Per la rassegna biennale MU-VE Contemporaneo Palazzo Mocenigo propone Es-senze, la prima mostra in Italia che veda artisti creare utilizzando come materia il solo profumo. Odori e profumi provocano una tale varietà di sensazioni che spesso mancano i mezzi – parole, immagini, gesti – per descriverle. Testimoniano imprese passate, rievocano emozioni mai sopite, richiamano alla mente fatti, persone, cose ancora vive nella memoria più segreta di ciascuno di noi. Al contempo, possono fare il contrario, dando voce all’indicibile, descrivendo l’ineffabile, materializzando l’incorporeo. Per tale ragione alcuni artisti visivi si affidano a loro per esprimere ciò che talvolta appare altrimenti inenarrabile. Es-senze esplora tale tendenza, per evidenziare gli aspetti più indicativi del fenomeno e mettere in luce la molteplicità di aspetti che ne caratterizzano lo sviluppo.
Nelle sale al piano nobile di Palazzo Mocenigo le opere danno vita a un inedito viaggio olfattivo, un percorso multisensoriale attraverso il quale immergersi virtualmente nelle loro riflessioni, abitualmente esplicitate in altra forma: plastica, pittorica, grafica o installativa. Come se l’arte riuscisse idealmente a emanare un proprio profumo. I lavori in mostra avvolgono lo spettatore in un’estrema varietà di fragranze dai toni altrettanto eterogenei, tanti quante sono le sensazioni che riescono a evocare.
Senza alcuna ambizione alla esaustività, la mostra – APERTA FINO AL 27 NOVEMBRE 2022 – , curata da Pier Paolo Pancotto, vuole aprire un varco iniziale in un ambito di ricerca ancora poco indagato, almeno secondo i parametri adottati in questa circostanza. Infatti, se vari sono gli artisti che in epoche diverse e con linguaggi altrettanto differenti si sono cimentati nel dare corpo e visibilità al concetto di profumo assai meno sono coloro i quali hanno assunto il profumo come materia prima delle loro indagini trattandolo alla pari di altri sistemi espressivi come la pittura, la scultura, il disegno. L’esposizione, pertanto, mira a gettare un primo sguardo sull’operato di questi ultimi, presentandone alcuni a scopo esemplificativo, delineandosi come un progetto preliminare, dal carattere sperimentale, aperto a possibili, più ampi sviluppi.
Coinvolti nell’originale progetto curato da Pier Paolo Pancotto gli artisti Mircea Cantor, Mateusz Choròbski, Jason Dodge, Bruna Esposito, Eva Marisaldi, Florian Mermin, Giuseppe Penone, Paola Pivi, Namsal Siedleck, Achraf Touloub, Nico Vascellari e Luca Vitone. Artisti diversi per generazione, cultura e sintassi, associati però da un comune orientamento che li induce a esplorare, ciascuno a proprio modo, una dimensione creativa alternativa a quelle consuete: l’olfatto e le componenti sensoriali correlate.
ELENCO ARTISTI E OPERE:
Mircea Cantor (Oradea, Romania, 1977). Vive e lavora sulla Terra.
Born to be burnt (2006-2021)
Mateusz Choròbski (Radomsko, Polonia, 1987). Vive e lavora a Varsavia.
37 Old Road (2022)
Jason Dodge (Pennsylvania, 1969) Vivea Møn, Danimarca.
Untitled (2022)
Bruna Esposito (Roma, Italia, 1960). Vive e lavora a Roma.
Riverberi… (2022)
Eva Marisaldi (Bologna, Italia, 1966). Vive e lavora a Bologna.
Dialogo (1996)
Florian Mermin (Longjumeau, Francia, 1991). Vive e lavora a Parigi.
Effleurement (2021)
Giuseppe Penone (Garessio, Italia, 1947). Vive e lavora a Torino.
Spazio di luce (2008)
Paola Pivi (Milano, Italia, 1971). Vive e lavora ad Anchorage, Alaska.
Untitled (white sofa-bed) (2022)
Namsal Siedlecki (Greenfield, USA, 1986). Vive e lavora a Seggiano, Grosseto.
Nuovo positivo (testa) (2022)
Achraf Touloub (Casablanca, Marocco, 1986). Vive e lavora a Parigi.
Regulate (2016)
Nico Vascellari (Vittorio Veneto, Italia, 1976). Vive e lavora a Roma.
Spirit (2022)
Luca Vitone (Genova, Italia, 1964). Vive e lavora a Milano.
Imperium (2014)
Immagine di copertina: Jason Dodge | Courtesy the artist; Franco Noero, Torino
Commento di Cristina Rossello: “Una mostra che coinvolge lo spettatore e lo porta in una dimensione quasi metafisica di arte e fragranze. Ricordiamo che fu Teofrasto il primo studioso degli odori: nessuno prima di lui aveva trattato l’argomento in modo così sistematico. Cercò di spiegare la preparazione dei profumi e il loro impiego per mettere a punto una fragranza in modo “armonico”. Si interrogò sulla natura degli odori, come già Aristotele, ma in modo ancora più analitico, per comprenderne i numerosi misteri, che in molti casi resteranno tali fino al secolo scorso e fu ancheil primo a trattare il tema della composizione di un profumo e della sua creazione da un punto di vista artistico”.