PROGETTO GENESI, ARTE E DIRITTI UMANI. Il PROGRAMMA

Anna Boghiguian, Back to the Roots, 2019. Ph. © Markus Woergoetter. Courtesy Anna Boghiguian e KOW Gallery, Berlino

Presentata il 27 febbraio, a Milano presso l’Università Cattolica del Sacro Cuore la terza edizione del Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani

Associazione Genesi presenta la terza edizione di Progetto Genesi. Arte e Diritti Umani, grande iniziativa espositiva ed educativa dedicata al tema dei diritti umani, ideata e curata da Ilaria Bernardi, nella convinzione che l’arte contemporanea possa assumere il ruolo di ambasciatrice dei diritti umani. Parallelamente Progetto Genesi si propone di trasformare il format tradizionale della mostra in un vero e proprio museo itinerante che si sposta di città in città con la propria collezione, attività espositiva e attività educativa.

Le sue prime due edizioni, rispettivamente nel 2021-2022 e nel 2023, hanno presentato le opere della collezione d’arte contemporanea dell’Associazione (la Collezione Genesi), costituta da artisti provenienti da tutto il mondo e di diverse generazioni, che trattano rilevanti questioni sociali e ambientali coeve. Inizialmente, la Collezione includeva 37 opere, alle quali nel corso del 2021-2022 si sono aggiunte 15 nuove acquisizioni presentate nel 2023 in occasione della seconda edizione del Progetto.

L’ultima tappa della sua seconda edizione, a Brescia nel novembre 2023, anziché presentare l’intera Collezione Genesi, ne ha inclusa solo una parte, utilizzandola come introduzione a una mostra tematica sull’Iran con opere prese in prestito da importanti collezionisti, musei e gallerie internazionali. Questo nuovo format espositivo si è ulteriormente sviluppato nelle successive due esposizioni realizzate nel novembre 2023 ad Alba, presso la Banca d’Alba, in collaborazione con la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, e nel dicembre 2023 a Ginevra, presso Palais des Nations, in collaborazione con il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale. Ciascuna di queste due mostre, infatti, ha coinvolto un ristretto numero di opere della Collezione Genesi, per includere opere di provenienze differenti (prestate cioè da artisti, musei, gallerie e altre collezioni) al fine di sviluppare un percorso espositivo dedicato a un tema specifico: ad Alba la violenza sulle donne e a Ginevra al rapporto tra l’arte italiana e i diritti umani.

La terza edizione di Progetto Genesi segna un’ulteriore evoluzione del format espositivo tematico sviluppato a Brescia, Alba e Ginevra. Sarà infatti caratterizzata da quattro mostre, una differente dall’altra, sia per opere esposte sia per tema trattato ma unite da un filo rosso: un focus sulla condizione femminile nel mondo.

Shirin Neshat, Stories of Martyrdom (Women of Allah series), 1994. Copyright Shirin Neshat. Shirin Neshat e Gladstone Gallery, New York e Brussels

Il focus sulla condizione femminile nel mondo sarà presente in ciascuna delle quattro mostre mediante un approfondimento su una diversa artista di fama internazionale, ma di differente provenienza e generazione; rispettivamente: Simone Fattal (Damasco, Siria, 1942), Shirin Neshat (Qazvin, Iran, 1957); Monica Bonvicini (Venezia, Italia, 1965), Binta Diaw (Milano, Italia, di origini senegalesi, 1995). La scelta delle quattro artiste non deriva soltanto dalla qualità del loro lavoro ma soprattutto dal loro interesse nei confronti del corpo e delle esperienze delle donne in differenti contesti geografici e sociali. Gli approfondimenti su queste quattro artiste sono al contempo un modo per avvicinarsi a un importante progetto a cui l’Associazione Genesi sta lavorando e che sarà annunciato soltanto nell’autunno 2024.

Nella prima mostra, presso le Logge dei Tiratori della Lana a Gubbio dal 1 marzo al 7 aprile 2024, l’approfondimento su Simone Fattal fungerà da intermezzo tra a una sezione espositiva costituita dalle più importanti opere della Collezione dedicate al tema della condizione femminile già presentate nelle prime due edizioni di Progetto Genesi, e una diversa sezione espositiva costituita dalle nuove 15 nuove acquisizioni entrate nella Collezione Genesi nel corso del 2023 e a Gubbio presentate per la prima volta. Le artiste e gli artisti delle nuove acquisizioni sono: Diane Arbus (New York, USA, 1923-1971), Nadira Azzouz (Mosul, Iraq, 1927 – Londra, UK, 2020); Anna Boghiguian (Il Cairo, Egitto, 1946); Yoan Capote (Pinar del Río, Cuba, 1977); Binta Diaw (Milano, Italia, 1995); Irene Dionisio (Torino, Italia, 1986); Petrit Halilaj (Kostërrc, Skenderaj-Kosovo, 1986); Shadi Harouni (Hamedan, Iran, 1985); Emilio Isgrò (Barcellona Pozzo di Gotto, Messina, Italia, 1937); patricia kaersenhout (Den Helder, Amsterdam, Paesi Bassi, 1966); Elena Mazzi (Reggio Emilia, Italia, 1984); Margorzata Mirga-Tas (Zakopane, Polonia, 1978); Francis Offman (Ruanda, 1987); Silvia Rosi (Scandiano, Italia, 1992), Sebastião Salgado (Aimorés, Minas Gerais, Brasile, 1944).

Nella seconda mostra, agli Horti del Collegio Borromeo di Pavia dal 4 maggio al 2 giugno 2024, l’approfondimento su Monica Bonvicini sarà introdotto da un nucleo opere della Collezione Genesi legate al tema dell’ambiente, realizzate prevalentemente da artiste donne.

In occasione della terza mostra, presso la Fondazione Sandretto Re Rebaudengo a Torino dal 20 giugno al 13 ottobre 2024, per la prima volta l’Associazione Genesi si fa committente di un’opera: a Binta Diaw ha commissionato la realizzazione di un video sul tema di donna e migrazione, creato durante una residenza in Senegal sostenuta dall’Istituto Italiano di Cultura di Dakar. L’opera verrà presentata in mostra a Torino nella forma di video installazione site-specific, realizzata grazie alla collaborazione della Fondazione Sandretto Re Rebaudengo, per poi entrare a far parte della Collezione Genesi.

Nella quarta mostra, presso il Palazzo Arese Borromeo di Cesano Maderno dal 27 settembre al 1 dicembre 2024, l’approfondimento su Shirin Neshat sarà introdotto dall’esposizione dell’intera Collezione Genesi ad oggi costituita da 67 opere, suddivise nelle sue sei principali aree tematiche: La memoria di un popolo, Un’identità multiculturale, Le vittime del Potere, Il colore della pelle, La condizione femminile, La tutela dell’ambiente.

Il programma educativo include anche un public program realizzato in collaborazione con Università Cattolica del Sacro Cuore, FAI – Fondo per l’Ambiente Italiano, Fondazione Gariwo, la foresta dei Giusti, e RFK Italia – Robert F. Kennedy Human Rights. Le date del programma educativo e del public program saranno comunicate nel corso di Progetto Genesi sul sito dell’Associazione.

Silvia Rosi, Self Portrait of my Mother(Phone), Self Portrait of my Father (Phone), JPA20 supported by Jerwood Arts and Photoworks. Photo – Anna Arca

Commento di Cristina Rossello: La Dichiarazione delle Nazioni Unite sull’educazione e la formazione ai diritti umani afferma, all’Articolo 6.2, che “le arti devono essere incoraggiate quale strumento di formazione e crescita di consapevolezza nel campo dei diritti umani”. Questo interessante programma pone attentamente l’accento sul rapporto tra arte e diritti umani: Arte come ambasciatrice riconoscendo nell’esperienza artistica un valido mezzo per la realizzazione di una cultura universale dei diritti umani.

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