TEATRO ALLA SCALA, IL PROGRAMMA DELLA STAGIONE 2023/2024 E IL PROGETTO DI RIFORMA e L’ AGENDA 2030

Presentato il nuovo programma del Teatro alla Scala di Milano 23/24

Opera, Balletto, Concerti e programmazione per i ragazzi e per le famiglie. I grandi nomi della direzione d’orchestra, della regia, del canto e della danza compongono un panorama ricco di conferme ma anche di proposte inattese, completato da mostre, incontri, visite e approfondimenti per stringere ancora di più il rapporto con il nostro pubblico milanese, nazionale e internazionale. Con percentuali di riempimento ormai al 90%, un vistoso riassestamento delle fasce d’età con la crescita percentuale del pubblico più giovane e con una consolidata presenza sul territorio grazie a iniziative come La Scala in città e la Prima diffusa, la Scala contribuisce a disegnare il panorama culturale di una città in rapida trasformazione e parla agli spettatori di tutto il mondo con la piattaforma streaming LaScalaTv.

Il 2024 vede concludersi i lavori della nuova palazzina di via Verdi, che accoglie nuove sale prova per l’Orchestra e il Ballo, oltre che gli uffici attualmente dislocati in altri edifici, e garantisce ulteriore profondità al palcoscenico. Si completa così il processo di risistemazione complessiva iniziato nel 2001 con il restauro della parte monumentale e la prima integrazione dell’edificio storico. Il nuovo assetto architettonico si integra nel processo di riforma digitale e organizzativa e alla transizione verso la sostenibilità energetica e ambientale nel disegnare, insieme all’offerta artistica, la fisionomia della nuova Scala. Un cammino di sviluppo reso possibile dal contributo dei lavoratori scaligeri, dalla collaborazione delle istituzioni, dal sostegno dei partner e dalla grande partecipazione del pubblico.

Alle Stagioni d’Opera e Concerti partecipa una schiera di direttori del più alto livello internazionale

Si ascolteranno, accanto al Direttore Musicale Riccardo Chailly, Alain Altinoglu, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Daniel Harding, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Riccardo Muti, Kirill Petrenko, Esa-Pekka Salonen, Christian Thielemann, Lorenzo Viotti, e nel repertorio barocco Giovanni Antonini, William Christie, Marc Minkowski, Philippe Herreweghe. In campo registico il cartellone include nuovi allestimenti di Daniele Abbado, Irina Brook, Robert Carsen, Davide Liver-more, Christof Loy, David McVicar, Damiano Michieletto, Chiara Muti, Lluis Pasqual e del giovane Mario Acampa per il progetto Accademia, mentre tra le riprese vanno citati Harry Kupfer, Mario Martone e Giorgio Strehler. Difficile sintetizzare l’elenco dei cantanti, che tra i soprano include Eleonora Buratto, Rosa Feola, Sonya Yoncheva, Anna Netrebko, Lisette Oropesa, Jessica Pratt, Marina Rebeka, Mariangela Sicilia e Krassimira Stoyanova; tra i mezzosoprano Elīna Garanča, Stephanie d’Oustrac e Ekaterina Semenchuk; tra i tenori Roberto Alagna, Stanislas de Barbeyrac, Benjamin Bernheim, Lawrence Brownlee, Charles Castronovo, Yusif Eyvazov, Brian Jagde, Jonas Kaufmann, Dmitry Korchak, Francesco Meli e Fabio Sartori; tra i baritoni Amartuvshin Enkhbat, Ambrogio Maestri, Mattia Olivieri e Luca Salsi; tra i bassi Ain Anger, Michele Pertusi e Michael Volle.

Il Centenario pucciniano

Nel 2024 ricorre il centenario della scomparsa di Giacomo Puccini: il Teatro alla Scala, che con il suo Direttore Musicale sta producendo un ciclo pluriennale delle sue opere, lo celebra con nuove produzioni de La rondine, che mancava dal 1994 e sarà diretta da Riccardo Chailly per la regia di Irina Brook, e di Turandot, diretta da Daniel Harding per la regia di Davide Livermore. Completano il calendario delle celebrazioni nel novembre 2024 un concerto straordinario sempre diretto da Riccardo Chailly con Anna Netrebko e Jonas Kaufmann e una mostra al Museo Teatrale.

Il ritorno del Rossini

Sempre nell’ambito del grande repertorio italiano, la nuova produzione di Guillaume Tell per la prima volta alla Scala nella versione originale francese con Michele Mariotti sul podio e il debutto scaligero di Chiara Muti alla regia segna il ritorno al Piermarini del Rossini serio: un percorso che proseguirà negli anni a venire. Il Tell mancava dalla Scala dall’Inaugurazione della Stagione 1988/89 con Riccardo Muti e Luca Ronconi.

Una tradizione da rinnovare

Anche Médée di Luigi Cherubini, diretta da Michele Gamba, giunge per la prima volta sul nostro palcoscenico in versione originale francese, sessantatré anni dopo l’ultima produzione diretta da Thomas Schippers con Maria Callas protagonista. A raccogliere la sfida registica è Damiano Michieletto, con Sonya Yoncheva nei panni della maga. Con questa produzione il Teatro sottolinea la necessità e responsabilità di riportare alle scene capolavori che grandi interpretazioni del passato hanno reso difficili da riproporre ma che sono parte integrante della storia e della tradizione scaligera e devono tornare a parlare al nostro pubblico.

La Scala barocca

Il percorso di esplorazione del Barocco italiano avviato dal Sovrintendente Meyer con le felici produzioni de La Calisto di Francesco Cavalli e Li zite ngalera di Leonardo Vinci giunge all’Orontea di Antonio Cesti, dramma per musica del 1656 di cui proprio la (Piccola) Scala aveva avviato la riscoperta con l’edizione diretta da Bruno Bartoletti nel 1961. Il nuovo allestimento di Robert Carsen con la direzione di Giovanni Antonini si inserisce in una ricca programmazione barocca che riporta alla Scala alcuni dei più prestigiosi direttori di questo repertorio: Marc Minkowski propone Alcina di Händel in forma di concerto con i Musiciens du Louvre, Philippe Herreweghe dirige la Matthäus-Passion con il Collegium Vocale Gent e William Christie con Les Arts Florissants porta The Fairy Queen di Purcell con le innovative coreo- grafie di Mourad Merzouki.

Il repertorio internazionale e la nuova produzione del Ring des Nibelungen

Al nuovo slancio nell’affrontare nella sua completezza la tradizione italiana fa da contraltare una programmazione ricca di debutti al massimo livello sul repertorio europeo, a conferma di una vocazione internazionale del Teatro alla Scala che risale ad Arturo Toscanini. Si comincia con Die Entführung aus dem Serail di Wolfgang Amadeus Mozart nell’in- tramontabile regia di Giorgio Strehler con cui debutta sul podio scaligero Thomas Guggeis, uno dei più brillanti diret-tori dell’ultima generazione.

La Stagione Sinfonica presenta importanti direttori e produzioni di grande impegno con il coinvolgimento del Coro diretto da Alberto Malazzi: in apertura Riccardo Chailly dirige i Quattro pezzi sacri di Verdi, quindi Daniel Harding il Requiem di Mozart e di nuovo Chailly i maestosi Gurre-Lieder di Arnold Schönberg. Il Direttore Musicale è impegnato anche in un programma dedicato alla Seconda Scuola di Vienna, mentre Ingo Metzmacher ri- corda Luigi Nono nel centenario della nascita con Como una ola di fuerza y luz (concerto replicato al Teatro Municipale Valli in occasione dei 50 anni della rassegna Musica e Realtà di Reggio Emilia). Lorenzo Viotti accosta Rimskij-Korsa- kov, Ravel e Rachmaninov e Daniele Gatti, in attesa del ritorno nella Stagione d’opera previsto per il 2025, dirige la Sinfonia n° 9 di Gustav Mahler.

La Scala per i ragazzi

Il progetto “Grandi spettacoli per piccoli”, che si apre nel 2024 con Il carnevale degli animali di Saint-Saëns in un concer- to straordinario con Katia e Marielle Labèque e la voce recitante di Alessandro Baricco, prosegue con l’impostazione sperimentata con successo in questi anni. Nel repertorio operistico si privilegiano titoli composti appositamente per il pubblico più giovane, come Il piccolo spazzacamino di Benjamin Britten nella regia di Lorenza Cantini. Per il programma dei concerti, l’autore e regista Mario Acampa ha pensato diverse forme di spettacolarizzazione a seconda delle fasce d’età. I più piccoli potranno assistere alla terza stagione della “serie” teatrale Le avventure di Lalla & Skali, mentre per gli adolescenti c’è il ciclo di appuntamenti per Lavoratori e Studenti trasformati in lezioni-concerto condotte dallo stesso Acampa.

IL PROGETTO DI RIFORMA E L’AGENDA 2030

  • L’Agenda 2030, il piano d’azione delle Nazioni Unite per le persone, il pianeta e la prosperità, ha fissato 17 Obiettivi di Sviluppo Sostenibile, dieci dei quali si applicano anche alla realtà della Fondazione, che ha intrapreso un percorso di allineamento.
  • Il Teatro alla Scala si impegna per la tutela dell’ambiente e vi contribuisce mettendo in atto iniziative di sostenibilità ambientale volte alla riduzione del proprio impatto. Particolare attenzione è riservata all’efficienza energetica degli edifici e a istituire modelli di consumo e smaltimento sempre più responsabili.
  • L’inclusione sociale e l’uguaglianza sono da sempre pilastri fondamentali della Fondazione. In riferimento a queste te- matiche, durante il 2022 sono stati confermati obiettivi volti alla creazione di un ambiente equo e accessibile a tutte le categorie della popolazione scaligera e dei suoi spettatori, attraverso programmi di formazione interna e misure di av- vicinamento all’offerta culturale.
  • Infine, il Teatro alla Scala prosegue il suo impegno per una gestione corretta e trasparente delle pratiche di governance, tramite l’adozione di un modello 231 per la prevenzione e la risoluzione dei rischi operativi.
  • Tutte le iniziative intraprese dal Teatro non sarebbero state possibili senza l’accompagnamento dei partner della Fonda- zione, nonché di organizzazioni e associazioni esterne. In particolare, si evidenzia la collaborazione duratura e fruttuo- sa con le amministrazioni territoriali e locali, che da sempre affiancano il Teatro alla Scala nei suoi progetti.

Commento di Cristina Rossello: Un programma di grande interesse con un’offerta di appuntamenti che vedrà importanti artisti sulla scena. Mentre l’allineamento della Fondazione all’Agenda 2030 non potrà che rendere alla città di Milano ancora di più internazionale.

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