Oggi le nostre storie tornano in Sicilia ed esattamente a Taormina, città della Sicilia orientale, su una collina che si innalza quasi perpendicolarmente dal mare ai piedi del Monte Tauro, tra Messina e Catania
L’antica Tauromenium (l’attuale taormina), prese il nome dal Monte Tauro. Il sito era originariamente occupato dai Siculi, un’antica tribù siciliana, che vi furono reinsediati da Dionigi I di Siracusa c. 392 a.C. Dopo aver accolto un’ulteriore colonia di profughi da Naxos, appena a sud, fiorì sotto il mite governo di Andromaco, padre dello storico Timeo. Passando ai Romani come città alleata c. Nel 210 a.C. fu trasformata in colonia dall’imperatore Augusto, ma decadde sotto il dominio romano e successivamente bizantino.
Distrutta nel 902 d.C. dagli arabi, fu ricostruita dai cristiani della Val Demone, una valle nel nord della Sicilia, prima di essere presa nuovamente nel 962 dagli arabi sotto al-Muʿizz, che ribattezzò la città Muʿizziyyah
Nel 1078 fu conquistata dai Normanni sotto i quali conobbe una certa prosperità. Il famoso teatro greco, ricostruito in epoca romana, sorge sullo sperone del Monte Tauro, offrendo una splendida vista dell’Etna a sud-ovest e delle montagne della Calabria al di là del mare a nord. Sono inoltre presenti i resti del teatro romano Odeon, rinvenuti durante gli scavi del 1892, e della cosiddetta Naumachia (un serbatoio). Al periodo medievale risalgono la cattedrale ed i palazzi Corvaja, Santostefano e Ciampoli.
La leggenda greca sul vulcano Etna
I Greci crearono leggende sul vulcano, dicendo che era l’officina di Efesto e dei Ciclopi o che sotto di esso giaceva il gigante Tifone, che faceva tremare la Terra quando si girava. L’antico poeta Esiodo parlò delle eruzioni dell’Etna, mentre i greci Pindaro ed Eschilo si riferirono ad una famosa eruzione del 475 a.C. Un’altra delle eruzioni antiche più note dell’Etna fu quella del 396 a.C., che impedì all’esercito cartaginese di raggiungere Catania. Dal 1500 a.C. al 1669 d.C. sono documentate 71 eruzioni, di cui 14 avvenute prima dell’era volgare. Un’eruzione nel 1381 inviò una colata di lava fino al Mar Ionio, a circa 16 km di distanza. L’eruzione storica più violenta, tuttavia, avvenne nel 1669 (11 marzo-15 luglio), quando furono espulsi circa 990 milioni di metri cubi (830 milioni di metri cubi) di lava. L’eruzione avvenne lungo una fessura che si aprì sopra l’abitato di Nicolosi, allargandosi in una voragine dalla quale fuoriuscì lava e furono scagliati frammenti solidi, sabbia e ceneri. Questi ultimi formavano un doppio cono alto più di 46 metri, denominato Monti Rossi. La colata lavica distrusse una dozzina di villaggi del basso versante e sommerse la parte occidentale della città di Catania. Gli sforzi per deviare il flusso di lava lontano da Catania furono compiuti dagli operai che scavarono una trincea sopra il villaggio. Storicamente, questo sembra essere stato il primo tentativo di deviare un flusso di lava.
Qui un nostro precedente articolo:(link) PARCO ARCHEOLOGICO GIARDINI DI NAXOS TRA STORIA, MISTERO E CULTURA dove fino al 29 settembre si terrà Naxoslegge la 14a Edizione del Festival delle narrazioni, della lettura e del libro.
Commento di Cristina Rossello: Il fascino di Taormina è impagabile, un luogo ricco di storia e di tradizioni che ti permettono di respirare la vera essenza siciliana dove la cultura tutt’oggi si rende protagonista di eventi e concerti. Ma ciò che la rende ancora più affascinante è il suo panorama dominato dal vulcano Etna (Patrimonio Unesco dal 2013) che domina e illumina anche nella notte. Taormina, come tutta la Sicilia, grazie alla sua bellezza, un clima mite, e le specialità gastronomiche più sopraffine del Mediterraneo, fanno di questa meraviglioso luogo una meta turistica desiderabile durante tutto l’anno.