IL MANOSCRITTO ORIGINALE
Nel 1441, alla vigilia dei cinquant’anni, l’orafo fiorentino Marco di Bartolomeo Rustici decide di compiere un vero e proprio viaggio esistenziale. Destinazione: la Chiesa del Santo Sepolcro a Gerusalemme.
Il Codice Rustici è un formidabile intreccio di testo e immagine. Non a caso Elena Gurrieri, la responsabile della Biblioteca del Seminario, nelle cui mani pazienti il codice è stato conservato e dalla cui mente d’ingegno è nata l’iniziativa di questa edizione, lo ha definito una «splendida miniera di notizie e immagini».
Siamo in presenza di uno strabiliante album di rappresentazioni visive della Firenze del ‘400, città delle meraviglie, cantiere perpetuo di lavori e opere prodigiose, segnali dell’uomo rivolti a Dio.
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Il sogno della Biblioteca del Seminario Arcivescovile di Firenze ha per lungo tempo coinciso con il compito di conservare il prezioso Codice Rustici. È così che 18 anni fa nacque l’idea – che trovò in Elena Gurrieri, oggi responsabile di quella Biblioteca, la sua forza motrice – di realizzare un’edizione in facsimile che sostituisse il Codice durante quelle operazioni di studio e consultazione che inevitabilmente ‘consumavano’ la pagina stessa redatta e illustrata da Marco di Bartolomeo Rustici. Un secondo imprescindibile momento è coinciso con l’ingresso nel progetto dell’Ente Cassa di Risparmio di Firenze. A questo punto la visione ha iniziato a prendere forma, a trovare interlocutori e studiosi che potessero dire qualcosa di originale e fruibile al tempo stesso. Il percorso del Codice Rustici, infine, ha incrociato quello della Casa editrice Leo S. Olschki, da 130 anni indipendente e bibliofila, dall’afflato artistico ed elegante, unica a saper accostare grande perizia tecnica e spirito critico. Questa edizione nasce così per dare un nuovo cammino a questo codice quattrocentesco d’inestimabile valore.
Dimostrazione dell’andata o viaggio al Santo Sepolcro e al monte Sinai di Marco di Bartolomeo Rustici.
PRIMO LIBRO:
FIRENZE NEL XV SECOLO
Il cosmo e Firenze. Con passo sincronico. Di uno e dell’altro è necessario dar conto prima di affrontare il viaggio esistenziale. Inizia con la Creazione dell’universo la Dimostrazione di Marco di Bartolomeo Rustici. Da qui è un vertiginoso zoom cronologico verso la Firenze del Quattrocento, le sue chiese, il valore spirituale dell’architettura, i racconti e le leggende dei Santi, inni, sermoni, preghiere. Un esordio-ouverture che anticipa il ritmo simbolico, devozionale ed enciclopedico di tutto il racconto.
SECONDO LIBRO:
IL VIAGGIO VERSO LA CRISTIANITÀ
Petrarca. I padri spirituali. Altri itineraria. Rustici omaggia il poeta e quel suo pellegrinaggio in terra d’Oriente, salpando da Genova, affiancandosi a due compagni di viaggio anch’essi echeggianti personaggi petrarcheschi e giocando sapientemente con le rifrazioni di molti altri modelli. Come a dire che in viaggio non si è mai soli. Tra imprevisti, malanni, cure, grande sfoggio di erudizione il viaggio prosegue fino a Roma, Cuma, Taranto.
TERZO LIBRO:
LE TAPPE E LA CONCLUSIONE
Gerusalemme e ritorno. L’itinerariumconosce il deserto e il suo necessario attraversamento. Lo sconfinamento in territori di visioni e allegorie. L’esotismo è tenuto a bada dalla devozione e dallo scopo della spedizione. L’Egitto, il monte Sinai, finalmente Gerusalemme. Solo nella Città Santa può trovar dimora l’epifania del ‘palazzo di Tolomeo’: felicissima invenzione di Rustici, inno e omaggio a Tolomeo, sotto la cui stella risplende la sete di conoscenza di quest’orafo fiorentino che, compiuto il suo percorso, può tornare a Firenze.
CHI ERA MARCO DI BARTOLOMEO RUSTICI
Il fiorentino Marco di Bartolomeo Rustici (1393-1457) nacque al di fuori dei ceti privilegiati e politicamente influenti. Le origini della sua famiglia erano infatti molto umili. Ciononostante egli per tutta la vita fu un apprezzato orafo. L’appartenenza alla corporazione dell’Arte della Seta – una delle più influenti in tutta la città – gli offrì possibilità di crescita sociale, ma soprattutto possibilità di avvicinarsi a quella vita contemplativa e di studio che fu sempre il suo sogno. Marco è riservato nel dare notizie di sé, anche nella sua Dimostrazione: protagonista del suo libro, semmai, sono le letture svolte altrove; l’intero panorama di studi eruditi, devozionali, teologici che l’autore chiama a raccolta nella redazione del suo viaggio in Terrasanta, reale o simbolico che sia stato.
Fonte: Olschki
Rossello Family Office di Cristina Rossello