12 giugno 2024 tutti gli occhi saranno puntati su un capolavoro di Jean Siméon Chardin dalle collezioni Marcille e Rothschild – stimato 8.000.000-12.000.000 di euro. Il dipinto è in libera circolazione, rendendolo disponibile ai collezionisti di tutto il mondo
“Chardin ci chiede di prenderci il nostro tempo, di guardare lentamente i suoi dipinti.” Pierre Rosenberg, 1979
Le Melon Begin è una delle opere più importanti dell’artista che rimane in mani private. Per Pierre Etienne, direttore internazionale dei dipinti antichi di Christie’s, “Le melon iniziata è un esempio di pura poesia pittorica, un momento sospeso nel tempo che racchiude tutta la magia di Chardin: l’equilibrio tra composizione, luce, colore e forma”. Il dipinto fu esposto per la prima volta al Salon annuale tenuto dall’Académie de Peintures et de Sculptures nel 1761, insieme al suo pendente, Le bocal d’abricots, (ora alla Art Gallery of Ontario, Toronto) e al famoso Panier de Fraises, acquisito nel febbraio 2024 dal Louvre.
Il formato ovale, quasi circolare, di Le melon Begin evidenzia la natura intima della scena vissuta dallo spettatore. Rara nell’opera dell’artista, questa forma è stata scelta da Chardin per un motivo specifico; diventa, come in questo dipinto, un’estensione della composizione. In un certo senso, Il melone iniziato è un inno alla rotondità. Questa forma è usata raramente dall’artista e, come affermò Pierre Rosenberg nel catalogo della mostra del 1979, è “tra le più belle”.
La straordinaria provenienza
Dopo il Salon del 1761, Le melon iniziata fece parte di numerose collezioni prestigiose, acquisite da collezionisti che giocarono un ruolo essenziale nella riscoperta del pittore e nella costituzione della sua eredità, o i cui nomi sono un segno di eccellenza nel campo dell’arte e del collezionismo. in tutti i domini.
La collezione MARCILLE: Il nome Marcille se associato ad un’opera di Chardin è un marchio di altissima qualità. Il melone cominciato era uno dei trenta dipinti di Chardin presenti in questa rinomata collezione, tramandati di padre in figlio. Il collezionista “chiaroveggente” François Martial Marcille (1790-1856) fu, all’inizio del XIX secolo, il primo a riconoscere e riscoprire tutto il meglio del Settecento e le sue principali opere d’arte, in un’epoca in cui queste erano state interamente dimenticato. Chardin sarebbe diventato il suo artista. Dopo la morte di François, i suoi figli Camille Marcille (1816-1875) ed Eudoxe Marcille (1814-1890) – entrambi eccellenti collezionisti a pieno titolo – divisero tra loro la sua collezione. Soprattutto, colsero il significato del gruppo nel suo insieme, di cui organizzarono mostre pubbliche, contribuendo così a riportare Jean Siméon Chardin al posto che gli spettava nella storia dell’arte.
La collezione ROTHSCHILD: Le Melon Begin fu tra i lotti venduti dopo la morte di Camille Marcille nel 1876, dove fu acquistato da Stéphane Bourgeois, un mercante d’arte che agiva per conto della baronessa Nathaniel de Rothschild (1825-1899). Come Marcille, il nome Rothschild è il segno di una dinastia di collezionisti che in ogni ambito incarnano raffinatezza, erudizione e gusto impeccabile.
Commento di Cristina Rossello: Il collezionismo d’arte è un fenomeno che risale all’antichità e si riferisce all’abitudine, da parte di privati, singoli o famiglie, di raccogliere opere d’arte spesso per arricchire la propria collezione, un fenomeno del mecenatismo inteso come sostegno e patrocinio di attività artistiche e culturali che si conclude spesso entrando nel mercato dell’arte. L’opera di Chardin è di grande interesse per valorizzare sia un patrimonio privato che pubblico, c’è solo da attendere giugno per di conoscere quale sarà il suo fine.
Opera in copertina: Jean Siméon CHARDIN (Parigi, 1699-1779), Le melon begin, 1760, Tela ovale, 57×52 cm Stima: € 8.000.000 – 12.000.000 © Christie’s images limited