LE DONNE NELL’ARTE RAGGIUNGONO IL 40% DELLE VENDITE

Questa stagione a Hong Kong, le artiste donne sono destinate a conquistare il mercato, con la più grande offerta mai vista di opere di donne in un’asta serale di arte contemporanea organizzata da Sotheby’s in Asia. Pezzi di spicco di nomi femminili affermati (risalenti agli anni ’50) e relativi nuovi arrivati ​​nel mercato asiatico delle aste – ma che sono comunque uguali nella domanda – rappresenteranno quasi il 40% della vendita. Saranno offerti insieme ai lavori delle loro controparti maschili orientali e occidentali, che saranno tutti svelati in una mostra in anteprima presso l’Hong Kong Convention and Exhibition Center dal 2 al 7 ottobre, prima della vendita serale in streaming del 7 ottobre. Di recente le artiste hanno fatto sentire la loro presenza sempre più forte alle aste, in Asia e oltre. Durante la più recente vendita di “The Now” a New York, ad esempio, le donne per la prima volta nella storia hanno superato in numero le loro controparti maschili in un’asta serale di Sotheby’s. Allo stesso modo, Spider IV di Louise Bourgeois è diventata la scultura più preziosa mai venduta in Asia durante la serie di vendite della scorsa stagione a Hong Kong (HK $ 129,2 milioni / US $ 16,5 milioni), mentre sono stati fissati nuovi parametri di riferimento per Louise Bonnet, Anna Weyant e Tania Marmolejo, solo per citarne alcuni.

La distinzione era evidente anche alla Biennale di Venezia di quest’anno, dove le donne rappresentavano oltre il 90% delle mostre. La prossima fiera d’arte Frieze London dedicherà la sua sezione Spotlight alle artiste, mentre a Hong Kong, nello spazio espositivo di Art Intelligence Global, aprirà una mostra di opere di artiste espressioniste astratte. Tra i momenti salienti della prossima vendita serale di Contemporary c’è l’iconica scultura Pumpkin di Yayoi Kusama, una vivace opera giovanile di Lynne Drexler al suo debutto all’asta asiatica e un dipinto a strisce del 1983 di Bridget Riley dalla sua famosa serie “Egyptian Palette” (e probabilmente l’opera più importante dell’artista mai offerta nel continente) – le ultime due delle quali, fino ad ora, hanno risieduto in importanti collezioni asiatiche. Prendono il loro posto accanto alla prossima generazione di artiste, tra cui Dana Schutz, Toyin Ojih Odutola, Louise Bonnet, Emily Mae Smith, Ella Kruglyanskaya, Shara Hughes (che ha recentemente tenuto una retrospettiva allo Yuz Museum di Shanghai) e Lauren Quin, che farà il suo debutto all’asta in Asia in questa stagione.

Commento di Cristina Rossello: “Un dato importante e destinato sicuramente a salire. L’arte delle “donne” dopo tanto tempo trova finalmente lo spazio che merita anche sul mercato del collezionismo, sempre più attento e interessato. Non di meno sono le mostre pubbliche che dedicano antologiche a pittrici e scultrici donne. Un merito va anche alle giovani generazioni che hanno compreso l’importanza e senza distinzione di genere.”

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