A seguito il papa stava ricordando all’imperatore i voti crociati che aveva pronunciato durante le sue incoronazioni nel 1212 e nel 1220 (qui l’articolo COSTANZA D’ALTAVILLA: L’ULTIMA SOVRANA NORMANNA IN SICILIA E IL FIGLIO FEDERICO II)
Federico, tuttavia, era propenso a rimandare tale impresa fino a quando i problemi italiani non fossero stati risolti. Rivendicò il regno di Gerusalemme per sé attraverso il suo matrimonio con Isabella (Iolande) di Brienne, l’erede del re titolare di Gerusalemme, che era diventata sua moglie nel 1225 dopo la morte di Costanza nel 1222. Prima di imbarcarsi per la Terra Santa, Federico convocò una dieta imperiale per la Pasqua del 1226 a Cremona, nell’Italia settentrionale, al fine di rafforzare alcuni diritti imperiali in Italia e di preparare la Crociata. Le città della Lombardia, tuttavia, si ricostituirono, sotto la guida di Milano, come Lega Lombarda, e non solo sabotarono la dieta a Cremona, ma si opposero efficacemente alla riorganizzazione dell’Italia settentrionale da parte di Federico.
Nel settembre del 1227, quando Federico era finalmente pronto a imbarcarsi da Brindisi per la Terra Santa, scoppiò un’epidemia tra i crociati. Il nuovo papa, Gregorio IX, un uomo passionale che apparteneva al mondo intellettuale di Francesco d’Assisi, suo amico personale che canonizzò già nel 1228, accantonò la giustificazione di Federico e lo scomunicò per il suo fallimento nel portare a termine la crociata.
Nel giugno 1228, ignorando la scomunica, Federico salpò da Brindisi. In Terra Santa, dopo complesse trattative, ottenne Gerusalemme, Betlemme e Nazareth dal sultano al-Kāmil d’Egitto. Fu certamente l’impatto della personalità di Federico sul mondo arabo, e non la potenza armata, a rendere possibile questo trattato. Il 18 marzo 1229, l’imperatore scomunicato si incoronò re di Gerusalemme nella Chiesa del Santo Sepolcro. Questo fu il momento culminante e il punto di svolta della concezione di sovranità di Federico. Ora venivano fatte profezie escatologiche riguardanti il suo governo e l’imperatore si considerava un messia, un nuovo Davide. Il suo ingresso a Gerusalemme fu paragonato a quello di Cristo nella domenica delle Palme e, in effetti, in un manifesto anche l’imperatore si paragonò a Cristo. Nel frattempo, tuttavia, le truppe papali erano penetrate nel Regno di Sicilia. Federico tornò subito e riconquistò le aree perdute ma non attaccò a sua volta lo Stato Pontificio. La sua diplomazia fu premiata: dopo il trattato di San Germano (luglio 1230) fu assolto dalla scomunica il mese seguente a Ceprano.
Nell’agosto del 1231, a Melfi, l’imperatore emanò le sue nuove costituzioni per il Regno di Sicilia. Non era mai stato codificato il diritto amministrativo di uno stato europeo dal regno dell’imperatore bizantino Giustiniano I nel VI secolo. I codici di Federico contenevano molte idee che anticipavano l’assolutismo illuminato e la centralizzazione dello stato. Nello stesso periodo, tuttavia, Federico non poté impedire a suo figlio, il re tedesco Enrico VII, di fare una serie di importanti concessioni ai principi tedeschi. Queste concessioni, confermate da Federico nel 1232 alla dieta di Cividale, rafforzarono il governo dei principi a spese del potere centrale dell’impero. Questi e altri passi rallentarono lo sviluppo dell’autogoverno comunale in Germania e favorirono l’indipendenza dei principati. Nel frattempo, i rapporti tra Federico ed Enrico VII si deteriorarono costantemente. Enrico aveva governato in modo indipendente in Germania dal 1228, quando nel dicembre 1234 entrò in un’alleanza con la Lega Lombarda. Questa azione equivaleva ad alto tradimento agli occhi dell’imperatore. All’arrivo di Federico in Germania, la ribellione del figlio crollò; morì in una prigione in Calabria nel 1242.
Dopo la morte della sua seconda moglie nel 1228, Federico sposò Isabella d’Inghilterra nel luglio 1235
Poco dopo, emanò un editto di pace imperiale, che richiedeva anche la nomina di un giudice capo della corte imperiale per proteggere i diritti sovrani dell’imperatore da un’ulteriore erosione.
Dopo alcuni successi militari in Lombardia contro la Lega Lombarda, l’imperatore tornò in Germania nel 1236 per rimuovere dal governo il ribelle duca Federico d’Austria e Stiria. Nel febbraio 1237 fece eleggere re di Germania a Vienna il figlio di nove anni Corrado IV. Dopo diversi altri mesi in Germania, quella che sarebbe stata la sua ultima visita, scese nell’Italia settentrionale. Sconfisse la Lega Lombarda a Cortenuova, ma, valutando male la sua forza, respinse tutte le proposte di pace milanesi e insistette per una resa incondizionata. Fu un momento di grave importanza storica quando l’odio di Federico influenzò il suo giudizio e bloccò ogni possibilità di un accordo pacifico.
Fine della seconda puntata
Commento di Cristina Rossello: Interessante il momento storico dove Federico II sposò Isabella d’Inghilterra con un matrimonio fastoso e con una ricca dote: “Quasi regias vel imperiales divitias excedere videretur”. Scrigni ripieni d’oro, collane finemente lavorate, gioielli, vasellame d’oro e d’argento, e splendide le donazioni e gli onori che Federico prometteva alla futura sposa. E così il 20 luglio 1235, alla presenza di quattro re, undici duchi, trenta conti e marchesi ed un gran numero di eminenti prelati, Federico celebrò solennemente a Worms il suo terzo matrimonio con Isabella, alla quale anni prima aveva impedito che la stessa si fidanzasse con suo figlio Enrico.