MUSEO D’ARTE DI CLEVELAND: UN FONDO DI 277 MILIONI DI DOLLARI PER ACQUISIZIONE DI NUOVE OPERE

Al Museo dell’arte di Cleveland arriva la mostra su arte e magnificenza nel Rinascimento inglese al tempo della dinastia dei Tudor.

Durante l’instabile dinastia dei Tudor, l’Inghilterra era considerata sinonimo di prosperità per il movimento artistico. Una comunità internazionale di artisti e mercanti, molti dei quali rifugiati religiosi, hanno seguito le pretenziose richieste dei grandi padroni, tra le quali le prime due regine regnanti inglesi. Sullo sfondo di uno scenario politico in costante cambiamento con il resto d’Europa, il patrimonio artistico dei Tudor legittimò, promosse e stabilì una serie di regni tumultuosi, dalla crisi del regnante Enrico VII nel 1485 alla morte della nipote Elisabetta I nel 1603. Le corti dei Tudor erano realmente cosmopolite e vantavano al tempo il lavoro di molti scultori fiorentini, pittori tedeschi, tessitori fiamminghi e dall’Europa arrivarono i migliori fabbri, orafi e pittori, che contribuirono alla rinascita di uno stile spiccatamente inglese. L’esibizione al Museo di Cleveland traccia e delinea la trasformazione dell’arte nell’Inghilterra dei Tudor attraverso più di 80 oggetti, tra cui ritratti iconici, arazzi spettacolari, manoscritti, sculture e armature. Tutto questo proveniente dal Museo Metropolitano delle arti e da finanziatori internazionali, senza tralasciare il contributo del FAMSF di San Francisco.

Il Museo di Cleveland pur essendo famoso per arte antica, moderna e contemporanea, vanta tra le sue opere dipinti di fama internazionale, talvolta inaspettati al grande pubblico se si considera il contesto. Per gli amanti della corrente impressionista si può ammirare il famoso dipinto Les Danseuses di Degas o il Capo Rosso di Monet, per gli amanti dei ritrattisti salta subito all’occhio il Ritratto di Donna del 1918 di Modigliani.

 

Se invece si cerca un dipinto di nicchia risalente al fine 700’ italiano, il Museo propone tra i “vedutisti” l’Interno del Pantheon di Giovanni Paolo Pannini, probabilmente commissionato da Sir Francis Drake nel suo tour del 1745 a Roma. Inoltre, non mancano famosi esponenti della storia dell’arte tra i quali Sandro Botticelli, Caravaggio e Pablo Picasso.

La contemporanea presenza di artisti di questo livello assoluto nello stesso luogo è riconducibile a quanto accaduto alle origini e al percorso storico del museo: nel 1958 l’industriale Leonard C. Hanna Jr. lasciò al museo 35 milioni di dollari facendolo entrare nella lista dei più ricchi musei d’arte degli Stati Uniti. Oggi il museo riceve contributi e donazioni private, tra cui quello dell’Ohio Arts Council e dei residenti della contea di Cuyahoga tramite l’associazione omonima Arts and Culture. Il Museo poi ha un fondo di acquisizione di 277 milioni di dollari, da cui trae circa 13 milioni di dollari l’anno per l’acquisto di opere da destinare alle sue collezioni.

 

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