FILANTROPIA E SPORT QUALE FUTURO

Lo sport come generatore di benefici, non solo in termini di salute e benessere ma anche in riscontri di ritorno socio economici positivi per la comunità.

Filantropia, Perché lo sport non è ancora considerato benefico? In Canada lo sport crea Leader nelle comunità.

Per Samantha Rogers lo sport è stato per tanto tempo parte integrante della sua vita. Tutto nasce dalla passione per gli Habs, seguendo il padre in giro tra piste e campi da baseball, prendendo lezioni di skateboard in freddi sabati mattina, giocando anni nella squadra di softball o svegliandosi nel mezzo della notte per gustarsi alla tv i match del campionato canadese di Hockey dal 1998. Qui ci racconta come sport e filantropia possano viaggiare in parallelo, come incoraggiare le donne ad essere dei leader, dei modelli a cui potersi ispirare per creare una nuova comunità dalle ceneri.

Samantha è innamorata delle Olimpiadi praticamente da sempre. Ha spesso osservato atleti usare il loro potere mediatico per elevare e ispirare intere comunità e con il loro contributo salvare vite nel mondo. Decise fin da giovane di occuparsi di raccolta fondi e grazie all’unione di 2 passioni in parallelo, sport e filantropia, ha affrontato le sfide della vita senza aver mai pensato che far del bene attraverso lo sport fosse qualcosa di astratto o inesistente.
Una volta completato l’Humber Fundraiser Management post laurea, ha lavorato a Toronto Vancouver e Montreal per i servizi sociali, nel settore sanitario ed educativo dando la priorità al suo progetto di filantropia legata allo sport, poiché costruire una carriera sulla filantropia significa spendere tempo e lavoro ogni giorno cercando di aiutare il prossimo e farne di questo un scopo fondamentale.
I primi tempi vi erano spesso dubbi e incertezze sulla fattibilità del progetto: “se io come professionista del settore e amante dello sport non fossi stata in grado di vedere la beneficienza nello sport, come avrebbero potuto gli altri accorgersene?”

IL POTERE DELLO SPORT
Ha sempre pensato che lo sport fosse uno dei più grandi veicoli per la filantropia. “Metti giù un pallone davanti a dei bambini e la magia appare , non importa che lingua parlino, il loro status economico sociale, il colore della pelle, il loro sesso o le loro abilità fisiche e mentali. Lo sport ha il potere di aiutare uno straniero a conoscere nuove culture, aiuta le persone a vedere i propri limiti, ad affrontare gli ostacoli nella vita e a spingersi al massimo in ogni situazione. È capace di incoraggiare le donne ad essere dei leader, dei modelli a cui potersi ispirare per creare una nuova comunità dalle ceneri.“
Le mie più grandi ricerche le ho fatte nella filantropia legata allo sport, ho realizzato di più non solo grazie all’immenso impatto che lo sport ha sugli individui e sulle comunità ma dalla quantità di settori chiave che vi erano legati e connessi: Educazione, cittadinanza e immigrazione, cultura, salute, infrastrutture, affari internazionali, giustizia, media, militarizzazione e difesa, governo locale e municipale, settore privato, sport professionistico, ricreazione e turismo giusto per norminarne alcuni.
Le policy di carattere sportivo in Canade segnalano che un’elevata qualità e programmi di sport selezionati accuratamente possano portare ad ampi risultati:

  • Eccellenza
  • Incentivi nell’educazione e sviluppo delle abilità individuali e sociali
  • Benessere e miglioramento delle difese immunitarie
  • Crescita del senso civico individuale e maggiore coesione
  • Sviluppo economico e prosperità.

Tom Hall, atleta di lungo corso , medaglia di bronzo e ad oggi manager della Commissione Olimpica Canadese nel settore gestione eventi, ci fa notare l’importanza nel supporto che ci può fornire l’attività sportiva: “lo sport crea leader. Atleti che lasciano lo sport diventano imprenditori, leader politici e sportivi e fieri avvocati che combattono per rafforzare il nostro paese. Ma per trasmettere un messaggio
attraverso lo sport abbiamo bisogno di una forte partecipazione sociale. Più atleti ad alti livelli significa un paese più fiducioso e più propositivo. Lo sport sta vertiginosamente crescendo in termini di costi, e le organizzazioni di riferimento stanno lottando con i mezzi a loro disposizione per garantire un sistema che sia salutare e accessibile a tutti i Canadesi.

LO SCENARIO FILANTROPICO SPORTIVO
Essendo un’area in via di sviluppo e definizione, la filantropia sportiva rimane ad oggi un mare difficile da navigare. Nel 2017, Il governo Canadese fornì 14 milioni di dollari a enti benefici registrati, ma non furono incluse nella lista donazioni fatte a RCAAA e altre organizzazioni sportive no profit. Per veicolare lo sport stesso ad uno scopo benefico, ci sono questi requisiti:

  • Account più accurati per le donazioni e più attenzione agli spazi online
  • 280 milioni di dollari di incremento potenzialmente generato come guadagno per le community che incentivi le organizzazioni benefiche sportive, in particolari quelle situate nelle aree rurali regionali
  • Aumento delle competizioni internazionali
  • Supporto alle comunità locali e organizzazioni di sport di base
  • Incoraggiare l’eliminazione dello stato di dipendenza dalle organizzazioni sportive e assicurarsi un sistema più autonomo e sostenibile.

Enti Canadesi e associazioni sportive di riferimento hanno indicato che una delle maggiori barriere in termini di promozione, accesso e programmazione sportiva sia da ricercare nella mancanza di fondi: incorporare nello sport uno scopo benefico non aiuterebbe soltanto il raggiungimento di quegli obiettivi sopra descritti ma permetterebbe a tutti i settori del sistema di accedere più semplicemente al pubblico
beneficio. Vi sono esempi direi illimitati di fondi a supporto di iniziative benefiche all’interno del settore sportivo come:

  • Costruzione, mantenimento o miglioramento delle strutture sportive amatoriali utili ad accrescere il benessere sociale inserendo numerosi eventi sportivi e collegati ad esso.
  • Programmi con lo scopo di migliorare e indirizzare i problemi di salute mentale nella comunità attraverso lo sport.
  • Programma di partecipazione intesi a promuovere programmi legati alla salute o agli svantaggi sociali.
  • Fornitura di materiale sportivo e uniformi specifiche per abilitare la comunità a migliorare la forma e la salute attraverso la partecipazione sportiva.
  • Finanziare ogni aspetto dello sport (siano le strutture, equipaggiamento, allenamenti, materiale sportivo) specificamente per comunità più deboli o gruppi con bisogni particolari.
  • Registrare e digitalizzare storie e memorie dello sport in ogni suo aspetto come i musei, strumenti di educazione e valore culturale e di interesse pubblico.

L’idea di fondo è che tutti i bambini debbano avere l’opportunità di imparare le regole di convivenza sociale attraverso lo sport. Sfortunatamente nella nostra società individualista, il costo dello sport ha creato disparità e si è reso inaccessibile a bambini cresciuti in povertà. Lo sport dovrebbe avere una scopo di assistenza sociale
fornendo a ogni categoria popolare le stesse opportunità per poter coinvolgere tutti senza distinzioni. Le lezioni imparate attraverso l’attività sportiva possono aiutare le prossime generazioni a rompere gli schemi della e disuguaglianza e diventare protagonisti futuri nelle comunità, creando un anello di congiunzione tra il mondo pubblico e privato, spesso distanti tra di loro. Tutto questo a turno arricchisce i settori chiavi convolti e influenzati dalla partecipazione sportiva, e supporta la visione di una policy sportiva legata al mondo Canadese per una politica di miglioramento di abilità e interesse, includendo performance ai più alti livelli di competizione.

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