ARCHEOLOGIA: UN PROGETTO SPERIMENTALE PER VALORIZZARE LA PREISTORIA

Capanne di Viverone

L’esposizione propone un focus sulla vita negli insediamenti sull’acqua dell’Età del Bronzo

Spazio Passerella del Museo di Antichità di Torino ospita la mostra dossier VIVERE SULL’ACQUA. Vita quotidiana nell’Età del Bronzo in Piemonteche si concentra sugli insediamenti palafitticoli e sulla vita quotidiana che si svolgeva nel II millennio a.C.

L’esposizione affronta uno tra i temi più caratteristici e peculiari della storia del Piemonte antico: i siti del Lago di Viverone e dei Lagoni di Mercurago, vicino ad Arona, nel 2011 sono stati inseriti nella lista del patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO come “sito seriale dei Siti Palafitticoli dell’arco alpino” e collocano la regione Piemonte all’interno di dinamiche di grande portata, anche a livello internazionale, per la conoscenza, lo studio e la valorizzazione di una tappa basilare del popolamento umano in Europa.

La rassegna è curata da Elisa Panero con la collaborazione scientifica della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le provincie di Alessandria, Asti, Cuneo e il Dipartimento di Scienze della Vita e Biologia dei Sistemi dell’Università di Torino.

Attraverso reperti archeologici come armi, strumenti di lavoro agricolo, vasellame e gioielli, di produzione locale e di importazione, oltre a numerosi apparati storico-didattici, offre un focus sulla vita di queste aree nell’arco alpino occidentale durante l’Età del Bronzo, testimonianza delle comunità preistoriche attive dal Neolitico all’Età del Ferro (tra il 5000 e il 500 a.C., ma con particolare riguardo al II millennio a.C.) e mostra l’utilizzo di risorse territoriali e marine in rapporto all’ecosistema di riferimento, argomento di grande attualità.


Ruota di carro agricolo da Mercurago (calco ottocentesco)

Il progetto Vivere sull’acqua. Vita quotidiana nell’Età del Bronzo in Piemonte costituisce la prima tappa concreta della riprogettazione del Padiglione Territorio del Museo di Antichità. La presentazione di oggetti antichi, calchi ottocenteschi e ricostruzioni dell’archeologia sperimentale è infatti un’anteprima sulla preistoria piemontese, in vista del prossimo riallestimento della sezione museale.

 


Piroga sul lago di Avigliana (copia)

Commento di Cristina Rossello:” Un progetto di ricostruzione archeologica che evidenzia di come l’uomo viveva negli insediamenti sull’acqua dell’Età del Bronzo. Non più luoghi comuni bensì testimonianze di come l’uomo fosse in grado di adattarsi al territorio, anche in ambienti non proprio facili. Carri, piroghe e capanne sullo sfondo di una civiltà preistorica. Un vero progetto di valorizzazione del patrimonio in un momento dove tecnologia e storia convivono per lo stesso obiettivo: la diffusione della conoscenza”.

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