IL RITRATTO DEL GIOVANE MOZART OSPITE AL MUSEO DI CASTELVECCHIO

Dal 14 maggio, in una esposizione esclusiva tutta veronese, è visibile al pubblico il celebre dipinto ‘Ritratto del giovane W.A. Mozart all’età di 13 anni’, opera su tela attribuita al pittore veronese Giambettino Cignaroli, che fu realizzata nel 1770 in occasione dei soggiorni italiani e veronesi del compositore.

Recentemente acquisita da un collezionista privato straniero, alla casa d’aste Christie’s di Parigi, l’opera giunge nella città scaligera per rendere omaggio al genio di Mozart, nel 251°anniversario del suo viaggio italiano. La mostra veronese, che resterà visibile al Museo di Castelvecchio fino a settembre, è l’unica occasione per ammirare l’opera in Italia.

Una speciale iniziativa di cui il Comune di Verona – Assessorato alla Cultura – Direzione Musei Civici è promotore in collaborazione Fondazione Cariverona e Accademia Filarmonica di Verona. Grazie ad un’idea sviluppata con Fondazione Cariverona è stato infatti possibile ottenere in prestito, per alcuni mesi, il celebre dipinto unico al mondo.

Il ritratto del giovane musicista è stato collocato nell’iconica Galleria delle Sculture al Museo di Castelvecchio, di fronte alla statua di Santa Cecilia, patrona della Musica, nell’ambito della rassegna Ospiti fuori dal Comune.

In considerazione dell’eccezionalità del prestito, è stato inoltre realizzato il filmato ‘Il giovane Mozart torna a Verona’ per la regia di Daniele de Plano. Un video racconto che, sulle note del concerto del quartetto d’archi Venethos Ensemble, mostra i luoghi mozartiani veronesi e il celebre dipinto.

“Un’opportunità straordinaria – sottolinea l’assessore Briani – che dà la possibilità, unica in Italia, di ammirare un’opera di grande fascino storico e culturale. Recentemente acquistato da un collezionista privato, dopo l’esposizione veronese il dipinto sarà inviato al prestatore straniero, che potrà finalmente accoglierlo nella sua collezione. Ciò rende la mostra ancora più affascinante e particolare, una vera e propria rarità, offerta a veronesi e turisti fino a settembre. In via del tutto straordinaria, infatti, siamo riusciti a prorogare il prestito fino alla fine dell’estate, per dare così modo a quanti vorranno di ammirare il dipinto esposto nella Galleria delle Sculture al Museo di Castelvecchio. Non posso che esprimere tutta la mia soddisfazione per questo incredibile risultato, frutto dell’importante collaborazione messa in campo da Fondazione Cariverona e Accademia Filarmonica, che ringrazio sentitamente”.

“Sotto il profilo iconografico – spiega il direttore Rossi – il ritratto è ricco di messaggi impliciti che, in ogni dettaglio, conservano informazioni e notizie storiche legate alla permanenza di Mozart in città, quasi come una vera foto ricordo. Per esaltare l’eccezionale prestito è stato prodotto un video racconto ‘Il giovane Mozart torna a Verona’ che, sulle note del concerto del quartetto d’archi Venethos Ensemble, mette in risalto i luoghi mozartiani veronesi e il celebre dipinto. Un filmato che sarà reso disponibile al pubblico, in anteprima streaming, il prossimo 18 maggio in occasione della Giornata Internazionale dei Musei – ICOM”.

“Nella consapevolezza del proprio profondo e documentato legame storico con il ‘portentoso giovane’, l’Accademia Filarmonica di Verona – spiega il presidente dell’Accademia Filarmonica di Verona Luigi Tuppini – non poteva certo mancare a questo storico appuntamento, il ritorno della nostra città del celebre ritratto. Per questo, nell’usuale spirito di collaborazione con Comune di Verona, Museo di Castelvecchio e Fondazione Cariverona, siamo stati ben lieti di mettere a disposizione del progetto i nostri spazi e le collezioni della Biblioteca e dell’archivio storico, la sala Maffeiana (dove il 5 gennaio 1770 Mozart diede il suo primo concerto pubblico in Italia) e le nostre competenze storiche e musicologiche”.

Il Ritratto. La testimonianza più significativa e affascinante del primo soggiorno veronese di Mozart non è data dai diversi documenti e lettere conservati, certamente preziosi per ricostruire quasi giorno per giorno cosa fece e chi incontrò il salisburghese, ma dal celebre Ritratto veronese, probabilmente la documentazione più fedele dell’aspetto fisico del giovane Wolfgang in nostro possesso.

Giambettino Cignaroli: Ritratto del giovane W.A. Mozart all’età di 13 anni

Come ci informa Leopold Mozart, padre di Wolfang Amadeus in una breve annotazione presente nella lettera inviata alla moglie il 7 gennaio 1770, fu Pietro Lugiati, funzionario della Repubblica di Venezia, ad insistere per la realizzazione di quella che è forse una delle immagini più celebri della storia della musica, il quale «pregò i cavalieri di chiedermi che volessi permettere di far ritrarre Wolfgang. Ieri mattina ciò fu fatto e oggi dopo la messa egli dovette posare per la seconda volta e noi dovemmo anche pranzare lì».

Rimasto nella dimora di Pietro Lugiati fino alla morte di questi, nel 1788 il dipinto passò all’Accademia Filarmonica, dove sembra sia stato conservato fino al 1856, quando venne acquistato dal collezionista viennese Leopold von Sonnleithner. Nella capitale austriaca fece parte del patrimonio famigliare Sonnleithner-Kupelwieser fino ai primi decenni del secolo scorso, entrando in seguito nella collezione privata del celebre pianista Alfred Cortot. Proposto all’asta il 27 novembre 2019 presso la filiale parigina di Christie’s, il dipinto è stato acquisito da un collezionista privato asiatico.

Il video. Partendo dall’Accademia Filarmonica di Verona e arrivando al Museo di Castelvecchio, Michele Magnabosco bibliotecario conservatore dell’Accademia Filarmonica di Verona, Francesca Rossi direttore dei Musei Civici di Verona, Andrea Marcon direttore Artistico delle iniziative musicali di Fondazione Cariverona, Giorgio Fossaluzza professore di Storia dell’Arte Moderna all’Università degli Studi di Verona e Giacomo Catana violino di Venethos Ensamble, condurranno lo spettatore in un articolato racconto sulla storia di questo ritratto e la sua stretta e fedele connessione con la musica.

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