WUNDERKAMMER A BOLOGNA PER IL XX ANNIVERSARIO DEL MUSEO DELLA MUSICA

Al via la nuova edizione primaverile di wunderkammer – il museo delle meraviglie, la rassegna di narrazioni musicali, visite guidate e concerti che tornano a far (ri)suonare i tesori segreti custoditi nello straordinario patrimonio documentario del Museo internazionale e biblioteca della Museo internazionale e biblioteca della musica del Settore Musei Civici Bologna.

Un’edizione deluxe per un anno speciale: nel 2024 ricorre infatti il ventesimo anniversario dall’apertura del Museo della Musica nella nuova sede di Palazzo Sanguinetti, in Strada Maggiore 34 a Bologna.

Ma la storia delle collezioni che il museo conserva è ben più lunga: il nucleo originario del patrimonio si deve infatti a padre Giambattista Martini (Bologna, 1706 – Bologna, 1784), storico, teorico, compositore, considerato uno dei migliori maestri nell’Europa del 700, ma soprattutto instancabile collezionista musicale. Nel 1750, preoccupato per l’integrità della sua raccolta, inviò una supplica (oggi esposta nella Sala 2 del percorso di visita) direttamente a papa Benedetto XIV, il bolognese.

Prospero Lambertini, chiedendo che alla sua scomparsa questa fosse custodita in perpetuo senza minima diminuzione nel convento di San Francesco. Il pontefice accettò ma, proprio per questa decisione, la collezione corse il rischio di essere confiscata dalle autorità napoleoniche, in quanto bene di una corporazione religiosa soppressa. Fortunatamente padre Martini, prima della sua morte, affidò la collezione a un suo allievo, il padre francescano e insigne compositore Stanislao Mattei (Bologna, 1750 – Bologna, 1825), che riuscì a salvarla, poco prima dell’arrivo delle truppe, trasferendola a casa sua (le cronache parlano di 8 carri ricolmi di libri). È quindi merito della sua audacia se, nel 1827, fu possibile riunire tutto il patrimonio nell’archivio del Liceo Musicale come dono al Municipio di Bologna. Il legame con la città non si interruppe nemmeno quando, nel 1942, il Liceo Musicale passò allo Stato come Regio Conservatorio: il Comune infatti mantenne la proprietà dell’intero patrimonio istituendo il Civico Museo Bibliografico Musicale, confluito dall’11 maggio 2004 nel Museo internazionale e biblioteca della musica.

 

Il calendario si apre incrociando la settima edizione del festival di Specialmente in Specialmente in biblioteca, la rete delle biblioteche specializzate di Bologna, dedicata al tema comune dei confini, con le presentazioni delle novità editoriali e discografiche legate al museo, nonché con la settima edizione delle ri-Creazioni ideate e condotte dagli esperti dell’associazione culturale Athena Musica.
Novità di quest’anno sarà 4Dummies, ovvero le narrazioni musicali su tutto quello che avreste voluto sapere riguardo l’Opera (con la musicologa e influencer Valentina Anzani) e la Danza (con il coreografo Claudio Ronda). Nella settimana del compleanno del museo, poi, le nuove visite che non ti aspetti di Variazioni, vere e proprie “traduzioni” del museo attraverso l’uso e l’ibridazione di diversi linguaggi musicali e artistici per un’immersione totale nelle collezioni (e l’11 maggio anche nel caveau…). 

E ancora i primi 4 concerti di Insolita – la musica che non ti aspetti legati a un manoscritto, un’edizione a stampa, una lettera, un dipinto appartenenti alle collezioni, per far risuonare il nostro patrimonio musicale e rivelarlo in modo ogni volta diverso e sorprendente: anche quest’anno, infatti il simbolo del 1⁄4 d’ora accademico segnala gli appuntamenti in cui gli esperti del museo racconteranno i pezzi unici legati al programma del concerto che seguirà. Si inizia tra sinfonie, madrigali e contrappunti rigorosi, ma anche balli, canzoni, gagliarde e villanelle nel concerto dell’Ensemble La Misticanza dedicato alle stupefacenti commistioni tra musica colta e vocalità popolare d’inizio Seicento. Nel secondo appuntamento, Effimere Corde interpreta quella vera e propria rivoluzione musicale che prese il via grazie a grandi compositori e compositrici come MonteverdiGalileiStrozzi e Francesca Caccini, figlia di quel Giulio, la cui prefazione a Le Nuove Musiche del 1601 fu il manifesto della scrittura monodica (ossia per voce sola) quale mezzo per liberare la carica espressiva della musica. Insolita prosegue con il suggestivo programma dedicato al tema del mare e alla iconica figura di Zorzi Trombetta, fondatore nel ‘400 dei celebri Piffari del Doge, che iniziò la sua carriera come trombista di nave nella flotta mercantile veneziana. In quel periodo redasse un quaderno di appunti contenente le composizioni che il trio di strumentisti Alta Bellezza presenta assieme a brani provenienti dal manoscritto Q15.
La programmazione si conclude con lo special event 20ofmusic che racchiude le due anime che da sempre caratterizzano la proposta musicale del museo: XANTO ninfa in lamento il nuovo progetto di Sabina Meyer, eclettica soprano svizzera che mescola arie barocche ed elettronica contemporanea.
E per finire, ecco il nuovo progetto di mediazione culturale del Museo della Musica: In itinere i weekend alla scoperta del museo: da sabato 9 marzo fino al 27 luglio, tutti i sabati dalle ore 15.30 alle 18.30 e le domeniche dalle 10.00 alle 13.00 una esperta o un esperto risponderà alle domande del pubblico sulle collezioni oppure una o un musicista sarà a disposizione per una mini-performance all’interno delle sale del museo.
Commento di Cristina Rossello: La Wunderkammer nasceva originariamente a seguito, intorno al 1500/1600, di un interesse diffuso verso il mondo della natura. Se fino a quel momento le collezioni erano state prerogativa di una elevata classe sociale, di istituzioni e del clero, la curiosità delle persone e l’offerta della natura, contribuirono al diffondersi del concetto di Wunderkammer e l’idea del museo. Oggi questo termine assume anche un’altra identità di significato nell’unicità del tipo di collezione per materiale e oggetti che ne caratterizzano la classificazione.

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