NEW YORK: UN INVESTIMENTO DA OLTRE 700 MILIONI DI DOLLARI PER IL NUOVO STADIO DI CALCIO

La questione stadio di proprietà è diventata, oggi più che mai, una priorità per tutti i club che aspirano ad una forte identità internazionale.

Per la prima volta nella sua storia, New York avrà uno stadio completamente dedicato al calcio, infatti il New York City Football Club, società di proprietà del City Football Group appartenente allo sceicco emiratino Mansour bin Zayed Al Nahyan, ha ottenuto il via libera formale dalla città di New York per la costruzione del nuovo stadio.
Sarà un impianto da 25.000 posti nella zona del Queens, vicino al Citi Field, casa del new York Mets baseball, e al Billie Jean National Center, casa del tennis e del torneo US OPEN. È arrivata l’approvazione del consiglio comunale con a capo il Sindaco Eric Adams, con il processo iniziato nel 2022, cui seguirà l’inaugurazione prevista nel 2027 in un’operazione che prevederà un investimento di circa 780 milioni di dollari. Lo stadio prevederà un progetto di riqualificazione nel quartiere di Willets Point e includerà appartamenti, una scuola pubblica, negozi e un hotel, in linea con gli standard europei legati all’entertainment per la corretta fruizione di eventi sia sportivi che musicali. Lo stadio sarà finanziato dai proprietari del NYCFC anche se l’ufficio di bilancio indipendente ha puntualizzato che il costo effettivo per i contribuenti potrebbe essere di circa 516 milioni di dollari distribuiti nei 49 anni del contratto di locazione del NYCFC.

L’impianto vuole seguire le linee e gli standard tracciati dai campionati europei con riferimento al calcio, visto che per gli altri sport gli USA rappresentano il fiore all’occhiello dell’entertainment.

Gli esempi di successo non mancano. Di recente si è dibattuto sul nuovo impianto londinese del Tottenham Hotspur Football Club, gioiello della capitale inaugurato nel 2019 e definito come una vera e propria macchina da soldi. Gli Spurs, infatti, generano 7 milioni di euro di incasso a partita al netto di eventi non legati al calcio come boxe, NFL, football americano e concerti. Una fonte di entrate che pochi club si possono permettere anche se resta da sanare il bilancio, in perdita nello scorso esercizio per circa cento milioni di euro. The Athletic ha analizzato come il Tottenham possa generare questi ricavi da uno stadio costato circa 1,5 miliardi di euro. Il vecchio White Hart Lane generava qualcosa come 1,3 milioni di euro a match mentre l’ultimo impianto da 62.000 posti porta 7 milioni di euro di ricavi, di cui una parte considerevole arriva da bar e ristoranti all’interno che garantiscono 1,2 milioni di euro restando aperti a lungo nel post- gara. Da qui si deduce che il punto più importante sia stata la riqualificazione dei terreni adiacenti dato che di recente il club ha ottenuto l’approvazione del progetto per il nuovo hotel da 30 pani che sorgerà accanto allo stadio. In Italia c’è ancora distanza, specialmente a livello burocratico. Si sta cercando di correre ai ripari in vista degli Europei 2032 e il tempo incalza, ma c’è ancora un po’ di tempo per presentarsi pronti in quello che potrebbe essere il trampolino di lancio finale per il calcio italiano.

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