JOEY SAPUTO E IL BOLOGNA FOOTBALL CLUB. ALLA HOLDING PRIVATA IL CONTROLLO 99,9 % DELLE AZIONI

Joey Saputo, intervistato da Forbes, ha fatto un riassunto del suo percorso da presidente di un Club italiano, tra alti e bassi alla guida del Bologna e una progettualità futura ben chiara.

Dai suoi primi passi alla guida del Bologna del 2014, il Presidente ha incrementato la sua presenza e responsabilità, diversamente da quanto prospettato all’inizio in quello che
doveva essere a tutti gli effetti come un ruolo marginale nel calcio italiano. Saputo controlla oggi più del 99,9% delle azioni del Bologna attraverso una holding privata e di recente ha tracciato le linee guida sul percorso da intraprendere per crescere costantemente e rimanere ai massimi livelli di competitività. Completa sostenibilità: sono queste le parole che risuonano nelle orecchie del Presidente dopo 8 anni alla guida del club. Eccetto rari casi di sostenibilità finanziaria come per l’AC Milan, la Serie A continua a faticare nella ricerca di
una positività in bilancio ogni fine anno.

I punti da migliorare nel sistema calcistico italiano sono molteplici, come la sostenibilità e la competitività, e il paragone con i campionati esteri si rivela doloroso ma inevitabile.

Anche club prestigiosi come Inter e Juventus, dopo le situazioni recenti e diametralmente opposte, hanno mostrato perdite in bilancio storiche oltre i 250 milioni di euro, frutto anche del periodo post pandemia, di cui ancora alcune società ne risentono. Nell’ultimo anno finanziario, i Rossoblù hanno annunciato perdite per 16 milioni di euro, mostrando nonostante tutta una tendenza in crescita tagliando di due terzi le perdite rispetto alla stagione precedente. Trent’anni di esperienza nel mondo dello sport, in particolare con il CF Montreal, hanno indotto il businessman italo americano a riflettere sul modello e sistema sportivo NordAmericano, specie dal punto di vista manageriale. Se la Lega è forte, autonoma e in crescita, di conseguenza lo saranno anche i club di appartenenza. Sotto la gestione di Saputo, il Bologna ha raggiunto nel 2015 la promozione dalla Serie B alla A e oggi la progettualità guarda al 2027: lo stadio Dall’Ara, luogo di appartenenza inestimabile per i bolognesi e costruito nel lontano 1927, è sulla via del rinnovamento e dovrebbe essere finalizzato nel 2027, al compimento dei 100 anni del club. Nel frattempo, il club ha lavorato per modernizzare le aree interne dello stadio per poter garantire ai fans una migliore fruizione dell’esperienza match, contribuendo inevitabilmente all’aumento della presenza dei tifosi durante i match casalinghi dai 17.000 pre-pandemia ai 25.000 attuali. Dato rilevante secondo Deloitte visto che si parlerebbe del 18% di entrate annuali del club. E’ accaduto recentemente grazie al massiccio investimento del Viola Park da parte del Presidente Commisso, e proprio sulla scia della Fiorentina alcuni club stanno capendo l’importanza che le strutture possano in futuro creare e mantenere la tanto sognata parolina “Sostenibilità”.

 

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