Heritage

“SIBI ET AMICIS”, IL MONDO SEGRETO DEGLI EX LIBRIS – I PARTE

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Le note di possesso manoscritte, i timbri, gli ex libris sono i segni attestanti la proprietà di volumi o incunaboli presenti in una biblioteca; essi concorrono a definire la storia del libro antico, rappresentando vere e proprie chiavi di accesso per la stessa notizia bibliografica. Dalla invenzione della stampa la creazione di tali incisioni, di cui si fecero artefici artisti come Albrecht Dürer e Lucas Kranach il vecchio, ha dato luogo a veri e propri capolavori in piccolo formato.

CRESCITA E GESTIONE DEL CALCIATORE – QUALI STRUMENTI PER INDICARE LA VIA GIUSTA

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Lo sport è un motore economico di portata mondiale e funziona alla perfezione quando il capitale umano viene messo nelle condizioni migliori per esprimersi. Quando parliamo di patrimonio lo dividiamo in 2 categorie: in primis umano e secondariamente economico, entrambi devono coesistere tra di loro ma non sempre gli strumenti a disposizione dal sistema sportivo per muovere il meccanismo sono quelli giusti. 

COME RIUSCIRE A COMBINARE CARRIERA SPORTIVA E IMPRENDITORIALE

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Un insieme di investimenti in settori diversificati, gestioni di partecipazioni in varie categorie imprenditoriali, progetti personali e una diversificazione di pari passo con la carriera sportiva: questo può essere il percorso parallelo che tutti gli sportivi – se ben assistiti da professionisti in tema di gestione del patrimonio – possono intraprendere per iniziare una nuova vita dopo lo sport ma soprattutto che riescano ad investire oculatamente i cospicui guadagni generati nel tempo.

LA “TESSERA BEATA”. BIGLIETTI DA VISITA TRA SETTE E OTTOCENTO

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Introdotto in Italia dalla Francia, il biglietto di visita – vincolo di consuetudine nonchè segnacolo di relazione – entrò nel costume della società d’Ancien régime a partire dalla seconda metà del Settecento. Inizialmente furono in uso le carte da giuoco, sul cui verso trovava spazio il proprio nome, ma dal biglietto manoscritto si passò assai presto alle vignette incise, delle più varie e ricche tipologie per dar lustro e spiccata evidenza alle singole personalità. L’ironia e l’eleganza con cui Giuseppe Parini nel “Vespro” sottolineava la funzione di tale emblema cartaceo portava al raffinato titolo di “tessera beata”, ai cui servigi ricorsero attrici e alti prelati, principi e principesse, ma anche sommi artisti e poeti per rappresentare degnamente il proprio posto nel mondo.