PIER PAOLO PASOLINI – UNA MOSTRA DI FOTOGRAFIA CHE RACCONTA UNO DEI MAGGIORI INTELLETTUALI DEL XX SECOLO

La mostra bresciana aperta fino al 24 luglio prossimo, offre al visitatore il ritratto privato dell’intellettuale friulano, alle prese con la quotidianità familiare ma anche protagonista del cambiamento epocale di una società, in una sessantina di scatti di importanti fotografi italiani quali Gianni Berengo Gardin, Federico Garolla, Sandro Becchetti, Aldo Durazzi, Ezio Vitale.

L’esposizione si focalizza sull’amorevole rapporto con la madre Susanna, riferimento fondamentale nella vita di Pasolini attraverso lo sguardo dei fotografi, che li ritrassero insieme nel salotto della casa del regista a Roma, sulla passione per il calcio, che lui stesso definì “unica rappresentazione sacra del nostro tempo”, con le immagini dell’agenzia Dufoto durante una partita tra ex calciatori e personaggi dello spettacolo, in compagnia di un giovane Gianni Morandi, e sull’approccio al mondo cinematografico, con la ricerca dei luoghi e dei personaggi che hanno reso inconfondibile la sua produzione registica.

E poi le fotografie con i suoi amici, compagni di vita privata e professionale: da Bernardo Bertolucci a Ninetto Davoli, da Anna Magnani a Laura Betti, da Alberto Moravia a Maria Callas.

“Separare la figura di Pier Paolo Pasolini poeta, narratore, saggista e regista da quella della sua vita privata, è impossibile”, afferma Renato Corsini, curatore della mostra. “La mostra a lui dedicata nel centenario della nascita, si propone allora come testimonianza di momenti di vita privata raccontata da autori che ancor prima di essere fotografi, ne sono stati amici. Il rapporto con la madre, la passione per il calcio, il mettersi in posa e le relazioni con gli amici sono il perno dell’esposizione Per essere poeti, bisogna avere molto tempo”.

“Per la Fondazione Brescia Musei è un motivo di grande orgoglio produrre con Ma.Co.f. una mostra dedicata al genio di Pier Paolo Pasolini nel centenario della nascita”, commenta il Direttore di Fondazione Brescia Musei Stefano Karadjov. “Non solo perché Pier Paolo Pasolini ha trasformato il concetto di cultura con la sua incredibile modernità anticipando di almeno tre decenni i grandi temi e le contraddizioni della industria culturale, nella quale volenti o nolenti i musei sono ampiamente iscritti, ma anche perché Fondazione Brescia Musei anima la brulicante vitalità del cinema Nuovo Eden, la meravigliosa art house cittadina dedicata al cinema d’essai e al linguaggio audiovisivo e all’arte della cinematografia. Per questo il Nuovo Eden partecipa del Brescia Photo Festival con la rassegna Pasolini 100, con i più grandi capolavori, a partire dal mese di marzo e per questo l’organizzazione di una mostra dedicata al lato più intimo di Pasolini ci permetterà di creare quel ponte simbolico tra la sua arte e il nostro compito istituzionale di animatori di un discorso critico sulle culture dominanti”.

Commento di Cristina Rossello: “Questa esposizione presenta il volto privato dell’intellettuale friulano nel centenario della nascita, attraverso 60 scatti dei fotografi, un omaggio al grande poeta e scrittore. Il titolo offerto dalla curatela “Per essere poeti, bisogna avere molto tempo” non poteva essere migliore e pone un’ attenta e preziosa riflessione sul ruolo del poeta nella società di oggi”.

Immagine di copertina: Vittorio La Verde, 1965, Pier Paolo Pasolini con la mamma Susanna Colussi, nella casa di via Eufrate 9 a Roma

PIER PAOLO PASOLINI. Per essere poeti, bisogna avere molto tempo
31 marzo – 24 luglio 2022
Brescia, Mo.Ca – Centro delle nuove Culture (via Moretto, 78)

 

 

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