DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA, UN RARO DOCUMENTO ANTICO

DECLARATION OF INDEPENDENCE
DICHIARAZIONE DI INDIPENDENZA - Al Congresso, 4 luglio 1776. Dichiarazione dei Rappresentanti degli Stati Uniti d'America all’ Assemblea del Congresso Generale.

In asta online Christie’s una rara stampa contemporanea sul fianco della Dichiarazione di indipendenza: la copia Goodspeed-Sang-Streeter. La Dichiarazione, scrisse in seguito Thomas Jefferson, era intesa “come espressione della mentalità americana”, “riflettendo” “il tono e lo spirito appropriati richiesti dall’occasione” (lettera a Henry Lee, 8 maggio 1825). Il Congresso Continentale, dopo aver autorizzato la stesura della Dichiarazione e approvato il testo presentato da Thomas Jefferson e dal suo comitato, si è adoperato per assicurare la rapida diffusione del documento storico. Quando il testo approvato fu adottato il 4 luglio 1776, il Congresso ordinò che le copie “fossero inviate alle diverse Assemblee, Convenzioni e Comitati o Consigli di Sicurezza e che venissero proclamate in ciascuno degli Stati Uniti”. Stima USD 700,000 – USD 900,000.

DECLARATION OF INDEPENDENCE

Lo stampatore di Filadelfia John Dunlap, lavorando la notte del 4 luglio, fissò a caratteri un lato audace della Dichiarazione e, a partire dal 5 e 6 luglio, John Hancock, presidente del Congresso, inviò copie alle assemblee statali e ai generali George Washington e Artemas Ward. La rapida diffusione del testo storico della Dichiarazione può essere chiaramente rintracciata nei giornali e nelle edizioni a lato dalla sua città natale a Filadelfia attraverso i tredici stati autoproclamati, con la stessa rapidità con cui i cavalieri espressi e la posta potrebbero portarla. I Filadelfi videro questo documento critico pubblicato per la prima volta il 6 luglio sul Pennsylvania Evening Post. Quelli di Baltimora hanno potuto leggere il documento critico già il 9 luglio nel Maryland Gazette di Dunlap; I newyorkesi hanno potuto leggerlo tra il 10 e il 15 luglio su tre dei giornali di quella città e tre edizioni a lato. Il Maryland Journal di Mary Goddard lo stampò a Baltimora il 10 luglio. Il Maryland Gazette, ad Annapolis, lo ha pubblicato l’11. Le tre settimane successive videro la stampa di giornali o cartelloni a New London, Connecticut; Providence, Rhode Island; Hartford, Norwich, Exeter, Salem, Worcester, New Haven, Portsmouth e Williamsburg.

Delle quattordici edizioni contemporanee a lato della Dichiarazione, inclusa la presente copia, cinque non recano impronte. Frederick Goff lo attribuì in modo convincente a Robert Luist Fowle, stampatore della New Hampshire Gazette o Exeter Morning Chronicle. La maggior parte degli esempi esistenti sono stati trovati nel New Hampshire meridionale e il testo corrisponde strettamente al testo della Dichiarazione come stampato nella Gazzetta di Fowle (16 luglio 1776). Vedi Goff, “A Contemporary Broadside Printing of the Declaration of Independence,” Quarterly Journal of Current Acquisitions (Washington: Library of Congress, novembre 1947), vol. 5, n. 1, pagg. 12-16. Walsh 15, Bristol B4408; il secondo stato di questa stampa con le ultime tre righe reimpostate, inclusa la correzione a “Hancock”, che nel primo stato era stampato male come “Hacock”. Siamo a conoscenza dell’esistenza di un totale di dieci copie esistenti di questa bordata, solo due delle quali sono note nel primo stato. Siamo grati a Seth Kaller per aver condiviso la sua vasta ricerca su questa edizione. Provenienza: Goodspeed, 1964 – Thomas W. Streeter (sua vendita, Sotheby Parke Bernet, 19 aprile 1967), lotto 784 – Phillip Sang (sua vendita, Sotheby’s, New York, 26 aprile 1978, lotto 83, erroneamente catalogato come Walsh 14) – discendenti dell’acquirente.

Una nota sul testo: come Solomon Southwick a Newport, E. Russell a Salem e John Gill a Boston, la stampa di Fowle alterò l’aggettivale di Dunlap “divino” nel sostantivo “Divino”. E come John Gill, Fowle ha disposto il testo su due colonne, un formato comune alla stampa dei testi biblici. Sebbene la motivazione di queste scelte rimanga una questione di congetture e la fonte testuale di questa copia sia incerta, le scelte di Fowle anticipano curiosamente la versione stampata da Mary Goddard che è stata autenticata formalmente dal Congresso “En banc” il 18 gennaio 1777. Ulteriori ricerche possono chiarire l’evoluzione di questo testo fondamentale e la sequenza delle stampe.

Folio laterale (495 x 392 mm) con bordi intonsi, in formato a due colonne, privo di impronta (perdita al margine sinistro appena sotto la piega orizzontale riempita, così come la perdita nell’angolo in alto a sinistra. Alcune perdite lungo le pieghe che interessano alcune parole di testo, alcuni segni di sporco e graffi, soprattutto nel quadrante in alto a destra. Notazioni manoscritte sul verso. Decalcomania di proprietà di Thomas Streeter apposta nell’angolo in basso a destra sul verso).

 

Rossello Family Office di Cristina Rossello

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