WOMEN WORLD CUP: SPAGNA E INGHILTERRA COME MODELLI DI RIFERIMENTO

Il calcio femminile europeo, posizionato dietro agli Stati uniti, avrà come riferimento per i prossimi anni i modelli spagnolo e inglese.

La Fifa sembrerebbe aver investito sul mondiale, il primo a 32 squadre, credendo nell’evento come chiave necessaria per aprire le porte del calcio femminile nel mondo e rafforzarne la struttura organizzativa. La svolta è avvenuta nella distribuzione dei diritti televisivi, in modo indipendente dal panorama maschile, con le conseguenti difficoltà dovute alla novità in termini di intrattenimento ma con presupposti positivi vista l’audience raggiunta in poco tempo. I primi cambiamenti sostanziali sono avvenuti nei premi che oscilleranno dai 30mila dollari per le calciatrici eliminate nella fase a gironi ai 270mila di chi alzerà il trofeo. Inoltre, è stato aggiunto un contributo alle varie federazioni, corrispondente a 1,56 milioni alle squadre eliminate al primo turno fino a 4,29 milioni per la Nazionale vincente. Tra le opzioni future in vista del 2027, c’è anche la realizzazione delle coppe e medaglie in oro, argento e bronzo con lo stesso materiale dei trofei con cui vengono premiati i colleghi maschili.

Il pubblico interessato alle Women e a tutto il movimento calcistico femminile è in costante crescita e Fifa e Sponsor sono in fila ora per scommettere sul potenziale ancora inespresso

Non solo grazie alle entrate incoraggianti di 570 milioni di dollari. La riflessione sembrerebbe di più ampio respiro, perché un ragazzo su tre della cosiddetta Generazione Z, oggi non seguirebbe più il calcio. I segnali di progresso arrivano contemporaneamente da più fattori. Oltre alla risonanza di BBC Sport, dove i match femminili hanno spopolato nelle ultime settimane, Dazn verserà la cifra di 35 milioni per cinque stagioni alla Liga de Fútbol Femenino per trasmettere il campionato femminile spagnolo. L’Asian Football Confederation invece, lancerà nel 2024-25 la Champions League asiatica femminile. Su sponda inglese nel 2021, a cento anni dal divieto della Federazione Inglese a ogni collaborazione tra club e calciatrici, è stata lanciata la campagna #LetGirlsPlay per la parità di accesso al calcio nelle comunità e scuole entro il 2024. Il modello inglese ha garantito la vittoria all’Europeo 2022, quarto posto a Francia 2019 e terzo a Canada 2015, oltre al prestigioso secondo posto agli ultimi mondiali. Secondo gli ultimi report del 2023, tra il 2008 e il 2022 le tesserate sono quasi raddoppiate passando da 18.854 a 36.552, numeri su cui la Federazione Italiana sta riflettendo. Di questo passo entro il 2033 il valore commerciale del calcio femminile potrebbe crescere di sette volte, guardando al mondo maschile con più certezze.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.