CRISTINA ROSSELLO: FAMILY OFFICE E LA PIANIFICAZIONE STRATEGICA DEI PATRIMONI DI FAMIGLIA

Il Family Office, letteralmente l’«ufficio di famiglia», è un soggetto che gestisce i patrimonio di una o più famiglie, fungendo da anello di collegamento e coordinamento tra la famiglia e il loro stesso patrimonio. La gestione, la tutela, la conservazione e l’incremento del patrimonio di famiglia attraverso il Family Office diventa dunque un vero e proprio modello di organizzazione, orientato all’efficienza e alla massimizzazione della performance.

Tale modello organizzativo del patrimonio di famiglia, fortemente sviluppato negli Stati Uniti sin dai primi anni del Novecento, è stato importato progressivamente anche nel vecchio continente e, a partire dagli anni novanta, ha trovato una sua diffusione anche nel nostro Paese.

Il Family Office risponde dunque alle esigenze e ai bisogni dei cd. “Ultra High Net Worth Individuals”, rappresentati dalle famiglie con ingenti patrimoni mobiliari ed immobiliari, e ha il compito di gestire ed organizzare il patrimonio secondo gli obiettivi fissati dalla famiglia, in un’ottica di massimizzazione del risultato di gestione. Questa complessa attività di consulenza richiede un elevato grado di specializzazione e personalizzazione, oltre che a profili professionali di elevata caratura.

Non esiste una struttura giuridica obbligatoria per il Family Office: solitamente assume la veste di società di consulenza, che può essere indipendente o emanazione di società di gestione o di Private Banking (come ad esempio Pictet o J.P. Morgan).

Il Family Office offrono essenzialmente le seguenti tipologie di servizi: risk management, wealth management, corporate finance e altri servizi di amministrazione, anche non finanziari, come ad esempio la gestione delle relazioni fra i membri della famiglia.

Nell’ambito del wealth management, e più precisamente dell’asset allocation, ha assunto notevole importanza, in un’ottica di diversificazione, l’investimento nel mercato dell’arte, la cui curva non solo non è influenzata dall’andamento degli altri mercati (quali ad esempio materie prime, valute, obbligazioni e azioni), ma addirittura rimane in positivo anche nei momenti di cosiddetto bear market. Il mercato dell’arte, soprattutto in questo momento storico, rappresenta un’ottima opportunità di investimento a medio-lungo termine, ma allo stesso tempo può costituire una insidia per l’investitore inesperto. Proprio per quest’ultimo motivo il Family Office hanno inserito nella loro struttura la figura dell’art advisory che, grazie alle sue elevate competenze, potrà far cogliere all’investitore le opportunità di mercato.

Commento di Cristina Rossello: “Nel merito della gestione patrimoniale di asset legati all’arte, ma anche di beni quali raccolte di libri, manoscritti o collezioni di oggetti storici di pregio, diventa importante instaurare un rapporto di fiducia con tutta la famiglia. Il compito che viene svolto da un patrimonialista è assai importante e allo stesso modo strategico al fine di garantire a tutto l’assetto ereditario un seguito di garanzia al mantenimento del valore complessivo dell’intero patrimonio in essere, possa essere ereditato o costruito nel tempo dal fondatore. Non a caso l’assistenza di un patrimonio viene spesso affidata a figure in grado di garantire diverse aree, da quella legale a quella più amministrativa o fiscale”.

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