Incontriamo Raffaele Ricciuti il proprietario di OCCHIALERIA ARTIGIANA, una azienda di “maestri d’arte” con sede a Potenza che produce occhiali. Azienda accuratamente selezionata da Banca IFIS per il progetto #BOTTEGHE DIGITALI e Laura Bortoloni come coach.
La passione di Raffaele per gli occhiali nasce molti anni fa, siamo negli anni ’90, quando ancora era amministratore di una società che faceva finanziamenti alle imprese, operando in un territorio difficile per fare impresa, come la Basilicata. Ad ispirare Raffaele è stato un libro, proprio “Futuro Artigiano” del professor Stefano Micelli: “Ci ho visto davvero quel che sarebbe potuto succedere”.
Poi nel 2012 decide di prendere un capannone e costruirsi una sua nicchia di specializzazione, produrre occhiali. Piano piano con l’aiuto di artigiani capaci di lavorare questo accessorio, ma soprattutto con la sua determinazione. Nel 2012 inizia a produrre occhiali che si differenziano per le loro particolarità artigianali. Un concetto su cui Raffaele rafforza il suo convincimento al punto di curare la sua produzione per dare quella percezione di unicità al “collezionista” che acquisterà i suoi occhiali.
Un’azienda attenta anche all’innovazione, per questo collabora con laboratori di ricerca e poli di ricerca tecnologica.
Bisogna innovare – afferma Raffaele – perchè è importantissimo anticipare le mode e le richieste di un mercato sempre più esigente. Importante mettere insieme le diverse competenze, dalla creatività alla manualità delle persone che ci lavorano fino a vedere il prodotto finito “made in Italy 100%”
Per realizzare il prodotto finito servono 72 passaggi di lavorazione per farne una tiratura limitata, disegnata da giovani designer – come fossero “esili sculture” da indossare.
La scelta è estrema ma ci appare anche razionale, ogni prodotto realizzato esce dalle mani di abili artigiani come fosse un’opera d’arte ma per scelta rinuncia al brand. Cosa curiosa per un’azienda moda.
Nessun logo è visibile sull’occhiale perché deve superare l’eleganza stessa, è la persona che lo indossa che lo fa diventare un pezzo come fosse un’opera d’autore – dichiara Raffaele.
Raffaele è convinto a tal punto che il nome OCCHIALERIA ARTIGIANA è accompagnato da una frase “Quando l’arte supera la moda”. Un’affermazione che si spiega con il fatto che l’artigianato quando è creazione e perfezione è anche arte, ecco allora che può superare anche la moda.
Una volta – prosegue Raffaele – una cliente ci ha chiesto di realizzare un paio di occhiali che fossero un tutt’uno con degli orecchini. Il risultato è stato davvero molto bello, ma soprattutto avevamo creato qualcosa di speciale, di unico, difficilmente se ne potrà trovare una copia. Quando un cliente ci chiede di personalizzare il prodotto per noi è sempre una grande soddisfazione, perché siamo riusciti a comunicare il nostro “credo”.
Altro punto chiave di questa azienda, è la riservatezza a cui tiene molto Raffaele, con i collaboratori, con gli artigiani che lo assistono e soprattutto con i clienti ottici e non solo.
Occhialeria Artigiana ha preso parte, con un’installazione appositamente creata e l’occhiale “Fausta”, a New Craft, la mostra alla Fabbrica del Vapore curata da Stefano Micelli in occasione della Triennale di Milano, di cui Banca IFIS è stata exhibition partner. Infine, Occhialeria Artigiana ha realizzato gli occhiali indossati da Massimo Ranieri in “La Macchinazione”, il film che racconta gli ultimi giorni di Pier Paolo Pasolini.
In tutto questo Banca IFIS entra come una “lente d’ingrandimento” che valorizza un po’ tutto il processo di visibilità e di digitalizzazione di questa azienda. E non solo, il progetto ha già visto la realizzazione di diverse tappe, dalla realizzazione del website, alla condivisione dei momenti sui canali social e infine la partecipazione a Maker Faire Roma 2016, dove sembra che banca IFIS sia riuscita a dar una “luce” diversa a questo “laboratorio”.
