UN NUOVO PROGETTO ARCHITETTONICO PER VALORIZZARE UN PATRIMONIO ARCHEOLOGICO

Per un mese le sale leonardiane del Castello di Vigevano ospiteranno una selezione degli elaborati prodotti dal Laboratorio di Conservazione dell’Architettura Storica – Scuola di Architettura Urbanistica Ingegneria delle Costruzioni del Politecnico di Milano.

Coordinati dalla Direzione regionale Musei Lombardia, l’istituto del Ministero della Cultura che gestisce i musei statali nel territorio lombardo, oltre quaranta studentesse e studenti universitari si sono esercitati per un semestre sugli spazi espositivi del Museo Archeologico Nazionale della Lomellina riflettendo come essi intersechino compiti fondamentali per un museo, quali la conservazione, l’accessibilità e fruizione, non solo delle collezioni museali e ma anche dell’importante complesso architettonico in cui sono ospitate. In particolare, quale compito di realtà, hanno affrontato due temi aperti sui quali il Museo sta lavorando in questi mesi: la progettazione di un nuovo ingresso e l’allestimento delle sale collocate al primo piano. Le proposte progettuali, illustrate tramite una selezione degli elaborati grafici, modelli e book di sintesi delle analisi svolte, mostrano come si tratti di interventi solo in apparenza secondari, poiché comportano importanti ricadute per la valorizzazione dell’intero complesso monumentale.

Mappatura del degrado dell’arco neogotico di ingresso al Museo

MUSEO ARCHEOLOGICO NAZIONALE DELLA LOMELLINA

Il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina ha sede nei suggestivi spazi della cosiddetta terza scuderia del Castello Sforzesco di Vigevano, voluta da Galeazzo Maria Sforza su progetto di Maffeo da Como negli anni Settanta del Quattrocento. Istituito con il compito di conservare ed esporre in un’unica sede un considerevole patrimonio archeologico proveniente dal territorio della Lomellina, il Museo è attualmente interessato da importanti cambiamenti finalizzati al miglioramento dell’accessibilità e della fruizione, con la conseguente revisione degli apparati didascalici. Gli interventi prevedono la realizzazione di un nuovo ingresso privo di barriere architettoniche, l’ampliamento tanto degli spazi espositivi del primo piano del Museo quanto delle collezioni, arricchite, sia pure temporaneamente, dall’arrivo del nucleo di opere dell’artista Regina Cassolo Bracchi: si tratta di 108 opere, costituite da 41 sculture, 63 disegni e 5 collage. La figura di Regina è stata di recente rivalutata e questa esposizione antologica permetterà di approfondire lo studio della sua opera e di individuare – nel medio periodo – future soluzioni per una esposizione definitiva. Questo avverrà in collaborazione con il Comune di Mede, la Soprintendenza ABAP territorialmente competente e l’Archivio Regina Cassolo Bracchi, di recente istituzione.

LA SPERIMENTAZIONE DIDATTICA: STUDIO E PROGETTO
Al terzo anno del corso di laurea in Progettazione dell’Architettura il Laboratorio di conservazione dell’edilizia storica articolato in due insegnamenti (Fondamenti di progettazione per l’edilizia storica e Architettura degli Interni) ha come obiettivo la formazione alla lettura e all’analisi del patrimonio costruito.
Gli aspetti di analisi e gli ambiti di trasformazione del Museo Archeologico Nazionale della Lomellina si sono offerti come caso studio privilegiato e ideale per le attività del laboratorio svolto tra settembre 2023 e gennaio 2024. Il rilievo geometrico e dei materiali, il riconoscimento delle forme di alterazione e degrado e l’individuazione delle tecniche per la conservazione sono strumenti intesi all’acquisizione della consapevolezza del valore testimoniale e di cultura materiale del patrimonio costruito. Queste azioni conoscitive unite alla pratica di un’osservazione attenta degli elementi dello spazio, nella sua dimensione interna e di relazione con il contesto, accompagnano studentesse e studenti ad una valorizzazione, individuando risposte non univoche alle esigenze della contemporaneità. Il materiale esposto, selezionato in termini di rappresentatività delle analisi e proposte progettuali realizzate, sarà illustrato ai visitatori dagli studenti di tre classi dell’ITS “Luigi Casale” tramite un progetto PCTO rivolto a formare studentesse e studenti sui temi cruciali dell’educazione al patrimonio, quali la mediazione e comunicazione dei musei.

Commento di Cristina Rossello: IMMAGINARE IL MUSEO è l’espressione della ricerca progettuale degli studenti del Politecnico di Milano per il Museo Archeologico Nazionale della Lomellina. Un’iniziativa di valorizzazione del museo ma anche di tutto il territorio ricco di manufatti archeologici, i rinvenimenti, spesso casuali, legati a opere di sfruttamento intensivo del territorio per la creazione delle caratteristiche risaie, hanno consentito di ritrovare numerosi e significativi reperti e che oggi possono trovare una fruizione migliore grazie a precisi interventi di ammodernamento. Perché conservazione è anche innovazione e trasformazione consapevole di ogni patrimonio esistente

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