SPONSOR E CLUB CALCISTICI: QUALE FUTURO?

L’equilibrio economico tra sponsor e club calcistici è sempre più sottile, come dimostrano gli esempi di Manchester United e Barcellona che, in base a circostanze finanziarie particolari, dovranno ridisegnare i loro scenari futuri.

Su sponda Manchester United, visti i risultati non all’altezza della storia del club, il main sponsor sta riconfigurando il futuro, a partire dalla prossima stagione. Non solo i mancati ricavi UEFA ma la mancata qualificazione alla prossima Champions League può pesare nell’accordo con Adidas, visto che nel contratto sono presenti dei malus legati alla mancata qualificazione dei Red Devils alla massima competizione europea per club. All’interno dell’accordo con il brand a 3 strisce, il Manchester riceverà 11 milioni di euro in meno a stagione, da dedurre ai 105 milioni annuali, per una mancata qualificazione alla Champions per due anni consecutivi. Con la squadra ad 8 punti dai primi quattro posti in Premier League, l’obiettivo di mantenere la sponsorizzazione completa sembra ora un miraggio. In territorio spagnolo le cose non vanno a gonfie vele, specialmente in Catalogna. Secondo fonti anonime del quotidiano spagnolo Marca, il Barcellona ha ricevuto sul piatto un’offerta dal colosso Puma, rivale e competitor della Nike, per il kit sponsor: si tratterebbe di una cifra complessiva intorno ai 240 milioni di euro. Il club guidato dal Presidente John Laporta sta esplorando diverse opportunità su chi debba in futuro produrre l’iconica maglia blaugrana, il kit di allenamento e tutto ciò inerente al potenziamento del logo e del marchio.

Il Barcellona ha iniziato il suo percorso con Nike nel lontano 1998 ma oggi sembra percepire che il marchio di Oregon non sia più troppo generoso in termini di sponsorizzazione. Marca sintetizza che Nike foraggia il club Catalano per 85 milioni di euro l’anno più altri 20 milioni inseriti in possibili variazioni a seconda degli obiettivi raggiunti nel corso della stagione, il tutto in una situazione societaria incerta e in evoluzione. In questo contesto dubbio, allenatore e staff compresi, la società sta pensando di autoprodurre le sue maglie sotto il Barca Licensing &Merchandising, e l’idea sembra tutto tranne che improvvisazione. Il gigante dell’abbigliamento New Balance sembra essersi inserito nella corsa, irrompendo tra il club e Nike, ma negli ultimi tempi Puma sembra aver preso la leadership per le prossime partnership stagionali. Il grande brand tedesco, già sponsor di Manchester City e della stella Neymar, è propenso ad offrire qualcosa come 100 milioni di euro per la sola sigla dell’accordo, ed un ricchissimo contratto da 120 milioni di euro a stagione per la fornitura e la realizzazione del kit di abbigliamento Blaugrana. Nonostante il contratto con Nike fino al 2028 e la voglia di autoprodursi le maglie, il club di Laporta sta valutando concretamente la sponsorizzazione. Non sarebbe il primo caso di un club auto sostenibile: in Italia dal 2021 il Napoli di De Laurentis, dopo aver interrotto il rapporto con Kappa, ha deciso di auto prodursi le divise da gioco, affidando il design a EA7 e la realizzazione a Onis Swiss. I ricavi dallo sponsor, paragonabili a Nike, erano certamente inferiori ma questo tipo di sostenibilità potrebbe arricchire il valore del club.

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