EXOR TRA ARTE E SPORT: LINGOTTO LANCIA LA DIGITAL ART COLLECTION

Exor, la holding della famiglia Agnelli-Elkann punta sull’arte lanciando la nuova Digital Art Collection

E’ di pochi giorni la notizia che la Lingotto Investment Management, società di riferimento della holding Agnelli-Elkann Exor, ha annunciato la sorprendente acquisizione di “The Tree of Knowledge”, opera d’arte digitale del famoso artista Beeple. Questo step, tutt’altro che prevedibile, segna il lancio della Digital Art Collection di Lingotto come specchio della cultura di “Embracing the Extraordinary”. Beeple è riconosciuto come uno degli artisti digitali più talentuosi e influenti del nostro tempo, con uno stile distintivo che fonde sapientemente cultura pop e tecnologia.

La sua opera The Tree of Knowledge incarna la tensione tra il crescente rapporto conflittuale dell’umanità con la tecnologia e il suo potenziale sia come strumento di salvezza che come minaccia per il pianeta

La dualità tra caos e armonia rappresentata nell’opera riflette le divisioni nella società, influenzate dalla prospettiva da cui si sceglie di guardare la realtà. Nel suo continuo impegno verso la promozione dell’arte, Lingotto Investment Management è orgogliosa di annunciare la sponsorizzazione della Pinacoteca Agnelli di Torino. Situato all’interno del Lingotto, l’ex stabilimento FIAT riqualificato dall’architetto Renzo Piano alla fine degli anni ’90, il museo rappresenta un punto di riferimento culturale di grande rilevanza.
La Pinacoteca Agnelli è stata istituita per preservare e valorizzare una storica collezione di venticinque capolavori donati alla città da Giovanni e Marella Agnelli. Oggi, la Pinacoteca è un’istituzione vivace e dinamica, impegnata nella produzione di mostre di artisti contemporanei di rilievo internazionale, nello sviluppo di progetti che attivano la collezione d’arte e nella creazione di installazioni site-specific sulla Pista 500, il circuito di prova sul tetto ora trasformato in un giardino panoramico e percorso artistico.

EXOR e lo sport

Dal punto di vista prettamente sportivo, negli ultimi 5 anni la famiglia Elkann, attraverso Exor, ha investito pesantemente nella Juventus, in particolare a partire dal 2019. L’azienda nel tempo ha sostenuto diversi aumenti di capitale per arrivare ad un totale di circa 820 milioni di euro nell’arco di dieci anni. Gran parte di questi investimenti si è concentrata tra il 2019 e il 2021, con un aumento di capitale di 300 milioni nel 2019 e il successivo di 400 milioni durante la pandemia per coprire le perdite considerevoli e rilanciare nel più breve tempo possibile il progetto sportivo. Tra alti e bassi, la famiglia ha espresso disappunto per alcuni risultati economici e sportivi, che non hanno rispettato le attese. Uno su tutti, l’acquisto di Cristiano Ronaldo, i cui risultati sul campo non sono stati proporzionali all’investimento. John Elkann ha così descritto il 2024 come anno zero per la Juventus, orientando le strategie verso la sostenibilità economica prima, e i risultati sportivi come seconda priorità.

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