Dal 7 aprile al 9 luglio 2023, la Biblioteca Reale di Torino offre un’occasione unica per conoscere ed esplorare da vicino l’opera di Leonardo da Vinci, grande protagonista del Rinascimento italiano, attraverso i suoi disegni, il suo taccuino dedicato al volo degli uccelli e altre rarissime testimonianze legate al suo tempo.
Allestito nei due caveaux sotterranei della Biblioteca Reale, il percorso espositivo si apre con gli avvenimenti che hanno scandito la vicenda umana e artistica di Leonardo, dal 1452, anno della sua nascita a Vinci, fino al 1519, data della morte in Francia. Un’epoca di grandi uomini, da Michelangelo a Cristoforo Colombo, e di grandi imprese che hanno cambiato il corso della civiltà europea, dalla caduta di Costantinopoli, all’invenzione del libro a stampa, alla Cappella Sistina. Sessantasette anni di luoghi, fatti e persone ricostruiti in mostra attraverso opere rare e preziose della Biblioteca Reale: manoscritti, come il Trattato di architettura civile e militare di Francesco di Giorgio Martini (1486) e le Storie di San Gioachino, miniate da Cristoforo De Predis per Galeazzo Maria Sforza (1476); incunaboli unici, come il foglio della Bibbia di Gutenberg, il primo libro a caratteri mobili, e il trattato De re militari di Roberto Valturio (1483); antiche carte geografiche, come la Carta dell’Italia e la Geocarta nautica universale di Giovanni Vespucci; disegni, come lo Studio per la Sibilla Cumana di Michelangelo.
Il percorso prosegue nel caveau Leonardo da Vinci con il nucleo dei tredici disegni di Leonardo acquistati dal re Carlo Alberto nel 1839. Databili tra il 1480 e il 1515, i fogli documentano l’attività e gli interessi di Leonardo dalla giovinezza alla piena maturità. Alcuni rimandano a celebri capolavori del maestro, come i nudi per la Battaglia d’Anghiari, i cavalli per i monumenti Sforza e Trivulzio, lo studio per l’angelo della Vergine delle Rocce, noto come Volto di fanciulla; altri, come le Proporzioni del volto e dell’occhio, testimoniano le sue ricerche sull’anatomia e sui “moti dell’animo”, di cui Leonardo è stato maestro indiscusso. Fino all’unicum, l’Autoritratto, una delle icone più celebri della storia dell’arte italiana. Infine, il Codice sul volo degli uccelli donato da Teodoro Sabachnikoff al re Umberto I nel 1893. Un taccuino redatto tra il 1505 e il 1506, che raccoglie in maniera organica le riflessioni di Leonardo per la realizzazione della macchina volante, oltre a pensieri in materia di meccanica, di idraulica, di architettura, di disegno di figura, intersecando questioni cruciali dei suoi studi.
Dal 7 al 16 aprile, l’esperienza di visita, che si rinnova ogni anno in occasione delle feste pasquali, permette di ammirare le opere del genio di Vinci conservate a Torino. Dal martedì alla domenica, dalle 9 alle 19, guide di CoopCulture accompagnano il pubblico alla scoperta della Biblioteca Reale e del suo grande patrimonio vinciano.
Dal 18 aprile al 9 luglio, l’esposizione prosegue con le copie al vero dei disegni di Leonardo, realizzate con sofisticate tecniche di riproduzione in facsimile. I disegni sono manufatti estremamente fragili: le copie ad altissima definizione sono uno strumento che la tecnologia oggi ci offre per rispondere alle opposte necessità di garantire al pubblico la possibilità di conoscere le opere di Leonardo e, al tempo stesso, di preservarle per assicurarne il godimento alle generazioni future.
Commento di Cristina Rossello: Su Leonardo da Vinci si è detto e scritto di tutto. Recentemente, con le celebrazioni dedicategli sono stati fatti anche importanti focus sulla sua storia e vita personale, come ad esempio, che fosse mancino e sulla sua tecnica di scrittura al contrario. Tutti elementi che hanno contribuito ad alimentare su di lui misteri e curiosità. Oggi, grazie alle sue opere lo possiamo meglio definire come un genio incompreso, poliedrico e dalla multiforme personalità.