UNA STORIA LUNGA 100 ANNI. IMPRESA, TRADIZIONE E CREATIVITÀ DI UNA FAMIGLIA MURANESE

Nata nel 1923, come Cristalleria Nason & Moretti, l’azienda sceglie fin da subito uno specifico indirizzo – l’arte della tavola – e, con un piglio di profonda modernità, è capace di tenere fede alla tradizione tecnica del passato reinterpretandola secondo formule contemporanee e una lavorazione, già allora, semi-industriale per l’ampio utilizzo dello “stampo”. La prima sala accoglierà infatti il visitatore con un allestimento scenografico di grande effetto che metterà subito in evidenza come la peculiarità della Nason Moretti sia legata all’arte della tavola con oggetti dalle forme più varie e dalle colorazioni intensissime.

Il percorso espositivo che apre il 19 maggio vede cronologicamente dai servizi simbolo, come il Francesca del 1926, del quale si conserva un esemplare al Museo della Wolsfoniana di Genova, e il Servizio per il Vittoriale del 1930 in vetro nero e rosso corallo o il Rep, calice ufficiale delle tavole del Quirinale – sempre in uno stretto dialogo tra disegno e oggetto realizzato.

Forte di una palette ricchissima e di una costante apertura al nuovo la Nason & Moretti è divenuta un punto di riferimento del design, fin dal 1955 quando le coppe Lidia si aggiudicano il Compasso d’oro. Quella stessa serie di vetri che due anni più tardi, nel 1956, l’architetto Philip Johnson dona al museo MoMa di New York.

A partire dalla metà degli anni cinquanta la Nason & Moretti è anche una presenza costante delle Biennali veneziane.

L’esposizione si chiuderà infine con una serie di vetri iconici più recenti – per lo più ancora in produzione e con alcune collaborazioni con artisti e designer contemporanei come Fabio Bortolani, Maria Grazia Rosin, Marco Zito, Matteo Zorzenoni.

Servizio da cocktail del 1951

La famiglia Nason, profondamente unita, ribadisce infine: “Siamo orgogliosi di ricordare la storia della nostra azienda, ancora con un’impronta familiare come lo fu fin dagli esordi. Ripercorrere i modelli e le vicende del nostro passato ci ha riportato alla memoria tanti momenti che ci fanno guardare al futuro con ancora maggior fiducia”.

“Un’occasione” – come afferma la Presidente della Fondazione MUVE, Mariacristina Gribaudi – “per guardarsi indietro, svelare gli archivi e condividere con il pubblico del Museo del Vetro una storia aziendale importante fatta di oltre diecimila modelli”. “La mostra – e il successivo volume celebrativo edito da Marsilio – daranno conto degli oggetti di maggior successo creati dalla fornace e delle collaborazioni con alcuni importanti nomi del design e dell’architettura, senza trascurare una sezione dedicata all’attualità a dimostrazione della vitalità di questa grande impresa familiare muranese”, anticipano Cristina Beltrami e Chiara Squarcina, curatrici dell’esposizione.

Bottiglie geometriche della collezione Morandi, NasonMoretti, 2010

Commento di Cristina Rossello: L’Italia rappresenta per il mondo intero un esempio di impresa, di artigianalità, di creatività e di tradizione. La tradizione veneziana nella produzione del vetro è un esempio che raggruppa un po’ tutto e ci affascina. Celebrare un secolo di attività di un’importante fornace muranese significa anche poter contare nella continuità di questo antichissima tradizione e avvicinare nuove generazioni ad antichi mestieri.

Interno della fornace Nason & Moretti a Murano, anni ’50

19 Maggio 2023 – 06 Gennaio 2024 Murano (Ve), Museo del Vetro

Immagine di copertina: Caraffe della collezione Dandy, vetro in pasta e vetro trasparente, Stefano Marcato per Nason Moretti, 2012

 

 

 

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