PIANO TRIENNALE PER LA DIGITALIZZAZIONE E L’INNOVAZIONE DEI MUSEI

Il piano mira a raggiungere precisi obiettivi: migliorare la capacità di tutti i musei aderenti al Sistema Museale Nazionale di gestire il patrimonio, migliorare la capacità dei musei di proporre il patrimonio culturale ai propri interlocutori, rendere i musei spazi aperti di condivisione con i visitatori, gli studiosi, gli altri musei nazionali e internazionali, attivare nuove forme di accesso e fruizione dei dati relativi al patrimonio e attivare azioni e stimolare le imprese e il mondo produttivo privato ad offrire prodotti e servizi a valore aggiunto negli ambiti delineati dal Piano stesso.

Il Piano intende rappresentare un documento di metodo, in grado di definire le modalità, gli indirizzi e le linee guida della digitalizzazione dei musei nazionali.

Allo stesso tempo vuole essere un documento operativo che definisce gli impegni in termini di digitalizzazione che la Direzione Generale Musei si assume per il triennio 2019-2021, anche in attuazione del Protocollo d’Intesa tra AgID e Direzione Generale Musei sottoscritto il 7 agosto 2018 con l’obiettivo primario di realizzare la Piattaforma del Sistema Museale Nazionale.

La digitalizzazione è un processo di trasformazione complesso, articolato e diffuso, che coinvolge il mondo dei beni culturali a 360° e che ha impatto su tutte le attività e gli attori coinvolti nel processo complessivo.

Il Piano tende a implementare quello che è il Catalogo dei Servizi nel dominio museale.

Il Catalogo dei Servizi:
● è uno strumento che è in grado di raccogliere tutti i servizi offerti ai cittadini e la sua presenza nell’ecosistema è fondamentale perché in grado di abilitare le operazioni di monitoraggio dei servizi stessi, sia fisici che virtuali, in relazione ad esempio ai benefici, ai rischi, alle tempistiche di erogazione o utilizzo degli stessi.
● Il catalogo contiene sia i servizi della Piattaforma del Sistema Museale Nazionale che i servizi integrati nella stessa.
L’approccio mediante il Catalogo dei Servizi permette quindi di definire, mantenere e far evolvere l’insieme di servizi resi disponibili ai musei, garantendo che il focus principale nel processo di digitalizzazione resti il miglioramento continuo dei servizi esposti, al fine di migliorare le modalità di funzionamento del museo (servizi interni) e le potenzialità di fruizione offerte al cittadino ed al visitatore del museo stesso (servizi agli ospiti).

Laddove il Piano non prevede azioni operative dirette in merito alle strategie di gestione e valorizzazione, consiglia linee guida di riferimento e modalità di intervento da seguire in autonomia, fino a quando queste offrono reali vantaggi rispetto agli obiettivi di ogni museo.

Il Piano è stato costruito con la collaborazione, tra gli altri, di AgID, CNR, Politecnico di Milano, ICOM alcuni degli istituti centrali del MiBAC (ICCD e ISCR) soggetti pubblici e privati con i quali è in atto una proficua collaborazione formale. Il tavolo di lavoro ispirato ai principi e agli standard internazionali del Project Management ha previsto incontri periodici, tavoli di lavoro, strumenti di lavoro cooperativo, forum, iniziative di formazione/divulgazione, attraverso le quali si è concretizzata tale collaborazione.

Il Piano è alla sua prima stesura ed stato fin dall’origine pensato per essere dinamico e flessibile, la sua implementazione prevede un monitoraggio ed un aggiornamento continuo, una opportuna comunicazione sociale per favorirne un approccio trasparente e consapevole e una necessaria contaminazione ed apertura alle altre anime del Ministero, alle amministrazioni centrali e locali che aderiranno al Sistema Museale Nazionale, alle Associazioni di settore e a tutti i soggetti pubblici e privati aderenti al SMN. Il Piano va inteso quale documento strategico che sancisce la nascita del primo Ecosistema Digitale dei Musei Italiani, come espressione verticale dell’Ecosistema Digitale della Cultura.

L’approccio al Piano, che non si si è basato su un’attività di rilevazione e analisi dei dati quantitativi e qualitativi sulle progettualità in essere nel panorama museale, deve inquadrarsi come indicazione strategica di riferimento, utile per definire una governance ICT via via più strutturata e consapevole, che permetta fin dalla sua adozione di avviare una necessaria attività di assessment. Tale attività sarà finalizzata alla strutturazione di un vero e proprio Catalogo dei servizi digitali offerti dai Musei Italiani, misurandone l’efficacia e rispondenza alle reali esigenze ed aspettative degli stakeholders di riferimento.
L’attuazione del Piano Triennale per la Digitalizzazione e l’Innovazione dei Musei prevede la costituzione di una struttura specializzata all’interno della Direzione generale, come descritto in dettaglio nel cap. 4.1.2.1, a cui sarà affidata la governance e l’audit ICT dei Musei.

Testo integrale a cura del MIBAC

piano-triennale-per-la-digitalizzazione-e-l’innovazione-dei-musei

Rossello Family Office di Cristina Rossello

 

 

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