DA SCHUMACHER A MUHAMMAD ALI: LA TENDENZA DEI CIMELI SPORTIVI ALL’ ASTA

Le motivazioni che spingono le case d’asta più importanti al mondo a proporre sulla piazza i cimeli di grandi sportivi sono sotto gli occhi di tutti

L’attrattività del nome di un grande sportivo crea risonanza e genera un rientro in termini di visibilità non indifferente, specialmente considerata la vastità dei pezzi che si celano dietro la carriera di un professionista di alto livello. È il caso recente della F300 del 1998 guidata con un risultato vincente proprio dall’otto volte campione del mondo di Formula 1 Michael Schumacher. Per la prima volta in assoluto, una monoposto viene messa all’asta e l’auto in questione, non solo rappresenta il simbolo di una generazione, ma ha accompagnato il tedesco nelle sue battaglie conquistando 9 vittorie e undici pole position quando correva l’anno 2001.

La monoposto della scuderia con il Cavallino rampante farà parte della vendita di Sotheby’s e l’esemplare sarà battuto all’asta a New York il prossimo 16 novembre. Come le più grandi rock band che si rispettino, la vettura andrà in tour ad Hong Kong a fine settembre mentre per i 70 anni della Ferrari che si celebreranno ad ottobre, la monoposto sarà ospite del Rockefeller Center di New York. Il telaio numero 187 è considerato di fatto speciale in quanto imbattuto. Si dice che sia stato completato a Maranello all’inizio del 1998 ed è il settimo di nove esemplari di F300 costruiti per il Mondiale di quell’anno. Speciale anche perché su quel telaio Michael Schumacher vinse tutti i Gran Premi disputati.

Formula 1 e pugilato sono accumunate dalla velocità, secondo standard diversi.

Velocità di cui la leggenda del pugilato Muhammad Alì ne faceva una delle sue caratteristiche vincenti. L’ultimo cimelio di Cassius Clay finito nelle mani di un singolo ha dell’incredibile. La coraggiosa sfida economica appartiene a Jim Irsay, proprietario degli Indianapolis Colts, che si è aggiudicato per 6 milioni di dollari la cintura vinta da Muhammad Ali nel famosissimo combattimento valido per il mondiale Wbc contro George Foreman a Kinshasa nel 1974, incontro poi
passato alla storia come “The Rumble in the Jungle”. L’asta si è chiusa alle 4 del mattino di domenica e, secondo la Heritage Auctions, si parla solo di una delle due cinture di Alì in circolazione dato che a quanto pare l’altra si trova nel museo di un collezionista privato e come tale sembra rimanere in futuro. L’acquisto di Irsay è solo uno degli ultimi oggetti che il proprietario dei Colts ha aggiunto alla sua collezione e rappresenta la tendenza del momento: una volta negli Stati Uniti suscitava maggiore interesse il baseball, ma il mercato dei cimeli e ricordi di grandi personaggi sta riscontrando sempre più attenzione, sostituendo spesso le opere d’arte con l’oggettistica sportiva.

Articolo a cura di Rossello Family Office di Cristina Rossello

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