GRANDE PARTECIPAZIONE ASTA A FAVORE ISTITUTO EUROPEO ONCOLOGIA

Risultati eccezionali per la raccolta di vasi di René Lalique e per l’importante collezione di bronzi Francesco Messina

Il 28 e il 29 novembre l’elegante Palazzo Serbelloni, sede milanese di Cambi Casa d’Aste, ha ospitato ben 5 aste, che hanno richiamato l’attenzione di esperti e appassionati d’arte, superando 2.300.000 € di fatturato.

La raccolta di rari vasi in vetro di Daum montati nei ferri lavorati da Louis Majorelle, gentilmente donati da una collezionista anonima a beneficio dell’Istituto Europeo di Oncologia di Umberto Veronesi, ha suscitato grande interesse ed ha permesso di raccogliere oltre 25.000 € che andranno tutti allo IEO, per aiutare e sostenere la ricerca clinico scientifica.

Nella stessa asta di Arti Decorative del XX secolo la raccolta di vasi di René Lalique (1860-1945) ha ottenuto risultati eccezionali con più del 96% di lotti venduti. Del vetraio francese menzioniamo la bellissima Statuetta “Suzanne” del 1925, aggiudicata per 14.000 €.

Questa asta dedicata al ‘900 si è distinta con un rimarcabile 134% di valore ottenuto a fronte di un 75% di lotti venduti. Il top lot è stato il Grande pannello in legno interamente rivestito di intarsi colorati in Buxus di Fortunato Depero (1892-1960), venduto per 18.000 €.

Il nucleo di opere di Francesco Messina (1900 – 1995) della Collezione Agostino Vigo (1863-1942), presentata nell’asta di Scultura del XIX e XX secolo, ha fatto registrare il 100% di venduto.

Il miglior risultato è stato raggiunto con Pietà, un grande gruppo bronzeo esposto alla “XV Esposizione Internazionale d’Arte della Città di Venezia” del 1926, aggiudicato per 60.000 €. Tra le altre sculture del noto artista italiano ha ben figurato anche il Pescatore, alto 131 cm e venduto per 22.500 €.

Dello stesso catalogo faceva parte il bronzo Ulivo di Alessandro Mazzucotelli, l’opera alta 215 cm e presente in copertina, è stata venduta per 32.500 €, cifra record per questo artista.

Tra i lotti che hanno riscontrato il maggior interesse segnaliamo il gruppo di quattro opere di Julio Le Parc (1928), che ha raddoppiato le stime totalizzando 37.500 €. Una bella scultura in gesso e pietra di Paolo Icaro (1936), Senza Titolo del 1983, ha raggiunto i 24.000 €. La cucitrice del 1981 di Michelangelo Pistoletto (1933), serigrafia su lastra di acciaio inox, è stata aggiudicata per 45.000 €, mentre l’acrilico su tela C’era una volta, 1996 di Valerio Adami (1935) è stato venduto a 25.000 €.

Nell’asta di Fine Jewels sono state le perle a riscuotere il maggior successo, con Due perle naturali di acqua salata con diamanti che hanno quintuplicato la stima iniziale con un’aggiudicazione finale di 57.500 €, e con un Doppio filo di perle naturali scalari che è stato venduto per 47.500 €.

Ottimo anche il risultato della Spilla “Quadrifoglio” con zaffiri Sri Lanka e diamanti taglio rotondo e a baguette, soggetto della copertina del catalogo, aggiudicato per 25.000 €.

Per gli appassionati del genere, l’asta di Orologi da Polso e da Tasca aveva molto da offrire.

I lotti più apprezzati stati due Patek Philippe “Geneve”, venduti rispettivamente per 32.000 € e 19.200 €. Subito dietro si è distinto un Audemars Piguet “Royal Oak Offshore” (Team Alinghi), aggiudicato per 17.500 €.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.