselitz metteranno in risalto Christie’s 20th / 21st Century: London Evening Sale il 28 febbraio 2023. Elke I (1975, stima: £ 2.500.000-3.500.000) e Frau Paganismus (1994, stima: £ 4.000.000-6.000.000) sono offerti a per la prima volta all’asta dalla prestigiosa Hess Art Collection, che li ha acquisiti poco dopo la loro creazione da parte dell’artista. Svelate a New York, saranno esposte a Londra dal 22 al 28 febbraio.

Frau Paganismus rappresenta un filone cruciale della pratica di Georg Baselitz: la scultura monumentale. Alto più di due metri, un busto femminile incombe come un antico idolo. Scolpita utilizzando una motosega, un’ascia e uno scalpello da un unico colossale pezzo di legno, la superficie è tagliata in piani ruvidi e fessure lacerate. Frau Paganismus emana un’aura di potere indomabile. Macchie di pigmento rosso brillante segnano il viso e il seno, accentuando la presenza grezza e primordiale della scultura. Creata nello studio di Baselitz nel castello di Schloss Derneburg, il cui spazio cavernoso gli ha permesso di lavorare su una scala immensa, riecheggia i totem e i feticci della scultura africana, e anche le misteriose e grezze figure di culto in legno che sono state trovate conservate nella torba tedesca paludi. Frau Paganismus è stata inclusa nella prima retrospettiva statunitense dell’artista, inaugurata al Solomon R. Guggenheim Museum di New York nel 1995, e nella grande mostra “Baselitz – Sculpteur” al Musée D’Art Moderne de la Ville de Paris nel 2011-12. L’opera è la più grande di un gruppo di dieci sculture dipinte di rosso che Baselitz ha creato a metà degli anni ’90: teste e torsi correlati della serie si trovano nelle principali collezioni museali, tra cui Männlicher Torso (1993, Nationalgalerie Berlin), Ding mit Arm (1993 , Hamburger Kunsthalle), Sonderling (1993, Museum Küppersmühle, Duisburg) e Rautenkopf (1993, Pinakothek der Moderne, Monaco).

Elke I è un ritratto luminoso della moglie di Baselitz, Elke Kretzschmar Baselitz, dipinto nel rivoluzionario stile capovolto dell’artista. Elke I ritrae la moglie dell’artista, uno dei soggetti più longevi di Baselitz da quando l’ha dipinta per la prima volta nel 1969. Catturato in tratti espressivi e luminosi di viola e terra d’ombra su uno sfondo bianco perlato, Elke è dipinto con calore e tenerezza. Questo particolare lavoro preannuncia un periodo in cui Baselitz, che si era recentemente trasferito con Elke nei dintorni liberatori di Derneburg, sviluppò una maggiore preoccupazione per il potere formale delle sue composizioni, dialogando con gli espressionisti astratti che lo avevano ispirato all’inizio della sua carriera. Sullo sfondo pieno di luce, il braccio sinistro alzato di Elke e le vivaci diagonali dei suoi vestiti creano una struttura pittorica dinamica che corrisponde al vigore e alla vivacità di un’opera di Kline o de Kooning. Elke I è stato incluso nella storica retrospettiva dedicata “Georg Baselitz: Portraits of Elke” al Modern Art Museum di Fort Worth, Texas, nel 1997. I ritratti di Elke della metà degli anni ’70 sono conservati nelle principali collezioni museali, tra cui Elke (1976 ) (Modern Art Museum di Fort Worth, Texas) e Nude Elke (1977) (Stedelijk Van Abbemuseum, Eindhoven). Questo momento precede una serie di mostre prestigiose che si svolgeranno a livello internazionale per celebrare la carriera dell’artista in questo anno fondamentale per Georg Baselitz.

Commento di Cristina Rossello: Quando l’arte diventa collezionismo anche il collezionismo diventa arte pura, suggestiva, partecipata e spesso raffigurante il mondo femminile. Si pensi a queste due opere di Baselitz, entrambe reinventano la forma femminile in modo diverso ma allo stesso tempo intrinseche di profondi significati a cui non ci si può sottrarre. Riconoscere il valore dell’arte è un principio del collezionismo. 

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