IL COMUNE DI FIRENZE TRA DUECENTO E TRECENTO – PARTECIPAZIONE POLITICA E ASSETTO ISTITUZIONALE (LIBRO)

I decenni di passaggio fra XIII e XIV secolo rappresentano sotto molti aspetti un periodo cruciale per la storia fiorentina

Dal punto di vista istituzionale viene a mutare durevolmente la struttura duecentesca basata sulla doppia realtà dei consigli cittadini e dei rettori forestieri, in favore di un nuovo assetto centrato sul ruolo di vertice di un ristretto collegio esecutivo composto da magistrati cittadini. L’istituzione del Priorato delle arti rappresenta in questo senso il punto di svolta. Nel giro di pochi anni la nuova magistratura riesce a imporsi al vertice di un apparato amministrativo comunale in crescita costante, e ad accreditarsi quale centro ordinatore della vita politica cittadina. Il volume presenta le coordinate di sviluppo di tale processo, nei poco più di quarant’anni che vanno dalla nascita del Priorato (1282) alla redazione dei primi statuti a noi giunti (1322-25). Base documentaria principale del lavoro sono le scritture prodotte dal Comune – Libri Fabarum, Provvisioni, Statuti –, esaminate in maniera puntuale.

Le condizioni di accesso alla vita politica, l’organizzazione e il funzionamento dei consigli cittadini, le caratteristiche istituzionali e la progressiva ascesa politica del Priorato, il graduale ampliamento e la parallela complicazione della struttura amministrativa, rappresentano le tappe principali attraverso i quali si snoda il percorso di ricerca proposto all’attenzione del lettore.

Il libro ed. Olschki: Autore Piero Gualtieri (Prato, 1977) ha conseguito la laurea in Storia presso l’Università degli studi di Firenze. Diplomato alla scuola di Archivistica, Paleografia e Diplomatica dell’Archivio di Stato di Firenze, è attualmente dottorando di ricerca in Storia Medievale presso l’ateneo fiorentino. I suoi interessi di studio vertono principalmente sulla storia delle istituzioni e della società comunale fra XII e XIV secolo, con particolare riguardo alle realtà di Firenze e Pistoia, e della Toscana in generale. Ha curato l’edizione del volume: La Pistoia comunale nel contesto toscano ed europeo (secoli XIII-XIV), Pistoia, 2008.

The volume analyses the evolution of the political-institutional organization of the municipality of Florence in the decades between the XIII and the XIV century. In a context characterized by a progressive growth – and a greater complexity – of the administrative structure, the creation of the new Priorship of the Arts becomes of fundamental value, in that, within a brief period of time, it becomes pivotal to both institutions and the political life of the city.

Commento di Cristina Rossell0:” Il Priorato composto inizialmente da tre priori rappresentava il potere esecutivo e rappresentativo; convocavano i Consigli e sopra intendevano a tutti gli ufficiali della repubblica. I priori restavano in carica per soltanto due mesi e questo, oltre a consentire una certa “mobilità” tra i suoi esponenti, si evitava l’accentramento del potere nelle mani di una sola persona, mettendo così la città al riparo dall’avvento di un tiranno. Si passò poi a sei, eletti tra gli appartenenti alle ventuno Corporazioni delle arti e mestieri, che raggiungono così il massimo riconoscimento giuridico-politico necessario per ambire alla guida delle istituzioni cittadine. In seguito il numero dei priori variò raggiungendo talvolta il numero di dodici. Tutto sotto l’emblema “Il Priorato delle Arti o delle Libertà di Firenze” che come indica il libro: rappresentò un punto di svolta per Firenze”.

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