COLLEZIONISMO: LETTERA DI BUONARROTTI A ANTONIO MINI, ALLIEVO PREDILETTO DI MICHELANGELO

Una lettera allegra e affettuosa a Michelangelo Buonarroti dal suo allievo Antonio Mini da Lione: riferisce con sicurezza dei suoi sforzi per ottenere il patronato di Francesco I, chiede un cartone di Leda e il cigno colorato dal Pontormo, si vanta di un nuovo farsetto di velluto e menzionando il lavoro di Michelangelo sulla tomba di Papa Giulio II.

Mini cita una lettera inviata a Michelangelo da [?Giovanni della] Spina, prima di aggiornare il suo padrone sui suoi progressi all’estero: «Quella lepre quella lepre la voglio prendere io, ma tu sai che ci sono tanti cani che vorrebbero prenderla da soli e vorrebbero distinguersi come bravi ragazzi nel proprio campo e mostrare al Re la grande devozione che hanno portato a lui – il Re – attraverso gli sforzi degli altri. Ma tu sai che hanno sbagliato, perché io sto saldo, come un forte muro, e ho qui un tale sostegno che potrei strapparlo [cioè la lepre] dalle stelle. Ho solo bisogno di dire la minima parola’. Mini chiede il permesso di far consegnare a Lione per mezzo di ‘Girolamo’ Gondi il cartone [della Leda], disegnato da Michelangelo e colorato dal Pontormo: ‘mio caro Michelangelo, per favore consenti se qualcuno tenta di intralciarmi, per aiutarmi me, come hai sempre fatto, senza arrecare alcun disagio. Perché sai che se mi dici di volare basso, se non voglio rompermi il collo, ti rispondo che voglio fare come mi dici. Voi sapete che voglio andare dal Re, avendo buone ragioni per farlo, poiché abbiamo già reso conto di noi stessi e del lavoro che abbiamo fatto e stiamo facendo”; sta facendo buoni progressi in un quadro più ampio e intende restare più a lungo a Lione per restare vicino alla corte, riferendo con gioia sulla salute delle sue finanze e di quelle della sua compagna: ‘Pensa che mi sono fatto fare un farsetto di velluto [ …] e quanto al mio compagno, poiché ha dipinto un ritratto di Francesco, [Francesco I] gli ha regalato un vestito tutto nuovo e non vuole che sappia quanto costa’. Mini continua in tono esuberante – ‘Devo dirti che gli uomini fanno molta strada vivendo lontano da casa’ – offrendo di sponsorizzare il nipote di Michelangelo se venisse a raggiungerlo, sottolineando che lì troverebbe molti altri fiorentini, e facendo riferimento a Papa [Julius II] mandando a chiamare Michelangelo [in merito alla commissione della sua tomba]: ‘Piaccia a Dio che per il resto tu possa riposarti un po’ con animo tranquillo […] poiché so da quanto tempo sei stato turbato’ [ traduzione].

Antonio Mini entrò al servizio di Michelangelo da adolescente nel 1523 e presto divenne un allievo prediletto e talvolta un procuratore in questioni d’affari, nonostante i primi rimproveri del suo maestro sulla sua etica del lavoro (uno studio del 1524 circa al British Museum [1859,0514.818 ] reca un biglietto di Michelangelo al suo allievo dicendogli di ‘disegnare Antonio, disegna e non perdere tempo’).

Il suo trasferimento a Lione, alla corte del re francese Francesco I, fu motivato dalla necessità di fornire dote alle sorelle, a tal fine trascorse gran parte del suo tempo eseguendo copie della Leda e il cigno di Michelangelo, l’opera (ora perduta) ) dipinto lasciatogli in eredità dal suo maestro, che aveva portato in Francia. Il loro affettuoso rapporto durò negli anni: Mini ordina a Michelangelo alla fine della presente lettera di ‘ricordarsi che se fosse possibile tu hai più di un figlio’, firmandosi ‘Il tuo aff.mo Antonio Mini a Lione, che per te vive, bene e felice’. Nonostante l’ottimismo sulla sua situazione a Lione, Mini morirà l’anno successivo, senza raggiungere i trent’anni ed evidentemente senza ottenere il patrocinio del re.

[Michelangelo Buonarroti (1475-1564)] – Antonio Mini (c.1507-1533) Lettera autografa firmata (“Antonio Mini”) a Michelangelo Buonarroti (“Michelanniolo Buonaroti”), Lione, 27 febbraio 1531/2 Nell’italiano volgare. 2 pagine e ¼, mm 281 x 204, bifoglio, pannello con indirizzo autografo integrale (“Insigni viro domino Michelangniolo Buonaroti in Firenze, o vero dove si trova a cierto [o scopri dov’è]”, il foglio dell’indirizzo conserva sigillo e laccio di carta, spedizione fessure . In asta onlinenThe Alphabet of Genius: Important Autograph Letters and Manuscripts Christie’s Londra fino al 15 dicembre 2023

Centro Studi e Ricerche R.F.O. Milano, Roma, Bruxelles, Londra di Cristina Rossello

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.