Una speciale mostra curata che esplora il rapporto tra arte e letteratura che presenta capolavori provenienti da tre millenni di cultura letteraria e artistica in tutto il mondo, comprese le opere di William Shakespeare; Pablo Picasso; Marlene Dumas; James Joyce; John William Waterhouse; Lucian Freud e J.K. Rowling Headliner London Now, un festival di arte e cultura, aperta a tutti presso la sede londinese di Christie’s dal 6 giugno al 14 luglio.
Dalle raffigurazioni di scene dell’Eneide di Virgilio degli Antichi Maestri, alla collaborazione tra l’artista Peter Doig e il premio Nobel Derek Walcott, il legame tra le arti visive e letterarie ha dato vita a oggetti e testi straordinari. Artisti e romanzieri, artigiani e autori, pittori e poeti, da tempo si ispirano al lavoro dell’altro, creando una tradizione ricca e venerabile che continua ancora oggi.
Un punto culminante è Marlene Dumas, Magdalena (Venere), in prestito, risalente al 1995. L’opera d’arte di Dumas, nata in Sud Africa, è intrinsecamente letteraria; le sue poesie, scritte a complemento dei suoi dipinti, legano spesso fili letterari e artistici. Nel caso di Maddalena (Venere), l’artista ha scritto una poesia con allusioni a più livelli che fa riferimento a Vladimir Nabokov, Sandro Botticelli e Simone de Beauvoir.
Queste fonti contrastanti indicano la complessità della presentazione del corpo femminile nella storia dell’arte e della letteratura. Un unico manoscritto miniato delle Favole di Esopo in francese risalente al 1495 circa è un altro punto culminante eccezionale. Questo capolavoro letterario, che unisce testo e pittura in un unico bellissimo oggetto, è l’unica copia miniata conosciuta della popolare traduzione francese di Julien Macho, con opere aggiuntive di altri favolisti, riccamente illustrata con sessantasei miniature di un artista associato al Maestro del Chronique Scandaleuse. Tutte le favole tranne una sono illustrate con una miniatura raffigurante un episodio centrale, a volte anche due, del racconto. Le scene sono evocazioni animate e precise delle famose favole. Di particolare rilievo è anche Tristram and Isotta di John William Waterhouse. Spesso definito “l’ultimo preraffaellita”, Waterhouse dipinse questo quadro circa 70 anni dopo la formazione della Confraternita. Mostra il fascino duraturo del mito arturiano – in questo episodio della storia d’amore cavalleresca, la principessa irlandese Isotta offre al cavaliere della Cornovaglia Tristram un calice contenente veleno in modo che non siano costretti a separarsi – che è stato sostituito con una pozione d’amore. Dipinto al culmine della prima guerra mondiale, l’immagine porta sfumature di nazionalismo romantico.
Commento di Cristina Rossello: “Londra è stata per secoli un centro mondiale di arte e cultura: l’ambientazione e l’ispirazione per celebri opere letterarie, teatrali e artistiche, e la casa di artisti e scrittori di tutto il mondo. Questa mostra evidenzia come il collezionismo possa essere utile nel tempo come patrimonio inestimabile di cultura da tramandare alle nuove generazioni, aiutandole a comprendere il ruolo che la storia può assumere anche in un contesto innovativo e dettato soprattutto da modelli tecnologici avanzati, oggi, assolutamente indispensabili.”