LA STAMPA A NAPOLI NELL’OTTOCENTO (LIBRO)

Il volume (LA STAMPA A NAPOLI NELL’OTTOCENTO Una storia per generi editoriali Biblioteca di bibliografia. Documents and Studies in Book and Library History, vol. 214) attraverso un’analitica ricognizione delle testimonianze bibliografiche e l’esplorazione di fonti documentarie anche inedite, propone una nuova prospettiva di analisi della produzione a stampa nella Napoli dell’Ottocento incentrata sui generi editoriali. Questa peculiare rilettura non privilegia opere connotate da pregi tipografici, ma materiali correnti e spesso di largo consumo, come libretti di musica, testi di divulgazione scientifica, guide, riviste archeologiche, pubblicazioni governative, giornali e riviste religiose e manuali scolastici, con una mirata attenzione a permessi, dediche, avvertimenti ai lettori, corredi iconografici e ai riscontri della loro ricezione. A questo fine è risultato necessario inquadrare lo sviluppo dei generi individuati nella successione degli scenari storici e politici che si avvicendano a Napoli: dal Decennio francese all’età borbonica, fino agli anni postunitari. Vi emergono i filoni di maggior successo, che riflettono gli indirizzi dell’attività editoriale e i gusti del pubblico, registrando fenomeni di continuità e trasformazione, di ritardo e innovazione: un’articolata panoramica che contribuisce così a integrare il più ampio scenario dell’editoria italiana del XIX secolo.

Through the exploration of documentary sources and bibliographical evidence, the book looks at the history of Neapolitan publishing in the nineteenth century, examining, in the sequence of historical scenarios, the development of publishing genres. It analyzes music librettos, scientific texts, guidebooks, archaeological publications, official publications as well as religious papers and school manuals, with a focus on authorizations, dedications, warnings to readers, iconographic elements, without neglecting feedback about their reception.

Autore: Vincenzo Trombetta

Trombetta ha insegnato Storia del libro e dell’editoria all’Università di Salerno. È socio ordinario della Accademia Pontaniana, dell’Accademia di Archeologia Lettere e Belle Arti di Napoli e corrispondente della Etrusca di Cortona. È membro del Comitato Scientifico di «Rara Volumina», «Paratesto», e consulente di «Culture del Testo». Tra le ultime monografie ricordiamo Collezionismo e bibliofilia a Napoli tra Sette e Ottocento (2020).

L’opinione di Cristina Rossello: “Volendo ripercorre la storia della stampa nell’ottocento in Europa, la diffusione della stampa che portò ad una evoluzione tecnica vide anche una decadenza del gusto. Con il romanticismo entrarono in uso caratteri di stampa alquanto bizzarri, definiti “fantasia” e solo verso la fine del secolo, in pieno periodo liberty, furono introdotti alcuni caratteri disegnati da William Morris e fu solo allora che troviamo una vera originalità in funzione dell’uso che si voleva raggiungere. Inoltre, la decadenza per il gusto della stampa dell’Ottocento è anche riconducibile al fatto che servivano alte tirature per rispondere alle nuove esigenze, dove il libro divenne ben presto un oggetto di massa e non più elitario. Nel frattempo si crea però una stampatura di nicchia, con la ricerca e la sperimentazione di caratteri rivolti a una lettura scelta ed elitaria, i cui sviluppi seguiranno a partire dal liberty. Questo libro ne è ampia testimonianza di ciò che rappresentò l’editoria napoletana del periodo”.

Edizioni Leo Olschki

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