CRISTINA ROSSELLO E IL DIRITTO DI FAMIGLIA: LE LINEE GUIDA IN 6 PUNTATE (3a)

 

Cristina Rossello
Avv. On.le Cristina Rossello

Chi possiede una impresa deve pianificare la sua vita familiare? Se sì, come?

Tema fondamentale è quello della preservazione e delle modalità di trasmissione delle imprese di famiglia. L’ordinamento mette a disposizione diversi strumenti per la gestione del passaggio generazionale, dalla donazione (con o senza riserva di usufrutto vitalizio), anche indiretta, al patto di famiglia, fino alle polizze sulla vita e alle numerose strategie attuabili in ambito societario, per consentire un passaggio graduale e soprattutto garantire la continuità dell’impresa, distinguendo la gestione dalla proprietà (holding di famiglia, azioni a voto plurimo nella Spa, particolari diritti sull’amministrazione o quote differenziate nella Srl, fusioni e scissioni).

In particolare:

1. PATTO DI FAMIGLIA
Contratto con cui l’imprenditore trasferisce l’azienda o le partecipazioni ad uno o più discendenti. Le norme dettate dal codice civile sulla successione e la donazione sono sempre state un ostacolo per l’imprenditore che volesse pianificare in anticipo il trasferimento dell’azienda ai soggetti più adatti a garantirne la continuità. La legge sul patto di famiglia si propone di risolvere questo problema, pur tutelando anche le ragioni degli altri familiari e le loro aspettative sulla successione. Con la legge 14 febbraio 2006, n. 55, in vigore dal 16 marzo 2006, sono stati introdotti nel codice civile gli articoli da 768-bis a 768- octies, che regolano il patto di famiglia, ed è stato modificato l’art. 458, in materia di patti successori.

In seguito la legge ha previsto anche un’esenzione fiscale per i trasferimenti nell’ambito del patto di famiglia (legge 27 dicembre 2006, n. 296).

2. TRUST (L. 364/89)
Schema negoziale con cui un disponente trasferisce la proprietà ad un Trustee per uno scopo o per l’utilità di alcuni beneficiari.

3. NEGOZIO FIDUCIARIO
È un negozio giuridico attraverso il quale un soggetto (fiduciante) trasferisce un diritto reale o personale ad un altro soggetto (fiduciario), che si obbliga ad esercitarlo secondo modalità e tempi stabiliti, per una finalità pratica diversa e ulteriore (rispetto a quella dello schema causale utilizzato), i cui stessi risultati che si otterrebbero con un altro negozio, si raggiungono in modo più spedito e veloce. Gli esiti di un negozio fiduciario dipendono dal fiduciario scelto che deve essere di comprovata esperienza e appartenere ad una organizzazione di elevata reputazione e professionalità.

4. FONDO PATRIMONIALE (artt. 167 c.c. e ss.)

Beni destinati a far fronte ai bisogni della famiglia.

5. FONDAZIONE DI FAMIGLIA

Patrimonio personificato destinato ad avvantaggiare una o più famiglie determinate.

6. PATTI PARASOCIALI (artt. 2341-bis e 2341-ter c.c., art. 122 TUF)

Contratti tra soci a valenza obbligatoria stipulati al fine di stabilizzare gli assetti proprietari o il governo della società.

7. CLAUSOLE STATUTARIE
Clausole da inserire nel contratto societario.

8. HOLDING DI FAMIGLIA (D.Lgs. 13 agosto 2010, n. 141) Società capogruppo avente come soci i membri della famiglia.

9. S.A.P.A. (artt. 2452 ss. c.c.)
Società di capitali dove i soci accomandatari rispondono solidalmente e illimitatamente per le obbligazioni sociali e i soci accomandanti sono obbligati nei limiti del capitale sottoscritto.

10. OPERAZIONI STRAORDINARIE
Fusione – Scissione – Conferimento – Cessione d’azienda

11. FONDO IMMOBILIARE
Fondi comuni di investimento di tipo chiuso il cui patrimonio è investito prevalentemente in immobili, diritti reali immobiliari e partecipazioni in società immobiliari.

12. PRIVATE EQUITY

Finanziamento attraverso l’apertura di capitale di nuovi soci.

13. QUOTAZIONI DI BORSA

Procedimento al termine del quale le azioni o altri strumenti finanziari della società sono collocati presso il pubblico degli investitori tramite un mercato finanziario.

14. L.B.O.
Operazioni di leva finanziaria.

15. DONAZIONI (artt. 769 ss. c.c.)
Contratto con cui il donante attribuisce la proprietà di beni al donatario.

16. PIANIFICAZIONE SUCCESSIONE TESTAMENTO (artt. 601 ss. c.c.)

Atto unilaterale di ultima volontà.

17. POLIZZE VITA

Contratti di assicurazione a scopo successorio. Possono essere polizze assicurative di diritto italiano o estere.
La decisione della Corte di Cassazione del 7 maggio 2018 impone un attento esame della Polizza Vita: la sua riqualificazione in contratto di investimento potrebbe far perdere gli effetti fiscali e civili in termini di imposta di successione, pignorabilità e sequestrabilità

In particolare, con la decisione n. 10333/2018, la Suprema Corte di Cassazione ha ribadito e attualizzato il seguente principio: al di là del nome che le viene dato, la polizza assicurativa sulla vita va identificata come quella in cui il rischio. Tutte queste operazioni hanno aspetti positivi e negativi. Ogni situazione ha proprie peculiarità e specificità che vannoaffrontate in anticipo per pianificarne gli impieghi.

Ogni problema va affrontato alla radice e sempre di più occorre affidarsi ad un Family Office.
Tenendo presente anche i rischi di normative che introducono imposte di successione al pari di altri Paesi europei.
Senza contare i temi di geopolitica e di introduzioni legislative col venire meno di regole consolidate da decenni.

18. FAMILY OFFICE “l’occhio del padrone”

  • Assiste una famiglia nell’organizzazione e cura del patrimonio familiare d’impresa (non solo consulenza finanziaria) con l’obiettivo di: definire una strategia familiare di lungo periodo fissando il «budget di rischio» finanziario massimo; preservare la ricchezza nel tempo; individuare le modalità più efficienti per la trasmissione agli eredi (pianificazione patrimoniale); affidare scelte strategiche alle imprese di famiglia.
  • Fornisce una valutazione organica dei rischi, finanziari e non, collegati alla struttura del patrimonio non solo finanziario.dell’assicurato – cioè l’evento relativo alla sua esistenza – è assunto dall’assicuratore, mentre si tratta di un contratto di investimento finanziario quando il rischio di performance viene completamento assunto dall’assicurato.
    Secondo la Suprema Corte, se viene a mancare la garanzia della conservazione del capitale alla scadenza, il prodotto oggetto dell’intermediazione deve essere considerato un vero e proprio investimento finanziario da parte degli assicurati e non una polizza assicurativa sulla vita.
  • Supporta la famiglia nelle decisioni di investimento/disinvestimento deselezionando i gestori, anche di fondi chiusi (private equity, immobiliare, ecc.).
  • Negozia «da istituzionale» le migliori condizioni nella filiera bancaria (banca depositaria, gestori, assicurazioni, ecc.).
  • Monitora l’operato degli intermediari e rendiconta la famiglia in maniera periodica e strutturata su performance, flussi e costi (impliciti ed espliciti) della filiera.
  • Pianifica i passaggi generazionali, anche secondo le attitudini.
  • Segue a 360 ̊ le problematiche dei gruppi affidati.
  • Segnala i problemi che possono derivare a livello legislativo,a seguito di adozioni di provvedimenti legati a cambi di governo.
  • Segnala tematiche di riflesso di scelte legislative.
  • Assiste le famiglie in tema di geopolitica e di sicurezza e di normative di tutela.
  • Fornisce consulenza aziendale per ottimizzare il profitto attraverso l’utilizzo di nuove tecnologie.

 

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