MUSICA A VENEZIA: CONCERTI PER IL BICENTENARIO DELLA NASCITA DI CESAR FRANCK

Concerto musica da camera al Palazzetto Bru Zane © Matteo De Fina

Nume tutelare del post-romanticismo francese, César Franck ha lasciato un’eredità sino ad ora troppo poco conosciuta. Per festeggiare il bicentenario della nascita e far riscoprire l’universo del compositore al grande pubblico, il Palazzetto Bru Zane – Centre de musique romantique française gli dedica un vasto ciclo di concerti che spazia dalla musica da camera, alla musica sinfonica, alle mélodies e all’opera lirica e propone appuntamenti a Venezia, Parigi, Liegi, Montreal. Tra i momenti clou di questa rinascita, la pubblicazione del cofanetto con l’integrale delle mélodies di César Franck e la registrazione, in associazione con l’Orchestre Philharmonique Royal di Liegi, dell’opera lirica Hulda (senza tagli).

Di César Franck, un tenace malinteso ci consegna il ritratto di un organista austero, diviso tra devozione mistica e un interesse rivolto esclusivamente a una difficile musica strumentale. Quest’immagine oleografica fu coltivata anche dai suoi allievi più fedeli, che ne esaltarono l’onestà, la moralità, il disinteresse per le mode, ma anche l’intellettualità dei metodi di composizione, per consacrare una corrente della musica francese in grado di contrapporsi all’estetica wagneriana e a quella di Debussy. Ingannata da tali filtri, la posterità ha poi ritenuto solo una manciata di opere tra le circa cento composte da Franck, soprattutto le partiture che si presentano come pezzi unici e danno l’impressione di una genesi priva di esitazioni: il suo Quintetto per pianoforte e archi, la Sonata per violino e pianoforte, il Quartetto per archi sembrano non avere modelli né discendenza. Lo stesso vale per le Béatitudes – un Oratorio dalle dimensioni smisurate – o per la Sinfonia in re minore, la cui costruzione ciclica si innalza a modello assoluto.

Concerto alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista © Nika Marchi

Il festival a Venezia proporrà sette concerti dal 2 aprile al 27 maggio 2022. Tra i momenti più importanti, domenica 3 aprile, il concerto Il capolavoro e la perla rara, alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista, in cui il celebre quintetto per pianoforte e archi di Franck viene messo a confronto con il quintetto della sua allieva Rita Strohl, mai suonato prima in Italia. E poi, il 9 aprile, in occasione dell’uscita del cofanetto che presenta l’integrale delle mélodies di César Franck, appuntamento da non perdere con il celere baritono greco, Tassis Christoyannis e il pianista Jeff Cohen, e il 5 maggio, il concerto Violoncello al femminile, con Victor Julien-Laferrière e Théo Fouchenneret, propone la scoperta delle sonate per violoncello e pianoforte composte dalle compositrici Marie Jaëll, Nadia Boulanger et Henriette Renié.

Concerto alla Scuola Grande San Giovanni Evangelista © Nika Marchi

L’opinione di Cristina Rossello: “Per musica del postromanticismo si fa riferimento ad una serie di compositori che pur conservando lo stile dell’era romantica, preferivano usare forme più vicine al classico e al barocco. E, nonostante fosse una corrente della metà dell’800 sorta in Germania, coinvolse quasi tutti i paesi europei fino ad arrivare alla Russia. Di qui nomi come Puccini, Brahms, Saint-Saens, Elgar, Rachmaninov, Dvorak, e altri ancora per arrivare proprio a César Franck. Oggi, poter celebrare a Venezia i duecento anni dalla nascita di questo compositore, organista, teorico e intellettuale, significa poter riscoprire un periodo storicamente importante della musica da camera. Un grande merito va al Palazzetto Bru Zane – Istituto specializzato nella riscoperta e nella valorizzazione del repertorio romantico francese – (dove per l’appunto si tengono che questi concerti) che da anni sta portando avanti un lungo e complesso lavoro di approfondimento della figura di César Franck.”

 

 

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