GIOVANNI BOLDINI AL PETIT PALAIS DI PARIGI

G.Boldini, Portrait de Miss Bell, 1903 Huile sur toile Gênes, Raccolte Frugone – Musei di Nervi © Musei di Nervi, Raccolte Frugone

Il Petit Palais di Parigi dedica all’artista Giovanni Boldini una grande mostra dal 29 marzo al 24 luglio 2022.

L’artista italiano la cui ultima retrospettiva in Francia risale a più di sessant’anni fa. Eppure il ritrattista virtuoso è stata una delle più grandi glorie del Parigi a cavallo tra 19° e 20° secolo, da osservatore attento all’alta società che ammirava e frequentava. Accompagna una scenografia suggestiva e immersiva un ricco viaggio di 150 opere che uniscono dipinti, disegni, stampe, costumi e accessori moda prestato da musei internazionali come il museo Giovanni Boldini a Ferrara, il Museo di Capodimonte a Napoli, la National Portrait Gallery di Londra, il museo d’Orsay, il Palais Galliera, il MAD tra molti altri e molte collezioni private. Attraverso l’opera di Boldini, la mostra invita il pubblico per rivivere i piaceri della Belle Époque e l’effervescenza di una capitale all’avanguardia della modernità. Nato in Italia a Ferrara nel 1842, Boldini trascorse gran parte della sua vita nella sua vita nella Città della Luce.

G.Boldini, Portrait de Rita de Acosta Lydig assise, 1911 Huile sur toile Mr and Mrs James O. Coleman © Mr. and Mrs. James O. Coleman

Fu rapidamente introdotto nei circoli artistici e divenne vicino a Degas. Protetto dal mercante Adolphe Goupil, lui si distingue per la scelta dei suoi soggetti, che evocano la modernità e la frenesia della vita parigina. Boldini ne approfitta le attività di svago offerte dalla capitale e le uscite a teatro tutte le sere, al ristorante, portando sempre con sé le sue matite. Il luci notturne create dalla nuova illuminazione elettrica affascinano così come i movimenti incessanti di questa città che non si ferma mai. I dipinti che disegna dai suoi schizzi come la scena della festa al Moulin Rouge testimonia l’effervescenza che poi afferra dalla città.

G. Boldini, Scène de fête au Moulin Rouge, vers 1889 Huile sur toile Paris, musée d’Orsay, accepté par l’État à titre de dation, 2010 © Musée d’Orsay, Dist. RMN-Grand Palais / Patrice Schmidt

L’artista divenne anche amico del fumettista Sem e del pittore Paul Helleu e di tutti e tre diventare inseparabile. Ma al di là di queste scene di genere, sono stati i suoi ritratti a portargli il successo. Boldini afferra in chiave modernissima ma controcorrente delle avanguardie tutto ciò che conta la capitale ereditiere, principesse, dandy, artisti e scrittori. I suoi ritratti che fisseranno per sempre il tutte le Parigi della Belle Époque sono come gli equivalenti pittorici dei personaggi di À la Recherche tempo perduto di Proust, uno dei suoi più grandi estimatori.

G. Boldini, Jours tranquilles ou Jeune Femme au crochet, 1875
Huile sur toile
Williamstown, The Sterling and Francine Clark Art Institute
© Image courtesy Clark Art Institute.
clarkart.edu

Con questi dipinti testimonia il pittore anche del suo spiccato gusto per la moda. Dipinge a grandi linee gli abiti più belli di couturiers Worth, Paul Poiret, Jacques Doucet e molti altri e sviluppa, su questi ordini, uno stile unico che sarà la sua firma: un tocco veloce, l’attenzione alla posa della modella, a evidenziando la linea serpentina dei corpi. Attraverso le opere presentate, la mostra offre una testimonianza accattivante e commovente di questa Parigi perduta.

L’opinione di Cristina Rossello:”Boldini non si limitava a disegnare la bellezza femminile, ma sapeva interpretare con grande sensibilità l’universo femminile, riportando l’intima essenza della donna su tela. Le sue esili donne, irrequiete e spesso provocatorie sono l’espressione di una emancipazione femminile del periodo”.

In copertina: G.Boldini, Portrait de Miss Bell, 1903 Huile sur toile Gênes, Raccolte Frugone – Musei di Nervi © Musei di Nervi, Raccolte Frugone

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