LA BIBLIOTECA SAINTE-GENEVIEVE: IL RAPPORTO TRA UOMO E NATURA RACCONTATO IN CINQUE TEMI

Bibliothèque Sainte-Geneviève

Il programma culturale e scientifico per il 2023 molto rappresentato nelle collezioni della biblioteca Sainte-Geneviève (Biblioteca Pubblica ed Universitaria in Place du Pantheon) di Parigi mette in risalto il tema della natura e il suo rapporto con l’uomo e viceversa offrendo una lettura attraverso cinque grandi temi.

Quasi 3.000 documenti stampati e scritti a mano, dal Medioevo ai giorni nostri, riflettono le nostre molteplici relazioni con la natura. La nozione di natura è oggetto di un minor numero di esplorazioni e definizioni nelle scienze e nelle discipline umanistiche rispetto ad altri concetti correlati, come l’ambiente o l’ecologia. La natura si attacca al concreto attraverso i cicli naturali e le attività umane, ma è presente anche in considerazioni più astratte, attraverso la considerazione della sofferenza della natura e dei suoi diritti. La selezione tematica dei documenti digitalizzati delle collezioni della biblioteca offre l’occasione per individuare le molteplici sfaccettature del rapporto tra uomo e natura, attorno a cinque grandi temi. Al corpus digitale si aggiunge “Le côte des silves”, la versione digitale della mostra presentata dal 16 settembre al 20 dicembre 2023.

I temi sono:

erdinand Jean DENIS, Le monde enchanté : cosmographie et histoire naturelle fantastiques du Moyen Âge, 1843

La natura, ambiente quotidiano e familiare dell’Uomo. Di fronte alla paura o alle domande, si sforzò di scoprire i messaggi divini e poi le spiegazioni scientifiche di questi fenomeni inspiegabili. Di fronte a una natura che è fonte di fantasie, l’uomo sente il bisogno di stabilire relazioni tra sé e ciò che lo circonda.

Eugène VIOLLET-LE-DUC, Voyage aux Pyrénées : 1833 :
lettres à son père et journal de route, 1833.

La terra dei pittori: perché imitare la natura? Fiori, nature morte e paesaggi a volte adornano le nostre carte da parati, ma la rappresentazione della natura è solo decorativa? In altre parole: un paesaggio, a cosa serve.

Paul HUGUENIN, Raïatea la Sacrée, 1902.

Dalla natura delle cose all’apprensione dei viventi.  Molti studiosi e pensatori dell’Ottocento si sono posti il ​​compito di comprendere la natura delle cose e le leggi di natura, di descrivere, osservare e circoscrivere ciò che è natura e ciò che non lo è.

Portraits d’animaux et de fleurs, XVIIIe siècle.

L’uomo e la natura. L’umanità sopravvive adattandosi al suo ambiente; prospera adattando l’ambiente alle sue esigenze. La sua influenza è tale che sarebbe entrata in una nuova era geologica.

Hippolyte-Adolphe TAINE,
Voyage aux Pyrénées,
Chapitre IV : La vallée de Luz, 1860

I paesaggi dello scienziato: una storia di sguardi. Uscire dallo schermo e contemplare un paesaggio è un atto e un piacere frutto di tre secoli di letteratura, arte e scienza.

Commento di Cristina Rossello: La Biblioteca Sainte-Geneviève offre una notevole biblioteca digitale, con più di 6.500 documenti di tutti i tipi: diverse centinaia di manoscritti rari, più di 4.000 stampati e numerosi pezzi iconografici (mappe, ritratti incisi, ecc.). Queste raccolte che si arricchiscono ogni anno di diverse centinaia di documenti, poi digitalizzati, sono un esempio di come la cultura può essere una perfetta sinergia tra la conservazione di un bene e l’applicazione delle nuove tecnologie che consentano di fruire patrimoni culturali e una facilitazione allo studio per le nuove generazioni.

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