LA STORIA DELLE FERROVIE AMERICANE

Il concetto di costruire una ferrovia negli Stati Uniti fu concepito per la prima volta dal colonnello John Stevens, nel 1812.

Descrisse le sue teorie in una raccolta di opere intitolate “Documenti tendenti a dimostrare i vantaggi superiori delle ferrovie e delle carrozze a vapore rispetto alla navigazione sui canali“. Le prime ferrovie costruite erano vagoni trainati da cavalli che correvano su binari, utilizzati per il trasporto di merci. La prima ad essere noleggiata e costruita fu la Granite Railway del Massachusetts, che correva per circa tre miglia (1826). Il primo vettore regolare di passeggeri e merci fu la ferrovia Baltimora e Ohio, completata il 28 febbraio 1827. Fu solo il giorno di Natale del 1830, quando la South Carolina Canal and Railroad Company completò il primo treno passeggeri meccanico, che la moderna ferrovia è nata l’industria. Questa industria avrebbe avuto un profondo effetto sulla nazione nei prossimi decenni, spesso determinando il modo in cui un individuo viveva la sua vita.

Nel 1835 erano state realizzate dozzine di reti ferroviarie locali. Ciascuno di questi binari non copriva più di qualche chilometro, ma il potenziale di questo mezzo di trasporto si stava finalmente realizzando. Con il passare degli anni, il numero di questi sistemi ferroviari cresceva in modo esponenziale. Nel 1850 erano state tracciate oltre 9.000 miglia di binari. Insieme alla proliferazione delle ferrovie si verificò una maggiore standardizzazione del settore. Fu sviluppata una locomotiva ideale che servì da modello per tutti i treni successivi. Diverse aziende iniziarono a collaborare tra loro, sia per massimizzare i profitti che per minimizzare le spese.

Questa interazione di varie società diede inizio alla tendenza alla conglomerazione che sarebbe continuata per tutto il resto del XIX secolo. Nel 1850, la New York Central Railroad Company fu costituita dalla fusione di una dozzina di piccole ferrovie tra il fiume Hudson e Buffalo. Le singole aziende avevano iniziato ad estendere i propri sistemi ferroviari al di fuori del dominio locale. Tra il 1851 e il 1857, il governo federale concesse sovvenzioni fondiarie all’Illinois per costruire la ferrovia centrale dell’Illinois. Con questa azione il governo ha creato un precedente e ha favorito la crescita di una delle più grandi aziende della nazione.

Con lo scoppio della Guerra Civile la produzione di nuove ferrovie diminuì drasticamente. Allo stesso tempo, però, l’utilizzo di questo mezzo di trasporto è aumentato notevolmente. Ad esempio, la battaglia di Bull Run fu vinta da un gruppo di rinforzi trasportati su un vagone ferroviario. Con la fine della guerra divenne estremamente evidente la necessità di un ampliamento ancora più diversificato delle ferrovie.

Subito dopo la guerra fu costruita la prima ferrovia transcontinentale. La compagnia Union Pacific Railroad iniziò a costruire da est, mentre la Central Pacific iniziò da ovest. Le due compagnie si incontrarono a Promontory Point, Utah, il 10 maggio 1869. Mentre guidavano il Golden Spike unendo le due piste, nacque una nuova era. Lentamente le piccole compagnie ferroviarie si estinguerebbero o verrebbero assorbite dalle grandi imprese.

Prima della fine del secolo furono costruite molte altre ferrovie transcontinentali, tutte da grandi aziende. Ogni decennio ha portato una maggiore standardizzazione. Inoltre, furono sviluppati i sindacati per proteggere i diritti dei lavoratori. Man mano che le aziende crescevano, iniziarono ad acquisire altri settori correlati. Ben presto furono formati grandi trust che controllavano molti aspetti sia dell’economia che della società. Man mano che sempre più aree venivano controllate dalla piovra dell’industria ferroviaria, divenne evidente che la regolamentazione era imperativa.

Commento di Cristina Rossello: La storia delle ferrovie americane è trattata nel libro IMPRESE PER STRADE FERRATE. Un volume da me curato che affronta sia la storia delle ferrovie mondiali attraverso una importante collezione di scripofilia  che lo sviluppo dell’economia mondiale odierna come effetto di scelte di sistemi che hanno avuto origine proprio nel secolo XIX.

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