Con oggi inizieremo a scrivere di “Lirica” delle opere e dei loro compositori. Come omaggio al grande Giuseppe Verdi proponiamo il “Rigoletto”
Rigoletto è opera in tre atti del compositore italiano Giuseppe Verdi (libretto italiano di Francesco Maria Piave) che ha debuttato al teatro La Fenice di Venezia l’11 marzo 1851.
Basato strettamente sulla controversa opera teatrale del 1832 Le Roi s’amuse (Il re diverte stesso; rappresentata anche in inglese come The King’s Fool) di Victor Hugo, l’opera di Verdi fu quasi tenuta fuori dal palco dalla censura. Con Rigoletto Verdi raggiunse un nuovo livello nella sua carriera; le sue due opere successive, Il trovatore e La traviata mostrano un’abilità artistica comparabile. Ciascuno dei tre rimane un punto fermo del repertorio operistico. L’aria più nota dell’opera è “La donna è mobile” – a cui dedicheremo un capitolo a parte – , in cui il donnaiolo duca di Mantova riflette sulla volubilità delle donne.
Verdi aveva accettato nel 1850 di scrivere un’opera per La Fenice di Venezia, dove Piave, uno dei suoi librettisti preferiti
Il compositore era ansioso di adattare Le Roi s’amuse di Hugo, che definì “il più grande soggetto e forse il più grande dramma dei tempi moderni”. Verdi disse anche che il personaggio del titolo, chiamato Tribolet nella commedia, era “degno di Shakespeare”. Il compositore, il librettista e la direzione del teatro erano consapevoli che far passare il libretto attraverso il processo di censura poteva essere una sfida. L’opera venne rappresentata per la prima volta nel 1832 ma fu bandita dopo una sola rappresentazione quando il governo francese, inorridito dalla sua irrispettosa rappresentazione di un monarca, la dichiarò immorale.
L’Italia settentrionale era allora controllata dall’Impero austriaco
Se Verdi desiderava mettere in scena un’opera a Milano o Venezia, due città centrali per la sua carriera, aveva bisogno del permesso sia delle autorità austriache che di quelle locali. Molto presto nel loro lavoro sul libretto, con il titolo La maledizione “La maledizione”, Verdi e Piave iniziarono a rivedere la storia in modo da evitare problemi con la censura. Hanno cambiato il re lascivo e dissoluto in un duca, hanno trasposto l’ambientazione in Italia e hanno apportato modifiche per diminuire alcuni degli aspetti più scioccanti della storia violenta. Come Verdi aveva voluto, però, l’antagonista del duca rimase un crudele giullare gobbo. Non si aspettavano di avere problemi con la censura. Tuttavia, le richieste e le risposte, prima da parte della censura austriaca e poi delle autorità locali, continuarono quasi fino all’inaugurazione dell’opera. Con il titolo finale, Rigoletto, la prima è stata ben accolta. Due anni dopo Verdi insistette sul fatto che l’opera aveva “il soggetto migliore e più efficace che io abbia musicato finora”.
Commento di Cristina Rossello: Rigoletto è un capolavoro riconosciuto in tutto il mondo. L’orchestra trasmette stati d’animo ed emozioni inespresse in musiche tempestose. Lo stesso Victor Hugo vedendo l’Opera a Parigi disse: Si je pouvais seulement faire parler en même temps quatre personnages de mes pièces, et faire saisir au public les mots et les sentiments, j’obtiendrais exactement le même effet.
Per gli amanti del melodramma qui il libretto in tre atti : Rigoletto Libretto