SCRIPOFILIA

Questa particolarissima collezione privata contiene titoli finanziari provenienti da tutto il mondo.

Catalogata secondo i criteri internazionali a cura di R.F.O di Cristina Rossello presenta un plus di notevole importanza, un’accurata classificazione per categorie e Paesi, che grazie a documenti corredati e note a tergo consente di risalire a diverse e importanti informazioni economiche, finanziarie e sociali sul periodo storico nel quale sono avvenute le emissioni. Per questo e altre peculiarità, la collezione è da definirsi un patrimonio di grande interesse culturale, espressione reale nella storia della finanza mondiale, forma di collezionismo piuttosto recente e allo stesso tempo così particolare da riscontrare sempre di più interesse mondiale.

La scripofilia in effetti rappresenta una parte della storia finanziaria mondiale. Un vero pezzo di storia di ogni singola impresa che nel tempo è rimasta indipendente oppure è stata acquisita o si è fusa con altre o è cessata. Da qui l’interesse dei collezionisti, perché ogni titolo, oltre alle caratteristiche tecniche, come la particolarità della carta utilizzata, il colore o il disegno che può anche essere stato firmato da noti incisori o artisti del periodo, riporta inoltre le firme, i francobolli, le date, il nome del possessore e i trasferimenti, il nome del notaio, e tanti altri dati che consentono di collocare il documento in un preciso periodo, e perciò nel contesto sociale, politico ed economico della sua emissione sul mercato. Qui può esserci, e si trova, la storia del capitalismo familiare. C’è la storia dell’industria, delle arti e delle professioni e molto spesso il racconto di autentiche fortune o disfatte familiari.

L’archiviazione adottata ha consentito inoltre di avviare una ricerca storiografica e scientifica attraverso il Centro Studi e Ricerca in seno a R.F.O.

Si tratta di un vero e proprio collezionismo specializzato, che si esplicita in diversi modi, anche per sole categorie, su temi specifici come sulle ferrovie e tranvie, società minerarie o bancarie, tutti temi piuttosto ampi che hanno impegnato molte società di emissione. Oppure titoli riferiti al nome del possessore, dal ricercato Rothschild a Vanderbilt. C’è la narrazione dell’economia dei Paesi, delle amicizie e dei conflitti.

Il progetto di valorizzazione si svolge in una serie di attività che vengono via via raccolte secondo una linea editoriale di “Quaderni” numerati in funzione dell’evento promosso per costituire un esempio concreto di cultura d’impresa, dove la storia entra in un contesto contemporaneo.

I certificati storici sono da considerarsi dei veri pezzi d’antiquariato sempre più amati da collezionisti, storici, importanti geopolitici e sociologi, nonché investitori che hanno scoperto le azioni e obbligazioni antiche come una espressione di contamina- zione di arte e storia. Per alcune categorie i valori sono in continuo aumento. Per gli investitori è molto importante raccogliere diversi criteri che consentono di dare il giusto valore al titolo.

Il valore di ogni pezzo è dato da diversi fattori: la vignetta, l’illustrazione, il periodo storico, la firma autografa di una persona importante, la data e la conservazione. Un parametro è dato dalla rarità, visto che molte aziende che emettevano certificati fallivano o venivano incorporate e/o conferite, oppure liquidate.
Fra i soggetti interessati alla scripofilia c’è una folta schiera di curiosi e una selezione sempre più ricca di eruditi. I primi vivacemente appassionati a seguire le poliedriche modalità in cui si esprimono i titoli, i secondi instancabilmente avvinti dalla scoperta di conferme alla loro smisurata cultura.

Rossello Family Office di Cristina Rossello

 

 

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