NASCE MUNDI, MUSEO PER LA LINGUA ITALIANA (SARA’ COMPLETATO NEL 2023)

Presentato MUNDI a Firenze, il Museo Italiano della lingua italiana, le prime due sale che ospitano una mostra temporanea introduttiva, sono visitabili gratuitamente fino al 6 ottobre
Visibili alcuni cimeli straordinari come un’iscrizione pompeiana che testimonia i cambiamenti del latino parlato, preludio ai volgari d’Italia, o il “Placito capuano” (in prestito dall’Abbazia di Montecassino), l’atto giuridico del 960 nel quale appare la prima testimonianza “ufficiale” redatta in italiano. E ancora, il manoscritto Riccardiano 1035, nel quale Boccaccio, a pochi anni dalla morte di Dante, copia di propria mano la Commedia.
Completano il quadro il manuale culinario di Pellegrino Artusi e la sceneggiatura autografa del film Mamma Roma di Pier Paolo Pasolini. L’allestimento arriverà a coprire oltre 2.000 mq di esposizione. Il progetto, finanziato dal ministero della Cultura con 4 milioni di euro, è promosso dall’Accademia della Crusca, dall’Accademia dei Lincei, dall’Istituto della enciclopedia italiana Treccani, dall’Associazione per la storia della lingua italiana e dalla società Dante Alighieri. È da almeno 20 anni che la comunità scientifica legata agli studi di storia della lingua italiana porta avanti il progetto di realizzare un museo dell’italiano. La prima tappa di questo cammino può essere considerata la mostra ‘Dove il sì suona. Gli italiani e la loro lingua’ che si tenne nel 2003 alla Galleria degli Uffizi di Firenze. Il nome stesso del museo, Mundi, vuole segnalare il legame tra le radici latine della nostra lingua e la sua presenza nel mondo globale di oggi. “Il progetto è molto ambizioso – ha sottolineato Franceschini -, lo Stato ha deciso di individuare un luogo del Paese che ripercorresse e raccontasse la storia della lingua italiana, questa scelta non poteva che cadere su Firenze. E’ un museo che è nato in un tempo abbastanza veloce, passando dall’idea alla sua realizzazione”.
Per il ministro Franceschini “Lo Stato ha investito 4,5 milioni di euro per la realizzazione del primo Museo della Lingua italiana – ha proseguito Il Ministro durante il suo saluto – e la città ha partecipato conferendo una parte del bellissimo complesso di Santa Maria Novella, testimonianza questa di una importante prova di collaborazione tra i vari livelli istituzionali. L’idea che abbiamo cercato di realizzare – ha continuato il Ministro Franceschini – da un punto di vista temporale è stata quella di far partire i lavori del Museo nell’anno in cui si celebrano i 700 anni della morte di Dante. E’ da tempo che si parlava di un museo della lingua italiana e la sede non poteva che essere a Firenze. Questo museo sarà un luogo di studio, ricerca, innovazione e si rivolgerà a studenti, studiosi e stranieri. Il valore del nostro patrimonio linguistico è straordinario e va tutelato, e questo è uno dei modi per farlo”. Lo ha detto il ministro della Cultura, Dario Franceschini, intervenendo a Firenze alla presentazione del Mundi, il museo nazionale dell’italiano, che sorgerà all’interno del complesso dell’ex monastero di Santa Maria Novella. All’evento era presente anche il sindaco di Firenze, Dario Nardella, il direttore della Dg Musei del MiC, Massimo Osanna e il Segretario Generale del Ministero, Salvatore Nastasi.“Il passaggio dall’idea alla realizzazione pratica di questo luogo – ha continuato Franceschini – è stato veloce e nel prossimo futuro ci saranno ulteriori ampliamenti, fino al completamento nel 2023. Vogliamo che questo sia lo spazio dove si incontrino tutti coloro che si occupano di lingua italiana e per questo, partendo delle scuole e delle università, coinvolgeremo tutti coloro che lo fanno da sempre, a partire dall’Accademia della Crusca”, ha concluso.

Commento di Cristina Rossello: “Un’ iniziativa importante che non poteva che essere presentata nell’anno che celebra Dante Alighieri. La bellezza della lingua italiana troverà finalmente il suo luogo ideale dalle origini alle sue trasformazioni, passando per il volgare, la sua correlazione con i dialetti così diversi e così profondi di identità storica, fino ai nostri giorni.”

Il comitato scientifico del Museo della Lingua italiana è cosi composto:

  • Luca Serianni – professore emerito di Storia della Lingua italiana, Coordinatore;
  • Paola Passarelli – direttore generale – Direzione generale biblioteche e diritto d’autore;
  • Giuseppe Antonelli – professore ordinario di Linguistica italiana;
  • Lucilla Pizzoli – professoressa associata di Storia della lingua italiana;
  • Marco Mancini – professore ordinario di Glottologia e Linguistica – Accademia dei Lincei;
  • Francesco Bruni – professore emerito di Storia della Lingua italiana – Accademia dei Lincei;
  • Paolo D’Achille – professore ordinario di Linguistica italiana – Accademia della Crusca;
  • Nicoletta Maraschio – professoressa emerita di storia della lingua italiana – Accademia della Crusca;
  • Michele Cortelazzo – professore ordinario di Linguistica italiana – Associazione per la storia della lingua italiana;
  • Massimo Bray – direttore generale – Istituto della Enciclopedia italiana;
  • Luigi Romani – responsabile della redazione linguistica Treccani – Istituto della Enciclopedia italiana;
  • Alessandro Masi – segretario generale – Società Dante Alighieri;
  • Salvatore Italia – consigliere centrale – Società Dante Alighieri;
  • Tommaso Sacchi – assessore alla Cultura – Comune di Firenze;
  • Gabriella Farsi – direttore Direzione Cultura – Comune di Firenze;
  • Luigi Dei – rettore Università – Comune di Firenze;
  • Giacomo Parenti – direttore generale – Comune di Firenze;
  • Vito Lattanzi – funzionario demoetnoantropologo;
  • Cinzia Marchesini – funzionario demoetnoantropologo;
  • Francesca Condò – funzionario architetto;
  • Stefano Casciu – direttore – Direzione regionale Musei Toscana;
  • Simonetta Buttò – direttore – Istituto centrale per il catalogo unico delle biblioteche italiane e per le informazioni bibliografiche;
  • Andrea Pessina – soprintendente – Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato;
  • Umberto D’Angelo – direttore della Biblioteca Angelica.
(da fonte ANSA e Mibact).

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