GLI AMERICANI E LA SFIDA DEI FAMILY OFFICE SECONDO FORBES

Le persone più benestanti negli Stati Uniti sono più povere di un anno fa e gli effetti si vedono per la prima volta dalla Grande Recessione.

Secondo Forbes i ricchi non sempre diventano più ricchi. Analizzando la copiosa lista di milionari si nota che i 400 americani più benestanti hanno guadagnato 4 trilioni di dollari, 500 bilioni di dollari in meno dello scorso anno. Il guadagno netto minimo che fa scendere la lista dei 400 per la prima volta dalla Grande Recessione corrisponde ad con un calo di 200 milioni a 2,7 bilioni tra le svendite di mercato.

Nessuno è stato infatti colpito duramente come i milionari del mondo tech, che hanno perso un importo complessivo di 315 bilioni di dollari. Comunque, è stato un anno prolifico per i magnati del gas e del petrolio, dello sport e soprattutto per il primo classificato Elon Musk. Sorprende che 42 individui, di un’età compresa tra 29 e 90 anni, sono entrati di diritto nei ranghi di questa lista milionaria e le loro
fortune economiche sono state calcolate utilizzando gli stock price da settembre 2022. Il collegamento tra i magnati dell’economia e il family office avviene naturalmente tanto che la crescita nel numero dei family office sembra essere potenziata in parte da trasferimenti generazionali di aziende ma anche dal desiderio condiviso di ricche famiglie di essere parte integrante nel rientro di investimenti di alto
profilo, nei canali da cui è confluito il denaro proveniente dalla loro attuale ricchezza. Nonostante i family office abbiano generalmente operato dietro porte chiuse, hanno acquisito un significativo alto profilo negli ultimi dieci anni. In termini di volumi, la maggior parte dei family office hanno una struttura piuttosto ridotta e la metà di loro conta meno di 5 dipendenti, mentre il 25% conta da 5 a 10 figure nell’organigramma. Parlando di assets di investimento, la maggioranza dei family office in questione possiede più di 100 milioni di dollari in assets, mentre il 60% conta più di 500 milioni di dollari. I top tre investimenti di questo settore in continua crescita sono immobiliare, fondi private equity and investimenti diretti in private equity.

Ma quali sono le sfide più grandi?

Certamente il volume maggiore ruota intorno alla filantropia, in una sintesi tra dinamiche familiari, educazione e professionalità, secondo scelte di investimento ben precise:
Filantropia: identificare qualità non profits che incontrano una missione e sono ben gestite dai players; una decisione su quanto donare bilanciando fondi destinati a beneficenza tra le generazioni.
Dinamiche familiari: sfide comuni all’interno di dinamiche familiari come il passaggio generazionale, assicurando un impegno multigenerazionale a lungo termine.
Successione: con riferimento alla successione, gli intervistati hanno indicato che le sfide maggiori interessano il passaggio da uno o più proprietari nella composizione di un’azienda.
Educazione e professionalità: decisioni formali tra generazioni impostando il family office con un futuro duraturo, anche affrontando le sfide senza una sufficiente educazione finanziaria da parte dei proprietari.
Investimenti: infine, le sfide sono previste in crescendo utilizzando i family office come un veicolo d’investimento e la pubblicità associata che si può rivelare negativa può portare ad una regolamentazione delle regole future, sviluppando una visione chiara di investimento.

In sostanza, dando la giusta importanza ai family office nell’economia globale, è importante capire le sfide relative alla gestione del benessere, preservandolo per le generazioni future alla ricerca di una continua sostenibilità.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.