QUANDO L’ARBITRO È DONNA: STEPHANIE FRAPPART

STEPHANIE FRAPPART

La francese Stephanie Frappart ha diretto Germania – Costa Rica e si è consacrata come la prima donna di sempre ad arbitrare ad un mondiale.

Assistita durante il match da altre tre donne, la brasiliana Neuza Back, la messicana Karen Diaz Medina e la statunitense Kathryn Nesbitt. Ma quali sono le origini dell’arbitro transalpino? Classe 1983, ha avuto una brevissima parentesi da calciatrice e all’età di 13 anni decide di intraprendere la carriera di arbitro. Il primo traguardo arriva nel 2009 quando diventa ufficialmente arbitro internazionale FIFA e dopo tante esperienze nel mondo femminile, riesce a farsi strada ed acquisire notorietà anche per le partite del calcio maschile. Nel 2015 comincia ad essere protagonista in Ligue 2 e nel 2019 arriva la prima storica chiamata in Ligue 1 nella sfida tra Amiens e Strasburgo. La consacrazione europea arriva nel 2019 quando la Frappart viene chiamata per arbitrare la finale di Supercoppa Europea tra Liverpool e Chelsea, e nel 2020 si concretizza la sua prima presenza nel match di Champions League tra Juventus e Dinamo Kiev. Il suo curriculum arricchito da una lunga gavetta le ha permesso di essere designata per Euro 2020 come quarto ufficiale e, un anno dopo, al Mondiale. Una parabola di grande ispirazione per molte giovani aspiranti arbitri che sentono ancora il peso del mondo maschile sulle loro spalle. In Italia il punto di riferimento è Maria Sole Ferrieri Caputi, livornese classe 1990: anche per lei, dopo una lunga gavetta, quest’anno è arrivato il tanto atteso esordio in Serie A maschile, nella gara tra Sassuolo e Salernitana.

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