MUSEE DE LA MER DI BARRITZ: IL PIÙ GRANDE MUSEO ACQUARIO DELLA FRANCIA

Originariamente chiamato Museo del Mare, l’acquario di Biarritz (cittadina di mare sulla costa basca a sud-ovest della Francia) trova molto vicino al Rocher de la Vierge. Inaugurato nel 1935 in un edificio in stile Art Déco, il parco è stato progettato per rivelare a un vasto pubblico i fondali marini del Golfo di Biscaglia e l’importanza cruciale dell’oceano. Importanti lavori ultimati nel 2011 hanno permesso di raddoppiare l’area di visita ed estendere la scenografia ad altre aree marine come i Caraibi o il Pacifico. Oggi, una laguna caraibica e una mangrovia permettono ai visitatori di scoprire le barriere coralline senza lasciare Biarritz.

Una nuova piscina di 1500 m3 e più di 5000 specie marine ne fanno uno degli acquari più belli d’Europa 

La sua storia ebbe inizio tra il 1880 e il 1883 quando il marchese Alexandre Guillaume Léopold de Folin intraprese un’intensa attività scientifica e riuscì a convincere le autorità francesi a lanciare la prima campagna scientifica a bordo del “Travailleur” per esplorare le profondità del Golfo di Biscaglia. Il marchese de Folin dichiarò che occorreva creare una “sede del sapere” “che potesse diventare un centro sul quale potevano convergere persone da tutte le parti del mondo”. Questa idea gettò le basi per l’Acquario di Biarritz, che fu uno dei primi stabilimenti francesi in cui si parlò di oceanografia ad un pubblico sempre più entusiasta dell’affascinante mondo degli oceani.

Nonostante la volontà del visionario marchese, fu solo subito dopo la prima guerra mondiale che il consiglio comunale prese in considerazione la creazione di un istituto o museo oceanografico a Biarritz. André Giret, allora amministratore dell’Iscrizione Marittima di Bayonne, si offrì di installarlo nei magazzini della città vicino alla Roccia della Vergine, arroccato sulle scogliere dell’altopiano dell’Atalaye. Il consiglio comunale diede il suo benestare e il concorso di architettura fu vinto dagli architetti Hiriart, Lafaye e Lacoureyre ed è così che ebbero inizio i lavori. L’edificio fu aperto al pubblico il 10 agosto 1933 rispettando un risultato di architettura moderna con decorazioni particolarmente eleganti e un layout decisamente contemporaneo.

L’inaugurazione ufficiale avvenne due anni dopo l’apertura, il 7 luglio 1935

Dalla sua creazione, l’Acquario di Biarritz si è concentrato principalmente su tutto ciò che riguarda il Golfo di Biscaglia. Il suo obiettivo principale è mostrare l’oceano in tutte le sue forme: i fondali marini, il ruolo del mare nella formazione dei continenti, il ripopolamento delle acque oceaniche, l’esplorazione e lo sfruttamento di queste aree che coprono il 71% della superficie del pianeta. Nel 1952 alcuni edifici annessi all’acquario divennero sede del CERS (Centre d’Etudes et de Recherches Scientifiques), il Centro studi e ricerche scientifiche. Nel 1966 venne naugurata la Sala dei Cetacei dove è possibile vedere un modello in calco di un mesoplodonte o balena dal becco, un’orca o un’orca assassina e i loro scheletri, scheletri e modelli in calco di delfini e focene, una zanna di narvalo di oltre 2 m di lunghezza, due arpioni piegati e vetrine ricche di numerosi strumenti di navigazione risalenti al XVIII secolo, una lanterna a candela di un battello a vapore, una bussola proporzionale, sestanti e ottanti. All’nizio degli anni 70 viene inaugurata la cittadina di mare sulla costa basca a sud-ovest della Francia (successivamente modificata nel 1992). Questa sala Delord è uno dei pochi luoghi in cui attualmente si possono trovare elementi del nostro patrimonio marittimo in un ambiente che ricorda sobriamente l’interno di una nave. 

Oggi la scenografia è stata cambiata, la superficie è raddoppiata (da 3.500 m2 a 7.000 m2), sono stati aggiunti più acquari, c’è una delle piscine più grandi di Francia (1.500 m3), una laguna caraibica… molto altro ancora.

Ma tutto questo ha una madrina, Maud Fontenoy, una giovane donna che si batte con impegno per la salvaguardia di questo patrimonio mondiale. Portavoce degli oceani dell’UNESCO e del World Ocean Network, vicepresidente del National Coastal Conservatory, presidente della Fondazione Maud Fontenoy e autrice di numerosi libri, Maud Fontenoy si batte per sensibilizzare il grande pubblico sulla salvaguardia degli oceani. Segnata dai primi 15 anni di vita a bordo della goletta di famiglia, al suo ritorno in Francia fondò la Federazione francese delle barche tradizionali a vela e a remi, poi creò un’associazione per aiutare i giovani dei quartieri difficili a navigare. All’età di 25 anni, Maud riparte per il mare aperto dove iniziano per lei 4 anni di avventure marittime e umane: la traversata del Nord Atlantico remando da sola e senza assistenza nel 2003, poi il Pacifico nel 2005 e il giro del mondo nel 2007. Maud ha costruito ciascuna delle sue avventure su due pilastri: la trasmissione dei valori ai più giovani e la lotta per la tutela del pianeta. Centinaia di classi della Francia metropolitana e d’oltremare hanno potuto seguire le sue sfide e lavorare su un progetto educativo completo.

Commento di Cristina Rossello: La salvaguardia dell’ambiente marino è una priorità. La nostra stessa costituzione italiana definisce : Il concetto di ambiente è un bene protetto dalla nostra Costituzione e nello specifico dagli artt. 9 e 117. L’art. 9 recita: “La Repubblica promuove lo sviluppo della cultura e la ricerca scientifica e tecnica. Tutela il paesaggio e il patrimonio storico e artistico della Nazione”. Inoltre, è stato aggiunto: “Tutela l’ambiente, la biodiversità e gli ecosistemi, anche nell’interesse delle future generazioni. La legge dello Stato disciplina i modi e le forme di tutela degli animali“. L’art 117 elenca invece le materie in cui lo Stato ha legislazione esclusiva e tra esse figura la tutela dell’ambiente, dell’ecosistema e dei beni culturali. Al riguardo, trovo importante che questi luoghi, musei del mare e acquari, possano essere anche luoghi per iniziative legate al tema del “mare”. Mare e tutto ciò che gravita attorno, comprese le attività di sviluppo economico e sociale (link libro Imprese per Mare), con l’obiettivo di sviluppare una maggiore conoscenza e un giusto rispetto per l’ambiente marino.

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