PARMA, IN MOSTRA LA STORIA DELL’ASSICURAZIONE DALLA COLLEZIONE MANSUTTI

 

La mostra dal titolo “OND’EVITAR TEGOLE IN TESTA!  Sette secoli di assicurazione” è aperta fino al 15 gennaio 2020 (APE Parma Museo) ripercorre la storia del fenomeno assicurativo, dal Medioevo a oggi, con pezzi mediti tra manifesti pubblicitari (di autori quali Boccioni, Carboni, Dudovich, Metlicovitz), targhe incendio, preziosi testi antichi, polizze dalla metà del Trecento al Novecento.

L’esposizione è inserita tra le iniziative di Parma 2020 – Capitale Italiana della Cultura, curata da Marina Bonomelli e Claudia Di Battista, organizzata da Fondazione Mansutti in collaborazione con Fondazione Monteparma e Università di Parma (DSEA – Dipartimento Scienze Economiche e Aziendali), col patrocinio del Comune di Più arma e della Regione Emilia Romagna e con il sostegno di primari operatori e intermediari assicurativi, presenta 280 pezzi, tra cui 94 manifesti di compagnie italiane e straniere dalla seconda metà dell’Ottocento agli anni ’70 del Novecento, 120 targhe incendio prodotte tra Ottocento e Novecento. E ancora 40 preziosi testi antichi, tra cui il manoscritto quattrocentesco di San Bernardino, e 26 polizze assicurative dalla metà del Trecento al Novecento.

Tra le curiosità, le polizze per la casa all’Havana di Hemingway, quella di Marilyn Monroe sul rischio d’incidenti automobilistici, stipulata pochi mesi prima della sua morte, o quella sulla vita del cardinal Montini, futuro papa Paolo VI.

Tutto il materiale proviene dalla Fondazione Mansutti di Milano, che conserva una collezione, unica al mondo, sulla storia dell’assicurazione.

Polizza della compagnia italiana Fondiaria Vita emessa nel 1959 a favore del Cardinale G.B. Montini, futuro Papa Paolo VI

 

“Una mostra, due percorsi”  ((testo delle due curatri della mostra). 

La mostra “Ond’evitar tegole in testa! Sette secoli di assicurazione” si prefigura e il sottotitolo lo suggerisce chiaramente di raccontare 700 anni di storia dell’assicurazione.

Molti, ancora oggi, non sanno che il fenomeno assicurativo ha radici antiche e soprattutto è un primato del tutto italiano! Sono stati infatti i mercanti genovesi e fiorentini del Trecento a dare vita ai primi contratti assicurativi.

A quel tempo il trasporto delle merci via mare poteva comportare numerosi rischi dovuti alla lunghezza del viaggio, alla scarsità di strumenti di navigazione, all’impossibilità di prevedere con sufficiente anticipo l’arrivo di una tempesta e – ultimo, ma non meno importante – alla presenza di pirati e corsari che intercettavano le rotte mercantili; uno o più fattori potevano quindi causare l’affondamento della nave o la perdita del prezioso carico. Ecco perché i mercanti, per garantire un più sicuro sviluppo dei loro commerci, hanno per così dire “inventato” l’assicurazione: un nuovo strumento contrattuale con il quale era possibile ripartire i rischi di queste spedizioni e, in particolare, trasferire il rischio dall’assicurato all’assicuratore: il mercante che aveva bisogno di assicurare la propria merce (quindi l’assicurato) si rivolgeva a uno o più mercanti (in questo caso gli assicuratori) che si assumevano – tramite la stipula di questo contratto (polizza) – l’impegno a risarcire – dietro un compenso anticipato che oggi chiamiamo “premio” – l’eventuale danno economico (sinistro) provocato da eventi imprevisti o aleatori.

L’assicurazione nasce così come forma di protezione dai rischi del mare.

Il mercante – quindi – è una figura fondamentale nell’economia del Medioevo: è un uomo che conosce l’arte dello scrivere, sa far di conto e parla le lingue dei paesi con cui intrattiene i suoi commerci. Uno dei più importanti mercanti del Trecento è il pratese Francesco di Marco Datini che a Firenze gestiva una proficua attività di scambi commerciali con mercanti italiani e stranieri. (Archivio Datini, circa 150.000 documenti!). Abbiamo dunque dedicato al mercante e all’assicurazione marittima la prime vetrine della mostra.

Il percorso procede con un focus sulla spinosa questione dell’usura: sulla moralità di questo contratto – della quale tanto discussero teologi e canonisti del Tre e Quattrocento – vi è il manoscritto su pergamena di San Bernardino da Siena, databile intorno al 1470, e in contrapposizione il trattato del teologo Konrad Summenhart che, al contrario di S. Bernardino, pone sul medesimo piano l’aleatorietà del contratto assicurativo e la scommessa, quest’ultima condannata dalla Chiesa.

L’assicurazione sulla vita è uno dei tasselli fondamentali della storia dell’assicurazione, così come fonte di grande riflessione sono i contratti assicurativi sulla vita degli schiavi, paragonabili non tanto a un’assicurazione sulla vita in senso moderno quanto piuttosto a un contratto su un tipo di merce.

Polizza (fronte) emessa nel 1951 dalla compagnia cubana El Globo con cui Ernest Hemingway aveva assicurato contro l’incendio e i cicloni la sua casa all’Havana, acquistata nel 1939 per 12.500 dollari e denominata Finca La Vigìa
Polizza (retro) emessa nel 1951 dalla compagnia cubana El Globo con cui Ernest Hemingway aveva assicurato contro l’incendio e i cicloni la sua casa all’Havana, acquistata nel 1939 per 12.500 dollari e denominata Finca La Vigìa

Per quanto riguarda la legislazione e la storia del diritto delle assicurazioni, fra le altre opere, ricordiamo i trattati del lusitano Pietro Santerna, del giureconsulto anconetano Benvenuto Stracca, il Libro del Consolato de’ marinari, qui esposto in due splendide edizioni: la veneziana del 1549 e l’olandese del 1704.

Un altro tema fondamentale dello sviluppo assicurativo è legato agli studi sul calcolo della probabilità e a quelli di matematica attuariale, come l’Ars conjectandi di Jakob Bernouilli, pubblicato postumo a Basilea nel 1713.

Segue poi la sezione dedicata alla nascita delle prime compagnie: dai Lloyd’s di Londra arrivando ai più antichi istituti assicurativi in Italia, a cominciare dal 1825 con la fondazione della Milano Assicurazioni, seguita nel 1828 dalla Reale Mutua di Torino e nel 1831 dalle Generali di Trieste.

Ad alcuni temi, personaggi e fatti curiosi dell’assicurazione sono dedicati dei video che il visitatore potrà vedere e ascoltare tramite un tablet che permette di leggere i 15 QRcode presenti nel percorso espositivo.

Alla fine del percorso espositivo sarà disponibile un video con alcuni aforismi e citazioni storiche sull’assicurazione.

Perché due percorsi?

Accanto al percorso storico-documentario si affianca in mostra un percorso di carattere storico artistico costituito da un centinaio di manifesti pubblicitari stampati per conto di compagnie italiane e straniere a partire dall’ultimo ventennio dell’Ottocento fino agli anni Settanta del Novecento.

Lungo un percorso che va dal 1890 al 1970, i manifesti regalano all’esposizione un valore artistico di grande impatto, oltre a rappresentare un filone a sé stante nell’ambito dell’assicurazione, di cui costituiscono una testimonianza originale e fuori dal comune.

Le opere provengono in primis da Italia e Francia, dove il fenomeno della cartellonistica ha raggiunto livelli significativi, a seguire Svizzera, Belgio e Olanda; non mancano però esemplari provenienti anche da Germania, Spagna, Russia, Cina e Stati Uniti.

Tra le firme più illustri, ritroviamo i triestini Marcello Dudovich e Leopoldo Metlicovitz insieme al loro maestro e mentore Adolf Hohenstein, il parmigiano Erberto Carboni, i romani Adolfo Busi e Gino Boccasile e persino un raro manifesto firmato da Umberto Boccioni. Tra gli artisti più recenti, ecco i nomi di Savignac, Colin, Seneca, Piaubert e naturalmente Ugo Nespolo, al quale è riservata una sezione con un originale e colorato omaggio al matematico svizzero Jakob Bernoulli e al suo teorema, conosciuto oggi come la Legge dei Grandi Numeri.

Fondazione Mansutti si prefigge di diffondere la conoscenza del fenomeno assicurativo illustrando la storia delle sue nobili radici e mettendo a disposizione del pubblico raccolte archivistiche e museali che ne documentano l’evoluzione.

Immagine di copertina: De contractibus et usuris di S. Bernardino da Siena, manoscritto membranaceo della seconda metà del XV sec.

Rossello Family Office di Cristina Rossello

 

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